"Violenza segreta,,

"Violenza segreta,, SULLO SCHERMO = "Violenza segreta,, (d piaceri della signora Cheney»: sorridente commedia (Astor) — E anche il bel film africano, di avventure e di cacce, non si riconosce più, oscurato, nei suoi leoni giraffe e serpenti, da quel più strano e feroce animale che è l'uomo contemporaneo. Violenza segreta, desunto dal bel romanzo di Enrico Emanuelli « Settimana nera», con dialoghi dello stesso autore, è il primo film a soggetto (non tenendo conto di un errore) del giovane regista Giorgio Moser, rivelatosi qualche anno fa, col vivido • documentario a colori « Continente perduto ». Il suo titolo è calzantissimo. Dei molti modi con cui si può usare violenza al prossimo,, il più perverso è quello che ammantandosi d'ipocrisia, assume la parvenza della gen tilezza e della comprensione Se ne coglie un chiaro esempio nei rapporti tra i bianchi inciviliti e i negri, dove nel tratto ipocritamente umanitario dei primi (già smentito dall'uso indifferente del « tu », piccola violenza grammaticale), s'insinua e serpeggia il veleno dell'egoismo e in questo caso anche della lussuria. Siamo in Somalia, ai giorni nostri, fra italiani. Enrico Maraini vive incettando scimmie per un centro americano di studi virali, e trascina pigramente una sua relazionai con l'inglese Elisabetta Un giorno; a un party in casa del bananiere Farrìenti, che ha conservato la psicologia del gerarca fascista, resta impressionato alla vista di una schiava di lui, la somala Regina, e non tanto perché fanciulla stupenda, quanto perché severa, lontana e veramente augusta. Il Farnenti glie la concede prò tempore; ed Enrico si trova ad avere un'amante a nolo, puntuale e docilissìma, e tuttavia austera e inaccessibile. Questo irrita il giovane che vuole possedere Regina interamente: ed ecco la violenza segreta di cui si parlava: sot-, to l'affanno romantico di Enrico che vuol mutare quel freddo oggetto in una donna palpitante, si cela il basso tornaconto del maschio, e con esso la punta della prepotenza e della sopraffazione razziale. Di ciò Enrico è conscio; e catalizzatore della sua coscienza è l'amico avvocato Contardi, un anormale trasferitosi in Somalia per coprire il suo vizio sotto il manto della sollecitudine sociale verso i negri: e che quando vede chiaro nella propria impostura (violenza segreta anche la sua), si toglie la vita. Dispiace py lui: ma il suo sacrificio illumina Enrico e ne risolve la crisi. Notii.,, mancano certo « problemi?*' a questo film, in cui la verità umana è spesso a sua volta'tjggetto di violenza segreta da parte della moda del film ideologico. Ma non gli mancano neppure momenti intensi, sfondi evocativi, e tra personaggi alquanto fittizi, che anche quando chiedono un whisky si circondano di tragedia, una bella e piena figurazione, quella di Regina (l'avvenente somala Maryam) che in molte inquadrature assur ge a simbolo dell'Africa viola ta dalla sedicente civiltà. Gior gio Albertazzì (Enrico) e Enrico Maria Salerno (Contardi) perfettamente a loro agio nel clima intellettualistico della vicenda, Vittorio Sanipoli e Alexandre Stewart, sono gli altri attenti ed efficaci inter preti. I. p. * * (Daria) — Lilli Palmer, che abbiamo recentemente ammirato in Giulia, tu sei «terauigliosa, ritorna con minore smalto, ma pur sempre attrice deliziosa, nei Piaceri della signora Cheney che il regista tedesco Franz Joseph Wild ha diretto da una commedia di Lcndsdale. Poiché sì tratta di una commedia abbastanza nota del resto già adattata allo schermo, basterà accennare che si tratta della sorridente vicenda di una avventuriera di gran classe che, mirando ai gioielli di una vecchia dama della Costa Azzurra, rimane invece impaniata nell'amore per un giovane Lord: fallita come ladra, riuscirà assai meglio come moglie. L'impianto teatrale, che il fitto dialogo non nasconde, stempera e rallenta il film che tuttavia può offrire un moderato divertimento grazie alla vivace interpretazione non solo della protagonista, ma di Cari Thompson, Martin Held, Franc-oise Rosay e altri buoni attori che le fanno corona. vice

Luoghi citati: Africa, Somalia