L'impresario spera nell'annullamento per non pagare un milione al mese alla moglie

L'impresario spera nell'annullamento per non pagare un milione al mese alla moglie L'impresario spera nell'annullamento per non pagare un milione al mese alla moglie L'assegno mensile degli alimenti è stato fissato dai giudici di Genova - L'uomo si era sposato a 77 anni con la sua segretaria quarantenne - Venti giorni dopo le nozze i due si separarono - Ora il costruttore si è rivolto al Tribunale ecclesiastico per ottenere lo scioglimento del vincolo (Dal nostro corrispondente) Genova, 28 febbraio. La signora Arcangela Barberis, l'ex segretaria dell'anziano impresario edile Serafino Rimassa, che ha ottenuto l'altre giorno con una sentenza del Tribunale civile la corresponsione di un milione al mese 1 titoli di alimenti dal mariti dal quale si separò dopo appena venti giorni di matrimoni!,, rischia di vedere sfumare il cospicuo assegno mensile. L'obbligo del coniuge potrebbe infatti decadere ove il matrimonio fosse annullato. Arcangela Barberis, una bella signora di nufu—r.t anni, dopo esserne stata per molti anni la diligente segretaria tjar ticolare, aveva sposato l'impre sario Serafino Rimassa. Il 6 maggio 1961, quando furono celebrate le nozze, il Rimassa, che è uno dei più noti costruttori edili di Genova, aveva compiuto i 77 anni. Come è noto la parentesi coniugale fu brevissima: la vita in comune durò appena venti giorni. I coniugi, presentandosi al giudice per sancire la separazione consensuale, non precisa rono le cause del fallimento del loro matrimonio. Si limitarono soltanto a concordare l'entità dell'assegno mensile cui ha di ritto la moglie in questi casi. Fu stabilita una cifra piutto sto esigua: 65 mila lire. Ma po chi mesi dopo, la signora Barberis appuntò con meticolose precisione l'esatto ammontar? del patrimonio del marito elen oando imprese, società e beni immobili di cui aveva cono scenza per ragioni del suo pre cedente rapporto d'impiego < s si rivolse all'avv. Mario Tarel- 10 per ottenere una revisione degli « alimenti ». « Il patrimonio di mio mari to — disse la signora — è valutabile attorno al miliardo con una rendita annua non infe riore a cinquanta milioni. Poi che gli alimenti alla moglie devono essere . proporzionali alle reali sostanze del marito, chie do che l'assegno mensile sir elevato da 65 mila lire ad un milione ». Il ragionamento filava giusL.i sia dal punto di vista giuridi co che da quello matematico ed 11 presidente Sgro ha dovuti dare piena ragione alla donna condannando il Rimassa alle spese di giudizio. Ma l'impresario è già passa to al contrattacco: l'obbligo di versare all'ex segretaria part' colare un milione al mese permane fin tanto che resti in vi gore il matrimonio, pertanto il Rimassa ha fatto presentare al tribunale ecclesiastico della Curia di Genova il « libello » per fare istruire un processo di annullamento delle nozze. In proposito l'impresario dosfen.' che, una propria • insufficienza avrebbe inevitabilmente 'limite to la vita coniugale. _ i_

Persone citate: Arcangela Barberis, Barberis, Mario Tarel, Serafino Rimassa, Sgro

Luoghi citati: Genova