Parecchi nuovi candidati nella provincia di Novara

Parecchi nuovi candidati nella provincia di Novara Dove si sono ritirati Porri e Cadorna Parecchi nuovi candidati nella provincia di Novara La de presenterà per il Senato il sindaco Torelli di Arona, e il psi l'ex sindaco novarese Bermani - I socialdemocratici, che non hanno più l'on. Bonfantini, puntano su un notevole successo - I liberali hanno già deciso i nomi del dott. Rosati presidente dell'Automobile Club e dell'aw. Falcioni di Domodossola (Dal nostro inviato speciale) Novara, 22 febbraio. Le federazioni provinciali dei partiti sono mobilitate per la scelta dei candidati alle elezioni politiche: stasera, domani e domenica varie commissioni si riuniranno per definire i prescelti. Pochi nomi, finora, sono dati per sicuri, e le «rose» dei candidati vengono ancora rimaneggiate per fronteggiare le probabili scelte avversarie e per dosare uomini e correnti alle esigenze di particolari situazioni locali. Il panorama elettorale della provìncia di Novara è caratterizzato da una netta prevalenza del partito democristiano e da un secondo posto, nella graduatoria dei voti, conquistato nelle elezioni del 1958 dal partito socialista, che sopravanzò nettamente il comunista. I socialdemocratici erano distanziati, in quarta posizione; seguivano • liberali, i missini, 1 monarchici e raggruppamenti minori. La maggioranza democristiana si affermò in quasi tutti 1 comuni della provincia, specialmente a Borgomanero. Trecate, Arona, Oleggio, Cameri, Bellinzago; ad eccezione di Omegna e Villadossola dove vinsero socialisti e comunisti L'episodio elettorale più notevole registrato finora, riguarda in particolare la de, ed è il ritiro dalla competizione politica del sen. Cadorna. Indipendente di centro destra, due volte eletto nella lista democristiana, il generale si è appartato non condividendo l'attuale indirizzo governativo. Al suo posto la de presenta l'avv. Torelli, sindaco di Arona, ben noto a quanti seguirono le cronache di «Campanile sera» E' un uomo favorevole al centro-sinistra e si ammette che la sostituzione susciti qualche perplessità fra gli elettori della corrente di destra, specie nei centri maggiori, ma i dirigenti democristiani hanno fiducia nella popolarità del sindaco di Arona, conosciuto per l'azione svolta durante la Resistenza e per le iniziative e le opere portate a termine nell'amministrazione della sua città. Torelli si presenterà nel collegio Verbano Cusio Ossola, mentre per Novara si riconferma il sen. Bussi. Candidati a deputato saranno sicuramente gli on. Pastore (che si presenta anche per la provincia di Vercelli), Scalfaro e Graziosi. Devono ancora essere scelti altri tre candidati e si fanno i nomi del prof. Alessandro Giordano (è segretario della federazione provinciale e non ha ancora deciso se accettare la designazione), del dott Ravasio di Omegna e del dott. Dino Cardano sindaco di Oleggio. Nella raggiera delle correnti di partito, Giordano si qualifica vicino alle posizioni di Moro e Fanfani, Cardano « moroteo » e Ravasio chiaramente orientato sul cen tro-sinistra. - I socialisti di Nenni guardano alla provincia di Novara come alla loro roccaforte. Nel 1953 avevano ottenuto 60 mila voti, nel '58 voti 65 mila. Novara è la città che dà, in percentuale, il maggior numero di suffragi al psi; nelle amministrative del '61 ha toccato i 17 mila voti; la provincia è fra le più socialiste d'Italia, con quella di Mantova. I dirigenti del partito hanno fiducia in un nuovo balzo in avanti. «Gli elettori, dice l'on. Jacometti, valuteranno certamente ì risultati ottenuti dalla nostra politica, e in particolare la nazionalizzazione delle aziende elettriche e l'istituzione della scuola media unica che apre la via degli sttidi anche ai giovani dei ceti più modesti ». L'elenco dei candidati comprenderà l'on. Jacometti di