La Malfa polemizza con De Gaulle al convegno degli "amici del Mondo,, di Arturo Barone

La Malfa polemizza con De Gaulle al convegno degli "amici del Mondo,, Per una frase infelice del presidente francese La Malfa polemizza con De Gaulle al convegno degli "amici del Mondo,, Il ministro del Bilancio nega di aver mai pensato a un «asse Roma-Londra» Nostro servizio particolare Roma, lunedi mattina. Aperto da una relazione generale di Altiero Spinelli, l'undicesimo convegno degli «Amici del Mondo» dedicato all'attualissimo tema « Che fare per l'Europa?», si è concluso Ieri mattina al Teatro Eliseo. Fra i numerosi Interventi spiccano per la loro importanza quelli del ministro Ugo La Malfa e del leader socialista on. Riccardo Lombardi. Al pari di quasi tutti gli oratori Intervenuti nel dibattito, La Malfa ha dichiarato di condividere la tesi di Spinelli secondo la quale le forze democratiche Italiane debbono elaborare immediatamente le linee di un'azione politico-diplomatica che valga ad arrestare il processo involutivo che incombe minacciosamente sulla Europa dopo il « no » di De Gaulle all'ingresso dell'Inghilterra nel Mec e la firma dell'accordo franco-tedesco. La Malfa ha comunque riven¬ dicato al governo di centro-sinistra 11 merito di avere rifiutato 11 proprio consenso al piano gollista di costruzione politica dell'Europa Ha anzi aggiunto che « a meno di un rovesciamento dell'attuale maggioranza di centro-sinistra, l'Italia non potrà mai più aderire al progetto di Europa delle patrie e al patto franco-tedesco». In diretta polemica con quanti gli avevano attribuito la proposta di buttare all'aria il Mercato Comune, La Malfa ha letto un passo della lettera da lui scritta al presidente del Consiglio Faniani il 19 dicembre scorso per esprimergli il suo assoluto pessimismo sull'esito delle trattative di Bruxelles. La lettera dice fra l'altro: « Mi pare perciò che si ponga l'esigenza di sbloccare urgentemente .questa situazione con qualche Iniziativa politica di vasta risonanza internazionale ». XI ministro del Bilancio ha pure negato di avere mal pensato ad un «asse Roma-Lon¬ dra i., che ha definito «un miserabile disegno politico ». Egli si sarebbe limitato a suggerire In sede governativa la creazione di una « linea di ferma resistenza democratica elle pretese, non della Francia democratica, ma della Francia gollista di dettare legge all'Europa, si da Indurre quel Paese ad avere più rispetto delle altre nazioni ». «Io non so — ha detto ancora La Malfa — se il gen. De Gaulle abbia mal pronunciato la frase secondo cui basta all'Italia per essere soddisfatta, esportare spaghetti e automobili. Se l'avesse pronunziata, egli] si sarebbe fortemente sbagliato, e gli avvenimenti che si stanno susseguendo in Italia dopo la rottura di Bruxelles lo vanno dimostrando. Il gen. De Gaulle non deve dimenticare che nella lotta contro le dittature il popolo italiano ha accumulato più anni di galera di tutti, ealvo forse 11 nobile popolo spagnolo, e che nella Resistenza l'Italia partigiana ha saputo lottare non solo contro l'occupante, ma anche contro un proprio regime oppressivo Interno». Il ministro ha concluso invitando ad aver fiducia nell'azione dplomatica del presidente Fanfanl e del ministro Piccioni. Riccardo Lombardi, che aveva parlato in precedenza, ha pure insistito sulla necessità di contrastare senza indugi i piani autoritari di De Gaulle, non cedendo al calcolo di dover sai vare ad ogni costo 11 Mercato Comune, calcolo che servirebbe soltanto al gioco del generalepresidente. A suo avviso, biso gno perciò bloccare tutti que gli sviluppi ai quali la Francia è più direttamente interessata tariffa esterna comune, associazione con 1 nuovi Stati africani di lingua francese, poli tlea agricola comune. Secondo Lombardi, occorre inoltre decidersi a riconoscere la divisione della Germania senza subire il ricatto di una politica tedesca pendolare. Arturo Barone