Courmayeur: trionfa la Chenal Minuzzo

Courmayeur: trionfa la Chenal Minuzzo Courmayeur: trionfa la Chenal Minuzzo La discesista valdostana, tornata alle gare dopo un anno e mezzo di inattività, ha conquistato così il suo nono titolo nazionale - Splendida lotta con la Pia Riva, costretta al ritiro nella seconda prova - Ai posti d'onore le giovani Inge Senoner e Lidia Barbieri Sacconaghi Courmayeur, lunedi matt. ' Ieri- mattina al - Pian Chécrouit, una piccola folla si stringeva attorno al rósso striscione che indicava il traguardo dell'ultima prova, del campionati italiani di sci, lo slalom speciale femminile. Non c'era più nebbia, il cielo s'intrawedeya limpido, attraverso le nubi. Le concorrenti avevano già disputato la prima manche, i risultati facevano spicco sul tabellone: al comando la Giuliana Chenal Minuzzo con 37"6, poi venivano la Riva con 38% la Senoner con 39", la Demetz con 39"4 alla pari con la Barbieri, poi la Siorpaes Ruegg con 39"7. L'atmosfera era tèsa, s'avvertiva per l'aria il nervosismo delle lotte aperte e dichiarate, da una parte le azzurre in blocco, dall'altra l'ex azzurra, la Minuzzo. Nessuna cattiveria, nessuna maligna gelosia: una rivalità leale, forse un po' esasperata dalle circostanze, ma pur sempre logica e comprensibile. Sa una parte le azzurre, vale a dire le dltcesiste reputate ■ migliori, dall'altra l'ex azzurra, che, a 31 anni di età, sposata e mamma di due figlie, aveva scelto proprio i campionati d'Italia per rientrare in gara, dopo una stagione e mezza di inattività. Aveva dichiarato d'essere tornata per vincere e, adesso, era sul puntò di mantenere la promessa. Non si stava combattendo soltanto per uh titolo nazionale, erano in gioco'anche motivi di orgoglio personale, Io scontro -s'annunciava polemico, rischioso, interessante. Scesero gli apripista a zigzag sul percorso tracciato da Osvaldo Picchiottino e costellato da 48 porte. Venne giù la Tvonne Siorpaes Ruegg in 43"7 (tempo totale 83"4), ma la gente nemmeno apprezzò la legittima soddisfazione dell'ex campionessa olimpionica che, ansimando felice, badava a ripetere, nel suo strano italiano imparato da poco: <Ragazze, ragazze, mai fatto in vita mia speciale cosi bravo! ». Fu 11 turno della Barbieri, che era riuacita ad imprigionare i suoi capelli biondi in uh candido paraorecchi: 43"1. Rapido far di conti: tempo totale 82"5. Ed ecco la Senoner: bravissima, 42"5, totale 81"5. Ed ecco la Medail, appena un po' meno brava. 43"3» totale 93"6. Quindi la Riva. La studentessa di Schio, già ricca di du»; titoli, della discesa libera è dello slalom gigante, mirava alla conquista del terzo nello « spe ciale», e, battuta nella prima manche, doveva giocare il tilt to per tutto. Ebbe un inizio fantastico, velocissimo. Fallen tò un attimo, avverti forse la sconfitta e forzò il ritmo, perdendo cosi la fluidità dell'azione. SI impuntò ad una porta, con ■ un miracolo d'equilibrio riuscì ancora ad infilarla, sgu sciò sempre più rapida per altre tre porte, poi ne saltò una. Dall'arrivo la vedemmo alzare un bastoncino, come fosse il segno delia resa. Sce< se al piano, i suoi occhi bri! lavano di lacrime di rabbia repressa a fatica. Gioco fatto, per la Minuzzo? SI, gioco fatto. Giuliana, liberata dall'ansia della più pericolosa rivale, ebbe la possibilità di limitare la «grinta» nei termini della ragionevolezza. Una gara giudiziosa, un tempo (43"4) che, sommato ai 37"6 della prima cara, dava un totale di 81" nétti. Chi avrebbe potuto ancora superarlo? Una concorrente sola, la Giustina Demetz. .Quando la svelta figurina dell'atleta di Val - Gardena spuntò in alto, e lo speaker prese ad annunziare .lo scorrere del secondi (25, 26, 27...), s'udì la voce della Riva che gridava: «No, no,. sta zitto, sta zitto... ». La Riva, ad un tratto, si nascose il volto tra le mani: su, ad una porta. Giustina aveva avuto uno sbandamento e lo sbandamento inchiodava alla sconfitto. Tutti' intorno alla Minuzzo: «Volevo vincere ed ho vinto. Adesso, che ho raggiunto 11 nono titolo italiano, potrei an¬ che ritirarmi in modo definitivo. Ma chissà, lo dico sempre e poi torno a correre. Dovevo vincere. Pensate che l'altro giorno, mi ha telefonato la figlia più piccola: "Mamma, che peccato, soltanto terza! "». Le facevano festa, venne anche la Riva, cui era . sbollita la piccola rabbia. «Scusami» le disse la Giuliana. «Sei meravigliosamente in gamba» ie rispose la Pia stringendole la mano. E il colonnello , Fabre, « responsabile » dei discesisti azzurri, brontolava che.si-sentiva più giovane. Prima la Chenal, dunque, seconda la Senoner. Alle loro spalle, nell'ordine, la Barbieri, la Siorpaes,.la Cipolla, la Maggi,, la Odiard, la Medail, la VIglianì e la Erleicher. . Gigi Boccacini Slalom speciale femminile: 1. Giuliana Chenal Mimino (Se Cervino)" 37"6 43"4 81"; 2. Inge Senoner (Se Gardena) 39" 42"5 81"5; 3. Lidia. Barbieri Sacconaghi (Sai Milano) 39"4 43"1.82"5; 4. Tvonne Siorpaes Ruegg (Se .Cortina)1.381'7 ite.'.? 83"4; 6. Florianda Cipolla (So Courmayeur) 41"7 46V"6 Sfa 6. Paola Maggi (Sai Milano) "«"6 4S"5 89"; 7. Laura Odlard. (Se Sportinia) 43"3 49"8 93"1; 8. Patricia Medail (Se Bo, Corno, Scale) 50"2 43"3 93"5; 9. Maria Rosa Vigliarli (Sai Milano) 44"6 49"2 93"8. ili La Giuliana Chenal Minuzzo, campionessa d'Italia, in un passaggio a piena velocità

Luoghi citati: Courmayeur, Italia, Milano, Schio