Tutti i partiti sono ottimisti nella provincia di Alessandria

Tutti i partiti sono ottimisti nella provincia di Alessandria Fervono i preparativi della campagna elettorale Tutti i partiti sono ottimisti nella provincia di Alessandria La de è fiduciosa di mantenere le sue posizioni - I socialdemocratici contano di aumentare i voti e i liberali di raddoppiare le loro posizioni - Le speranze dei socialisti turbate dalla forte frattura tra le correnti autonomista e di sinistra (Dal nostro inviato speciale) t Alessandria, 28 febbraio. La campagna elettorale si è aperta, come sempre, sotto il segno di una certa euforia: quasi tutti i partiti ritengono di migliorare le posizioni o, almeno, di ridurre al minimo gli scarti. Le perplessità si riscontrano nel partito socialista, turbato da contrasti vivaci tra gli autonomisti e la corrente di sinistra, e, in misura molto minore, nel partito democristiano che si vede insidiato a destra e a sinistra, in una provincia « difficile », dove le forze socialiste sono particolarmente agguerrite. La democrazia cristiana è tuttora al primo posto nello schieramento elettorale (126.600 voti nel 1958), ma è superata da comunisti e socialisti messi insieme, che qui, in provincia di Alessandria, sono alleati nelle amministrazioni di importanti città: Alessandria, Valenza, Novi, Ovada e in una cinquantina di altri comuni. La forza della de è più mas- dlplgvOclt«sdsiccia nelle altre province del-lgla circoscrizione, Cuneo e Asti. —Infatti ad Alessandria la de lebbe il 37,2 *er cento dei voti, na Cuneo il 55.4 per cento e ad Asti il 46 per cento, ottenendo nell'intera circoscrizione la media del 46,4 per cento. Dopo le elezioni del '58 la de subì un regresso nelle amministrative del 1960, in cui ottenne 115 mila voti; tuttavia negli ambienti democristiani si è relativamente ottimisti: « Le posizioni potranno essere mantenute — si dice — se il partito riaffermerà, chiaramente la validità della linea scelta, cioè del centro-sinistra». La lista dei candidati non è ancora compilata. Sarà certamente aperta dall'on. Edoardo Martino, mentre l'on. Brusasca potrebbe presentarsi in un collegio senatoriale. Altri nomi di probabili candidati per la Camera sono il presidente provinciale dei coltivatori diretti comm. Giovanni Traversa, che ha un largo seguito nelle campagne, il geom. Vittorio Guido, l'avv. Bianchi. Viene pure fatto il nome del dott. Rossìgnotti per i! collegio senatoriale di Acqui. L'elettorato alessandrino continua a spostarsi verso sinistra: così sostengono comunisti, socialisti e socialdemocratici, traendone previsioni favorevoli per i loro partiti. Me a qualche preoccupazione dei democristiani, il cui ottimismo non esclude alcune perdite marginali specie nelle campagne in conseguenza dello spopolamento, fa riscontro quasi un'aria di crisi fra i socialisti. Essi ottennero 62.200 voti nel 1958, ma nel 1960 subirono una grossa falcidia nelle elezioni amministrative, scendendo a 47.600 voti. Il disorientamento dell'elettorato socialista fu attribuito a fattori locali, cioè alla profonda frattura fra gli autonomisti e la corrente di tldlgttqpcts2sinistra,, la quale mantiene-tut-Itorà molte alleanze con i co- munisti nelle amministrazioni locali. Il segretario provinciale !del partito Verna, di sinistra, ritiene che la situazione sia «stabile», ma non si nasconde che i socialisti dì Cuneo, in grande maggioranza autonomisti e perciò più compatti nel votare le preferenze, potrebbero guadagnare un seggio togliendolo ad Alessandria. La. stessa previsione viene fatta dal prof. Amaele Abbiati, candidato della corrente autonomista, il quale teme un'altra flessione di voti. « La federazione provinciale del partito — osserva — non ha valorizzato la politica nazionale del psi, anzi l'ha avversata, suscitando un certo disorientamento fra i socialisti. La corrente di sinistra domina ad Alessandria con la maggioranza del 57 per cento, mentre l'elettorato socialista è di tendenza autonomista nella misura del 60 o 65 per cento, ma al momento del voto gli elettori sapranno distinguere i candidati che rispecchiano la loro tendenza? ». Per ottenere una più equi librata dosatura di candidati delle due correnti, gli autonomisti hanno presentato ricorso contro la doppia candidatura, alla Camera e al Se nato, dell'on. Angelino, noto riamente di sinistra, e affer mano che la lista del psi non è ancora stata ratificata dal comitato centrale del partito. I nomi prescelti sono i seguenti: prof. Abbiati, prof. Cuccia di Casale, Pedemonti presidente dell'Eoa di Novi, tutti autonomisti; e tre candidati di sinistra: l'on. Angelino, Gamba- rana di Alessandria ' e Rossadi Sale, segretario dell'Alleanza contadina. I socialdemocratici contano di guadagnare quattro o cinquemila voti, raggiungendo i 33 mila. « Alessandria è una provincia socialista — conferma il segretario provinciale cav. Luigi Buzio — e i socialdemocratici amministrano molti comuni. Nelle recenti elezioni ad Arquata e in altri centri le nostre posizioni sono sensibilmente migliorate». La lista dei psdi si aprirà col nome dell'on. Pier Luigi Romita e di Luigi Buzio. Seguiranno il dott Giovanni Repetti di Novi, la professoressa Angelina Coppola di Tortona e Sergio Alloisio. Candidati al senato: Luigi Buzio, il dott Giovanni Novelli di Novi e il rag. Aldo Opezzo di Casale. I comunisti puntano genericamente le loro previsioni sulla fase di incremento in cui si trovano i partiti di sinistra. «Le esperienze fatte e le posizioni di potere conquistate — dice il segretario provinciale geom. Domenico Marchesottl — fanno sperare che continui lo spostamento dei voti a si nistra». Pienamente fiduciosi sull'esi- to delle elezioni sono i liberali. < Alcune liste come quelle di Comunità e del Marp — rileva l'avv. Mario Ferrari segretario provinciale del partito — non saranno più presentate e i loro voti, insieme con quelli di altre formazioni scomparse o in declino, dovrebbero confluire in gran parte sul partito liberale: una minore -dispersione di voti dovrebbe favorirci. Il pli è in fase di progresso: 10 mila voti nel '53; 17 mila nel '56; 15 mila nel '58; 21 mila nel '60. In questi giorni giungono in gran numero iscri zioni al partito e molte promesse di adesioni elettorali ». La meta dei liberali è ambiziosa: il «raddoppio» dei voti Ettore Doglio iiiiiiiiiiuiiitiiiii iiiiiiitiiiiiiiiiiiiiMiiiiinii Elezioni del 1958 nella provincia di Alessandria DC PCI PSI PSDI PLI MSI ALESSANDRIA 17.730 16.729 13.511 5.167 2.660 2.208 CASALE 9.604 6.217 7.285 1.776 , 1.678 690 NOVI 4.888 5.614 3.675 1.491 694 411 TORTONA 5.347 4.238 3.123 2.768 911 579 VALENZA 3.300 4.516 2.291 1.124 299 172 ACQUI TERME 4.668 3.858 1.956 775 ' 567 312 OVADA 2.318 3.093 776 400 122 76 PROVINCIA 126.686 84.088 62.159 28.949 14.969 7.493 Nei risultatl provinciali seguono: PNM voti 3.832, PMP 3.265, PRI-PR 2.009, Altre liste (Comunita, Marp) 6.538.