Ancora un giorno senza tram e intere zone prive di luce

Ancora un giorno senza tram e intere zone prive di luce Lo sciopero nazionale degli elettrici municipalizzati Ancora un giorno senza tram e intere zone prive di luce L'agitazione termina a mezzanotte - Grave disagio e proteste della cittadinanza • Ieri i tram sono rimasti fermi - Autobus e camion sulle linee 5, 6, 8, 9, 18, 22, 54, 55 - L'energia fornita dalla Sip e dal Buthier hanno evitato che la città rimanesse al buio - Ma in molte case è mancata l'elettricità : alloggi al freddo e ascensori fermi - Scolari in cappotto nelle aule gelide I 1500 dipendenti dell'Azienda Elettrica Municipale ieri si sono astenuti in massa dal lavoro. Lo sciopero nazionale proclamato dalla Cgil, Cisl e Uil in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro prosegue oggi e si conclude a mezzanotte Da domani quindi l'erogazione di energia elettrica ai privati, al servizi pubblici ed alle aziende dovrebbe tornare normale. ì disagi per lo sciopero dell'Aem ieri sono stati notevoli anche se meno gravi di quanto si temeva alla vigilia. Attraverso la Sip ed il Consorzio del Buthier è stato possibile immettere nella rete dell'azienda municipale circa la metà dell'energia occorrente. La disponibilità al 50 per cento ha comportato dei sacrifici: sono state «escluse» tutte le grandi utenze industriali comprese le aziende cho usano l'elettricità per forni di fusione dei metalli. Sono stati staccati anche i cavi che alimentano la rete dell'Azienda Tranvie Municipali. Con queste drastiche limitazioni è stato possibile assicurare i servizi indispensabili. I dirigenti tecnici dell'Aem, coadiuvati da una ventina di specialisti del Genio militare, hanno avuto per tutta la giornata un problema assillante: tenere in efficienza la rete di distribuzione e sorvegliare le cabine e le sottostazioni. « Si è fatto oib che si è potuto — commentava ieri uno dèi dirigenti — e oggi dovrebbe andare leggermente meglio ». Verso le otto del mattino si è avuto ieri un difficile momento di crisi: le richieste di energia erano molto superiori alle disponibilità per cui c'era il pericolo che si staccassero gli interruttori automatici. Mancando il personale per reinserire gli interruttori, intere zone della città sarebbero rimaste prive di corrente. Per evitare il maggior danno è stata tolta l'energia' ad alcune fabbriche.". H provvedimento ha coinvòlto inevitàbilmente anche le abitazioni private servite da questi cavi Poi ci sono stati dei guasti: il più grave si è verificato nella sottostazione Regina Margherita.-Le case e le scuole della zona sono rimaste senza energia elettrica dalle 8 fino alle 13 perché non si trovavano gli operai per rimediare all'inconveniente. Anche in altre parti della città ci sono stati dei quartieri privi di energia elettrica per lunghi periodi della giornata. Un appello drammatico era giunto domenica notte dalla Clinica pediatrica della Università: «il nostro ospedale è servito soltanto dall'Azienda. Elettrica Municipale. Non esiste il collegamento anche con la Sip come hanno altri ospedali. Abbiamo in neonati che giacciono nelle culle termostatiche. Se manca l'energia la vita di questi bambini è in pencolo ». Accogliendo la richiesta, ì sindacati hanno esonerato dal lo sciopero alcuni operai per assicurare il servizio alla Òli nica Pediatrica. E' stata l'uni ca eccezione fatta da Cgil, Cisl e Uil Per il resto i sindacati hssl'pedtsldNi hdAdtfrilcdavnmhnnreLvddcl1 hanno tenuto ferme le disposizioni restrittive. Altre volte si sono avuti scioperi dei dipendenti dell'Azienda Municipale. Sempre però i sindacalisti avevano escluso dall'agitazione gli addetti al servizi essenziali. Con tale formula si attuava l'astensione dal lavoro contro l'Aem senza però provocare disagi gravi alla cittadinanza. Nello sciopero odierno invece i dirigenti sindacali nazionali hanno voluto l'assenza totale di tutti i dipendenti delle Aziende elettriche municipali. I cittadini costretti ad andare a piedi per mancanza di tram, mandati a casa dalla fabbrica perché non c'era corrente, costretti a mangiare con il cappotto addosso perché l'impianto di riscaldamento centrale era bloccato, si chiedevano con preoccupazione ed amarezza: « Perché questa volta i sindacati elettrici hanno voluto colpire così duramente anche la cittadinanzat». «Le questioni normative che hanno provocato l'interruzione delle trattative — ci hanno chiesto numerosi lettori rfcTiiedevano uno azione così energica e indiscriminatat » La rottura, com'è noto, è avvenuta sulla richiesta dei sindacati di nominare nelle aziende elettriche municipali una commissione paritetica per l'inquadramento del personale. Per questo contrasto di pmdinvnI'aInptitoae lintumdassvgtcflFsanClqlttnn principio, ieri Torino (dove metà dell'energia è erogata dall'Aem) è venuta a trovarsi in una situazione difficile. TRAM — Le vetture tranviarie ed i filobus sono rimasti nei depositi. I dirigenti delI'Atm hanno impiegato tutti gli autobus disponibili: circa 240. Inoltre sono stati noleggiati 70 pullman privati ed una trentina di camion militari. In tutto ieri erano in servizio 340 automezzi invece dei 550 tram e pullman che circolano sulle linee dell'Atm nelle giornate normali. Sono stati effettuati tutti i consueti percorsi automobilistici. Inoltre si è provveduto a sostituire i tram con autobus od autocarri militari sulle linee 5, 6, 8, 9, 18, 22 e sulle linee filoviarie 54, 55. Inevitabili gli assembramenti di gente infreddolita alle fermate, le resse sui pochi mezzi in circolazione, i ritardi negli uffici, nelle officine e nelle scuole. Per i propri dipendenti la Fiat aveva disposto i consueti servizi speciali. Oggi si avrà una situazione analoga. Funzioneranno le linee di ieri. ILLUMINAZIONE PUBBLICA E PRIVATA — La luce per le strade è stata assicurata quasi ovunque. In alcune zone l'illuminazione è mancata a tratti; In altre, come nel centro della città, le lampade erano accese anche a mezzogiorno. Perché? Dalle case private sono giunte molte lamentele: appartamenti al buio, frigoriferi che cessavano di funzionare, ascensori bloccati, impianti di riscaldamento a nafta fermi ecc.. ACQUA — Nei quartieri più elevati della città e agli ultimi piani l'acqua ha scarseggiato per tutta la giornata. OSPEDALI — L'erogazione di energia è stata assicurata attraverso allacciamenti con la rete della Sip. FORNAI — Numerosi panettieri hanno dovuto anticipare la lavorazione della farina e la cottura. INDUSTRIE — Alcune fabbriche sono rimaste ferme per brevi periodi durante la giornata. I forni per la fusione de: metalli sono stati completamente bloccati.

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