David all'inizio della ripresa colpito al capo da una bottiglia

David all'inizio della ripresa colpito al capo da una bottiglia stati lanciati ancHo sassi e altari oggetti David all'inizio della ripresa colpito al capo da una bottiglia D terzino milanista, dopo la medicazione, si presenta per riprendere il gioco, ma il direttore tecnico Viani lo fa rientrare negli spogliatoi - Due punti di sutura - Le reti ottenute da Rivera, Grossi e, a pochi minuti dal termine, da Mencacci I veneziani annunciano un eontvot*e»**fumo ' Venezia, lunedì mattina. Come lo scotio anno anche questa volta il Milan ha lasciata due punti a San?Elena; due punti però, ohe forse non sono irrimediabilmente persi, perché sicuramente la 'partita 'avrà uno strascico a c'ausa dell'incidente che ha portato i campióni d'Italia a una menomazione numerica per una ferita accusata da David. Era a W della ripresa. Il Milan conduceva per 1 a 0, grazie ad una rete segnata nel primo tempo da Rivera. Il terzino destro rassonerò David era ferino dal lato dei « popolari ». Da queste gradinate arriva sulla testa del milanista . ■ una bottiglietta che lo colpisce e lo ferisce alla nuca, quasi all'altezza dell'orecchio destro. Oltre a quella . bottiglietta pare ne siano state gettate in campo alcune altre insieme con qualche pezzo di ghiaccio e ancora qualche sasso. David cade a terra o vi si butta. Accorre il massaggiatore che lo porta fuori del campo, sulla pista dell'atletica. Il solito bagno con la spugna magica e arriva quindi il dottor Bruscagnin medico del Venezia, che osserva la ferita e la cura. Passano i minuti e il capitano milanista ilf aldini sollecita il ritorno in campo del terzino. Viene il ti' e con esso' la rete del pareggio del Venezia, segnata da Grossi. Sembra che David stia per ritornare al suo posto ma interviene l'allenatore Viani: prende per un braccio il ferito e fa prendere l'altro braccio dal massaggiatore e entrambi accompagnano David negli spogliatoi. Il difensore non riappare più in gioco. Quasi mezz'ora dopo la fine della partita i giornalisti che da un pezzo chiedevano notizie sulle conseguenze dell'incidente, vengono fatti entrare negli spogliatoi del Milan. Atmosfera tesa, tutti tristi e silenziosi. Il capo di David è tra le mani del medico sociale del Milan Terragni, il quale, proprio in quel momento, inizia a cucire con due punti di sutura la 3 ì a o i , e o ferita che egli ha diagnosticatp < da taglio >. - Alla fitte'dell'incontro l'arbitìro Lo Bello dopo essere stato negli spogliatoi del Mila*, ha chiamato fuori da Quieti! del Venezia il capo dei netroverdi Tesconi e gli ha dento: c Si è reso conto che dopo l'incidente del Si* minuto la partita è andata avanti cosi....' » Tesconi gli ha espresso allora il proprio pensiero.' < David stava entrando in campo proprio •quando è venuto II goal del ^pareggio. Appena segnata la frete Viani si è alzato dalla i panca ed è corso a prendere David e se l'è portato negli spogliatoi da dove non è più uscito ». ( <Va bene — ha chiuso Lo I/,Bello — se crede mi faccia un contro-esposto e lo presenterò alla Lega con l'esposto del Milan e il mio rapporto ». Qui -finisce la cronaca gialla. Fino allora le cose erano andate bene per il Milan ohe pure senza strafare aveva meritato il vantaggio raggiunto al e/,' del primo tempo con una rete spettacolare di Rivera. Infatti Mora, lanciato da Trapattoni, si era portato molto avanti sulla destra e quindi aveva effettuato un cross al centro un po' largo che Rivera, quasi dal limite dell'area raccoglieva al volo e indirizzava verso la rete. Il pallone colpiva quasi rasoterra il palo, la testa di Bubacco e quindi si insaccava. Il Venezia fino allora e per tutto il corso del primo tempo aveva poco concluso adottando una tattica troppo guardinga, quasi rinunciataria per quanto riguarda l'attacco. Ciò nonostante i padroni di casa si erano fatti minacciosi già al s' con una azione che è rimasta una delle più belle di tutto l'incontro: Bartù lanciava sulla destra Azzali che fatti pochi passi crossava; saltava di testa Mencacci e da pochi passi impegnava in una difficile parata Ohezzi. Era stato questo un grido di allarme per la difesa rossonera, grido che però rimaneva isolato perché si doveva arrivare al il' sempre del primo tempo per vedere il Venezia minaccioso sotto la porta del Milan. I campioni d'Italia, d'altra parte, pure tenendo saldamente in pugno le redini dell'incontro, e sviluppando un gioco a tratti piacevole, raramente hanno impegnato seriamente Bubacco. Nella ripresa partiva il Milan e al 4' sciupava malamente una bella • occasione con Del Vecchio che, a pochi passi da Bubacco dopo avere ricevuto un lancio di Trapattoni, metteva fuori. Dieci minuti dopo Mencacci restituiva la « cortesia » sciupando in modo analogo quasi analoga occasione. Al 16' si aveva l'incidente su David e quindi quattro minuti dopo, al ai', la rete del pareggio del Venezia. Batteva dalla sinistra un calcio di punizione Azzali, Grossi appostato in area, batteva di testa Ghezei. Al ti' uno scontro Bartù-Pivatelli pareva cosa di ordinaria amministrazione, quando il rossonero a freddo colpiva con un calcio alla caviglia il turco. Lo Bello interveniva prontamente e inviava negli spogliatoi l'interno milanista. A questo punto tutti aspettavano la sfuriata del Venezia, il quale, in vantaggio di due uomini, avrebbe dovuto imbottigliare i rossoneri nella propria metà campo. Ma i neroverdi invece, forse per eccesso di cautela, mantenevano le posizioni precedenti lasciando a guardia dei pochi attaccanti milanisti (Mora infatti era retrocesso a terzino e Pivatelli espulso) un numero eccessivo di difensori. Il solo Tesconi a tratti aveva il coraggio di spingersi avanti a dare man forte all'attacco. Dopo una rete di Menoicci al SS' annullata per fuorigioco, il Venezia raggiungeva la vittoria a due minuti dal termine, sempre con Mencacci. Un cross dalla sinistra di Azzali veniva deviato di testa da Raffin sulla destra dove lo smarcato Mencacci non aveva difficoltà a mettere in rete. Del Milan in bella mostra tutta la difesa e all'attacco, su tutti, Rivera. Finché è rimasto in campo il pia continuo è stato Pivatelli, mentre M'ora, Del Vecchio e Fortunato si sono mantenuti quasi su-uno stesso piano: appena sufficiente. Il Venezia è. stato mediocre, sugli altri- sono emersi Grossi, Tesconi e Bartù. Poco convincente l'arbitraggio. Antonio Levorato Venezia: Bubacco; De Bellis, Ardlzzon; Grossi, Carantini, Frascoli; Azzali, Tesconi, Mencacci, Raffin, Bartu. Milan: Ghezzi; David, Trebbi; Trapattoni, Maldini, Radice; Mora, Pivatelli, Del Vecchio, Rivera, Fortunato. Marcatori: primo . tempo 24'. Ri vera per il Milan; secondo tempo: 21' Gròssi e 43' Mencacci del Venezia. arbitro: Lo Bello. Il portiere rossonero Qhezzi tenta invano di fermare il pallone scagliato dal veneziano Grossi nella rete del Milan

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