Due petroliere si scontrano ad Anversa scomparsi cinque marinai, tutti italiani

Due petroliere si scontrano ad Anversa scomparsi cinque marinai, tutti italiani la tremenda collisione sul fiume Schelda Due petroliere si scontrano ad Anversa scomparsi cinque marinai, tutti italiani Tra i superstiti il capitano Giacomo Verardo di 58 anni da Genova, che comandava la nave panamense « Miraflores » Uno dei naufraghi è morto subito dopo essere stato raccolto da una scialuppa - Gravemente feriti tre marinai - Per evitare lo scontro con le due unità, una terza petroliera si è arenata - Ancora sconosciute le cause dell'incidente Altre sciagure navali Imi Ore eia e Ime Giappone: 64 morti (Nostro servizio particolare) Anversa. 25 febbraio. - Due petroliere —- una inglese e l'altra con bandiera panamense ed equipaggio italiano — sono entrate oggi in collisione nell'estuario dello Schelda, incendiandosi dopo l'urto. La Miraflores di S0.TT6 tonnellate, diretta ad Anversa con un carico di a$rburante, W Preso /*óóoi m^i Malgrado olii } Malgrado femjL iiiai, tutte la'>poWé''.pftiàtera della nave è bruciata.'Trentun persone che erano sulla petroliera (tutti italiani) e il pilota belga si sono imbarcati su due scialuppe di salvataggio e hanno raggiunto il villaggio di Billand Bath, dove sono stati accolti e curati. Il pilota e tre marinai sono stati ricoverati in ospedale per gravi ferite. Tra i naufraghi sono due donne, Irma Verardo, la moglie del comandante Giacomo, anch'egli in salvo, e Gina Massone, di Genova. Di altri cinque marinai della Miraflores non si sa nulla. Sull'altra nave, la petroliera britannica Abadesa, il fuoco è divampato violento, ma una motolancia è riuscita a portare in salvo i 1,0 uomini d'equipagg.o. Una terza unità, la panamense George Llvanos di 19 mila tonnellate, è riuscita a sfuggire alla collisione ma si è arenata. Da molte ore il traffico sullo Schelda è interrotto. L'incidente è avvenuto alle 15,47. Le condizioni meteorologiche in quel momento erano ottime. La superficie del fiume calma, un cielo terso e rischiarato dal sole, e la buona visibilità sembravano assicurare un flusso, regolare dell'intenso traffico. La Mlraflores stava navigando lentamente verso Anversa mentre la petroliera inglese si dirigeva all'aperto, verso il Mare del Nord Per cause imprecisate le due grosse navi si sono scontrate con estrema violenza all'altezza dello stretto di Bath. Nello spazio di pochi istanti altissime lingue di fumo si sono levate dal cassero della petroliera panamense, i cui serbatoi erano pieni di carburante, avvolgendo nelle fiamme anche la Abadesa. E' stato gettato immediatamente l'allarme dalla stazione costiera di Flushing che ha pròwedu- to ad avvertire il servizio antincendi del porto di Anversa. Nello stesso tempo le navi che seguivano le due unità coinvolte nell'incidente manovravano disperatamente per evitare un'altra collisione. Molti mercantili, per arrestare la propria corsa, hanno gettato le ancore in mare, sbandando lungo il fiume a disfama ravvicinata gli uni dagli altri. t Sei rimorchiatori, salpati da Anversa, Flushing e Hansuieert, si sono diretti con rapidità verso il luogo della sciagura, raggiungendolo in pochi minuti. La situazione è apparsa in tutta la sua gravità quando le fiamme sprigionate dal Miraflores hanno raggiunto l'altezza di quasi SO metri. I rimorchiatori, agendo in squadra, hanno cercato a più riprese di dividere i due mercantili, riuscendovi dopo alcuni tentativi. Alcuni operai che lavoravano su un relitto vicino al luogo