Washington attende la replica sovietica ai negoziati di Ginevra

Washington attende la replica sovietica ai negoziati di Ginevra Offerte e controfferte per la tregua nucleare Washington attende la replica sovietica ai negoziati di Ginevra Nel frattempo il governo statunitense vorrebbe definire l'organizzazione della « forza atomica multilaterale » per la Nato - Accordo anglo-americano sullo schieramento difensivo nordatlantico Nostro servigio particolare Washington, lun, mattina. Negli ambienti politici e diplomatici di Washington si attende con vivo interesse di conoscere quale atteggiamento assumerà l'Unione Sovietica alla conferenza ginevrina per 11 disarmo, dopo l'offerta americana di ridurre a sette il numero delle ispezioni «In locò». Come si sa, originariamente, l'America aveva chiesto otto o dieci visite di controllo all'anno, mentre la Russia ne aveva offerte due o tre. Si vedrà ora se Mosca vorrà fare, a sua volta, un passo avanti per colmare il distacco che è ormai minimo. Nessuno, in questo momento, è in grado di dire se l'Urss vorrà mostrarsi animata dallo stesso spirito d'intesa degli Stati Uniti. Il richiamo a Mosca di Kusnetzov, capo della delegazione russa a Ginevra, può essere interpretato tanto nel senso negativo quanto in quello positivo. Kusnetzov, che è già rientrato in Russia, ha lasciato alla testa della sua delegazione Tsarapkin. Questi, che è il rappresentante permanente dell'Urss nella Commissione dei 18, ha dichiarato ai giornalisti di non essere ancora stato informato ufficialmente della disposizione americana t ridurre il numero delle ispezioni richieste, ma ha aggiunto di «non essere troppo ottimista». In questa atmosfera d'incertezza, è più che naturale che gli Stati Uniti accelerino i tempi per mettere a punto quella forza atomica multilaterale della Nato destinata a consentire l'ammodernamento delle strutture difensive dell'Europa occidentale e a prevenire, nello stesso tempo, la proliferazione delle armi nucleari. Il consigliere di Kennedy per la riorganizzazione della Nato, Iiivingstone Merchant, si trova attualmente a Parigi, appunto per trattare la questione coi membri del Consiglio e coi dirigenti militari dell'organizzazione' atlantica. Le autorità francesi ostentano di ignorare la sua presenza e ciò è perfettamente spiegabile con l'avversione di De Gaulle ai progetti concordati fra Kennedy e MacMillan alle Baha mas. A proposito di questi accordi, si è appreso ora che, in seguito all'avvenuta revisione delle concezioni strategiche sulla difesa dell'Europa, mentre gli Stati Uniti procedono allo smantellamento delle loro basi missilistiche terrestri sul continente europeo, è stato deciso il nuovo assetto difensivo del settore nord-atlantico. La Gran Bretagna vi contribuirà fornendo 130 bombardieri strategici in grado di portare armi nucleari, mentre gli Stati Uniti forniranno una decina di sommergibili atomici armati con missili « Polnris ». Questi sottomarini avranno le loro basi in Scozia. Per 11 Mediterraneo nulla i stato ancora deciso, ed è pro. prio compito di Livingston e Merchant di stabilire le opportune intese. Egli, lasciando Parigi, farà delle visite a Bonn e a Roma. Come s'è detto, non doveva necessariamente aver contatti col governo francese, ma è pur sempre deplorevole che non 11 abbia avuti. E' curioso notare che 1 giornali parigini, mentre trascurano la seria questione della difesa del Mediterraneo, si occupano invece ampiamente della « guerra delle aragoste » che una nave da guerra francese potrebbe Impegnare con opposte forze brasiliane, a tutela dei diritti della cucina francese. b. r.

Persone citate: Baha, De Gaulle, Kennedy, Kusnetzov, Livingston, Merchant