Novara, l'on. Albertini di Verbania e altri nomi ancora da designare di cui circola una «rosa»: Nizza, Cardinali, Plinio Pirazzi Mattioli sindaco di Villadossola, Meloni di Novara. Per il Senato si presenteranno a Novara l'avv. Bermani già sindaco della città, in luogo del sen. Parri che verrà probabilmente nominato senatore a vita; e, per il collegio settentrionale (Verbano Cusio Ossola), il sen. Tibaldi Anche il psdi ha un problema elettorale: la sostituzione dell'on. Bonfantini, che ha lasciato il partito. Il comitato elettorale si riunirà domenica a Borgomanero e sembra certo che presenterà candidato il maestro Nicolazzi, segretario provinciale del partito e vice presidente dell'Amministrazio ne provinciale. Non si sa ancora se verranno designati al tri due candidati o se i posti verranno lasciati a disposizione della provincia di Torino. Per il Senato si fanno i nomi di Calderini o del prof. Due per Novara; e del prof. Bozzato per il collegio settentrionale. Le speranze di un buon aumento di voti sono fondate sulla maggiore penetrazio..e organizzativa del partito, che ha Istituito numerose sezioni in eentri medi e piccoli della provincia, specialmente nella «fatata» socialdemocratica che cVnsgmvpgrusrtclLCrsslcrc7bqtgpszrtct i e i . o , e a e , o a l a o comprende Arona, Gattico, il Vergante e parte dell'Ossola. Una certa euforia troviamo negli ambienti liberali, non soltanto per i miglioramenti già ottenuti nelle elezioni amministrative (raggiunti 3350 voti), ma anche per nuove prospettive. La rinuncia del gen. Cadorna alla candidatura, e la sua sostituzione con un candidato di centro-sinistra, ha indotto l liberali a rivedere il loro piano di battaglia, con la speranza di raccogliere voti ai margini dello schieramento democristiano. L'elenco dei candidati, per la Camera e per il Senato, verrà riesaminato: per ora si fanno soltanto due nomi: il dott. Rosati di Novara, presidente dell'Automobile Club e l'avv. Falcioni dì Domodossola. Non si sa ancora se 1 due raggruppamenti monarchici, che nel 1958 avevano raccolto 7000 voti, parteciperanno alla battaglia elettorale: anche quello potrebbe essere un settore favorevole per la propaganda liberale. «Se raddoppiassimo i voti — ci dice il segretario cittadino del pii Rizzotti — potremmo conquistare un seggio al Senato». All'estrema sinistra, il partito comunista, sebbene abbia ceduto il passo quasi dappertutto ai democristiani e ai socialisti, difenderà le sue posizioni, specialmente a Omegna e a Castelletto Ticino dove ottenne la maggioranza relativa, a Villadossola dove è quasi alla pari con i due grossi competitori e, naturalmente, a Novara dove ottenne 12 mila voti contro 1 19 mila della de e i 14 mila del psi. Nelle formazioni minori do po il msi che raccolse 10 mila voti, troviamo i gruppetti del Marp (3457 voti), di Comunità (2317), del pri e pr (1528 voti) e le liste Scopa, dei pensionati e dei divorzisti, con poche centinaia di voti. Difficilmente questi gruppi si ripresenteranno, ma è probabi le che qualche altra lista di disturbo si prepari a intromettersi nella lotta dei partiti maggiori. Ettore Doglio Elezioni del 1958 nella provincia di Novara DC PSI PCI PSDI PLI MSI PNNI PMP Novara 19.216 14.077 11.892 3.391 2.8SS 2.371 986 826 Verbania 6.345 4.920 3.845 1.106 620 1.010 219 84 Oomodossola 3.013 2.109 1.816 737 742 335 212 182 Borgomanero 5.509 1.952 816 472 548 246 66 33 Omegna 2.705 1.550 3.205 566 398 231 244 19 Galliate 3.324 1.819 1.800 445 292 203 71 155 Trecate 3.611 1.113 2.209 285 237 225 65 111 Arona 3.097 1 *05 945 827 431 305 17 39 Oleggio 2.871 1.428 614 347 140 174 176 65 Cameri 2.437 1.121 892 291 96 .240 96 44 Villadossola 1.095 1.365 1.253 220 63 109 56 19 Bellinzago 2.845 688 476 200 88 136 149 69 Castelletto 1.313 663 1.320 200 81 134 41 19 PROVINCIA 119.912 64.869 60.079 17.783 11.144 10.003 4.957 2.529