dello scontro hanno rac- contato che la Miraflores era « una immensa palla di fuoco ». L'aviazione militare olandese ha inviato un proprio aereo per facilitare la manovra delle navi che si trovavano nella zona ed avevano avuto ordine di soccorrere gli equipaggi delle unità in fiamme, a. p. L'angoscia delle famiglie Sono quasi tutti liguri gli uomini della « Miraflores » (Dal nostro corrispondente) Genova, 25 febbra'o. Un portavoce della compagnia di navigazione <Cameli », a cui fa capo la petroliera Miraflores, scontratasi con la nave inglese Abadesa sullo Schelda, afferma che la maggior parte dell'equipaggio, composto tutto di italiani, è in salvo. L'equipaggio della Mlraflores è composto di 37 uomini. La « Camelt » ha fornito i nomi di tutti. Ecco l'elenco: Capitano Giacomo Verardo di 58 anni, di Genova-Pegli; primo uff. Raoul Russian, di Trieste; 2" uff.le Marco Giribaldi, di Imperia, di 26 anni; 3" uff.le Bruno Aliani, di Santeremo, di 31 anni; all. uff. Girolamo Patti, di Palermo,'di 80 anni; dir. macch. Vittorio Massone, di Recco, di 1,2 anni; Roberto Olivieri, di Genova; Antonio Maggiani, di Genova, di 23 anni; G. Battista Rovegno, di Camogli; Giacomo Lusito, di Molfetta; Lorenzo Costa, di Camogli, di ss anni; Ovidio Brasinoli, di La Spezia, di 30 anni; Giuseppe Dini, di Carrara, di 45 anni; Dino D'imporzano, di Porto Venere, di SS anni; Domenico Ballerini, di Genova, di 30 anni; Stefano Benedetti, di Porto Santo Stefano, di 30 anni; Francesco Cardinale, dell'Isola delle Femmine, di 30 anni; Giovanni Gastaldo, di Parodi Ligure, di 31 anni; Luciano Lombardo;: di Pozzallo, di 24 anni; Francesco Rivano, di Carloforte, di $4 anni; Fran¬ Cesco Abramo, di Bengast, di 21 anni; Sebastiano Lo Giudice, di Augusta, di 25 anni; Adolfo Passeri, di La Spezia, di 1,2 anni; Averardo Baranti, di La Spezia, di 43 anni; Alessandro Africano, di Genova, di to anni; Antonio Buonanno, di Terlizzi, di 37 anni; Telio Corbani, di Poiemana, di B3 anni; Antonio Lagnio, di Camogli, di SU anni: Francesco Bacchione, di Serra di Lerici, di .55 anni; Giuseppe Busalacchi, di Palermo, di 25 anni; Giuseppe Fiorentino, di Torre del Greco, di 42 anni; Vitantonio Fiume, di Monopoli, di 29 anni; Giovanni Orlando, di Imola di Bari, di 35 anni; Attilio Massa, di Genova: Antonia Vitama, di Catania; Ennio Grandi, di Lerici, di 41 anni; Antonio Zara, di Scorati, di 32 anni. Le autorità dell'ospedale di Bergen op Zoom hanno sucversa hanno successivamente comunicato che i tre marinai italiani ricoverati sono Stefano Benedetti, Giovanni Gastaldo e Bruno Aliami. In città 37 famiglie seguono con angoscia le notizie dall'Olanda sulla sciagura, n. b. II capitano Giacomo Verardo, comandante della petroliera «Miraflores», e la moglie Affonda un mercantile greco nel mare Egeo: ventun morti Atene, 25 febbraio. La nave greca « Aigli » di 1965 tonnellate è affondata oggi in una tempesta al largo delle isole Sporadi nel Mare Egeo. Delle ventidue persone che si trovavano a bordo, solo una è stata salvata. Navi ed aerei greci stanno percorrendo un vasto tratto di mare, senza peraltro essere riusciti sinora a trovare traccia di superstiti. L'unico sopravvissuto è il radiotelegrafista di bordo, Michael Kakaris, di 52 anni, da Atene. 43 morti in Giappone per l'urto fra due navi Tokio, 25 febbraio. La nave giapponese «Tokiwa Muru » con a bordo 50 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio è entrata in collisione con un mercantile a otto chilometri a sud di Capo Wadamlsakl. Quarantatre persone sono scomparse