La guardia di Finanza Piller vittorioso nel Giro di Cuneo
La guardia di Finanza Piller vittorioso nel Giro di Cuneo E,otto sevratu tra i fondisti a Mohilantc La guardia di Finanza Piller vittorioso nel Giro di Cuneo Due poliziotti, Bernardi e Asteggiano, ai posti d'onore - Successo di Scola nella categoria juniores - Domenica a Valdieri il « Trofeo Livio Bianco » DAL NOSTRO INVIATO Kobilatito, lunedì mattina. Gli alpini del «4°» — quelli del battaglione Saluzzo — ad un certo punto quasi avevano pensato di non riuscire a preparare una pista decente. Passavano e ripassavano, con un lavoro sfibrante, sul percorso tracciato nella piana di Rotolante dal capitano Franco Cussino, ma pioggia e neve sembravano essersi coalizzate a render inutile tanta fatica. D'improvviso, nel cuor della notte, tra sabato e domenica, il tempo ebbe una schiarita: gli alpini vollero < batterla > una volta ancora, questa pista cosi difficile, ed il gelo dell'alba, solo alleviato da qualche timido raggio di sole attraverso le nuvole basse, fece il resto: il percorso, d'incanto, divenne compatto ed elastico, l'ideale per i fondisti che avevano risposto con il solito entusiasmo all'annuale appello del « Giro di Cuneo ». Ad occhio e croce, ce n'eran cento, ventidue «juniores», gli altri < seniores ». I più bravi rincalzi d'Italia, i fondisti più forti subito dopo gli azzurri, impegnati come è noto in una felice tournee in Scandinavia. Prima, hanno preso il via i giovani, una sfilata di visi sani di montanari arrossati dal freddo, qualcuno con l'aspetto di un bimbo, deciso magari a battersi allo stremo delle forze, ma con una gran paura in corpo di rischiar la figuraccia. Tra tutti, spiccavano ih inque — Stella, Scola, Peyrot, Gontier e Busin — elementi cintati. di buona classe, già sotto controllo diretto dei tecnici della federazione. Il risultato rispettava rigorosamente il pronostico, vinceva Scola, davanti a Gontier, Busin, Stella e Peyrot e, tra il primo ed il quarto c'erano sette secondi soltanto. Peyrot lamentava uri distacco un po' superiore, mi l'avevano costretto a. b*ut'tàr giù pastiglie calmanti per un tremendo mal di denti. Alle spalle del quintetto, si classificava Illi Bertin: è un pinerolese considerato una sicura promessa, il quale, con la sua prova, confermava le sue doti. Ed un applauso particolare meritava Attilio Giordano, un tipo piccolo, magro, vestito di un camicione a scacchi. L'ideale del barone De Coubertin buonanima. Se il trionfatore ha impiegato 19'34", lui ha fatto registrare ai cronometristi 39'29": pure non si è ritirato, magari stravolto, ha tagliato il traguardo. Nei ranghi dei •« seniores » non esistevano favoriti, o meglio erano troppi perché qualcuno si fidasse ad una spavalda previsione. Lot^a a coltello tra Fiamme Gialle (guardie di Finanza) e Fiamme Oro (poliziotti). Una guardia di Finanza prendeva il comando sin dal principio e continuava a guidar la galoppata sino allo «stop». Si chiama Aldo Filler, ha 23 anni ed è nato a Sappada. Dal suo vecchio mestiere di muratore ha portato nello sport agonistico l'abitudine allo sforzo, la grinta della volontà. «E' un duro» — dicono i suoi istruttori della Finanza. — « Ed è forte » incalzavano gli istruttori delle Fiamme Oro che si consolavano della sconfitta con i posti d'onore ottenuti da Bernardi e da Asteggiano. Domenica rivincita _a Valdieri per il trofeo Livio Bianco. Ci saran tutti, compreso Michele Chirio, il veterano, con i suoi 45 anni (forse suonati). Chirio, ieri, è stato protagonista di un episodio marginale, forse sfuggito ai più. Anche suo figlio. Aido, partecipava al la gara ed il destino si è di ver tito a far arrivare il figlio, al termine della corsa, nell'attimo preciso in cui il padre prendeva l'avvio. Sulla stessa linea, i due si sono scambiati uno sguardo di affettuosa solidarietà, l'uno ha appena sfiorato la spalla dell'altro con il gesto delicato di chi, per capirsi, non ha bisogno degli abbracci tipo calciatore sudamericano. Un episodio, un episodio piccolo. Piccolo, ma non banale. Perché lo sport — quello vero — è lo sport dei Chirio, padre e figliò, che si esplica in un ambiente dove l'amor del denaro ancor non ha vinto la partita. Pubblico folto, a Rotolante. In mezzo al pubblico, il colonnello Fabre, attuale «gran capo » del discesismo italiano. Fabre è rientrato dal Giappone, dove gli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo l'hanno invitato per quindici giorni. li nostro colonnello fu uno degli organizzatori dei « Giochi » romani ed i suoi colleghi giapponesi lo hanno letteralmente bombardato di domande. Avevano dei problemi da risolve- re, e, con intelligente onestà, s'erano trovati il tecnico cui chiedere consiglio. Gigi Boccacini . Ordine d'arrivo — Juniores: 1) Scola in 19'34"; 2) Gontier, a 4"; 3) Busin a 6"3; 4) Stella a T'1; 5) Peyrot P. a 55"2; 6) Bertin; 7) Romanin, Seniores: 1) Filler in 39'58"3; 2) Bernardi a 43" 4/5; 3) Asteggiano a l'06"l/5; 4) Vierin a l'09" 1/5; 5) Vuerich a l'23"4/5; 6) Busin; 7) Pertile; 8) Varesco; 9) Dalmasso; 10) Falconio. Piller, dopo la vittoria nel Giro sciistico di Cuneo
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