Kruscev in divisa da generale mentre Malinovski esalta i missili di Enzo Bettiza

Kruscev in divisa da generale mentre Malinovski esalta i missili Celebrati à Mosca i 45 anni dell'Armata Rossa Kruscev in divisa da generale mentre Malinovski esalta i missili Il maresciallo sovietico sostiene che le bombe da cento megaton potrebbero distruggere tutti i centri militari, politici ed amministrativi degli Stati Uniti - Ammette un «margine scoperto» del 15% nella difesa russa anti-missile - Voroscilov arriva in ritardo alla cerimonia e fa spostare tutti per sedersi accanto a Kruscev (Dal nostro corrispondente) Mosca, 22 febbraio. La polemica In corso da qualche giorno con i comandi strategici americani è culminata oggi in una frase aggressiva rivolta da Malinovski, ministro della Difesa della Urss, al suo collega MacNamara: «MacNamara, il ministro della Difesa di Washington, ha dichiarato che gli Stati Uniti possiedono oltre 200 missili intercontinentali e circa 144 Polaris. MacNamara ha detto, apertamente, che quelle forze sarebbero in grado di distruggere l'Urss senza l'aiuto di unità aeree tattiche, di portaerei e missili di media gittata. Io affermo categoricamente che noi, ai 344 missili con cui ci minaccia il signor MacNamara, siamo in grado di rispondere con un numero di missili superiore di varie volte e muniti di una tale potenza termonucleare da spazzare veramente, dalla faccia della terra, tutti gli obiettivi degli Stati Uniti, industriali, amministrativi e politici, e di distruggere completamente quei Paesi che hanno ceduto il loro territorio alle basi americane». Malinovski ha pronunciato il suo discorso al Palazzo del Congressi, in occasione del 45° anniversario della fondazione dell'Armata Rossa. Il tono è stato nettamente più duro di quello usato negli ultimi tempi dai dirìgenti sovietici verso l'Occidente. Pur sposando le note tesi krusceviane sulla crisi cubana, ha lanciato la seguente minaccia: «Gli americani continuano a violare il diritto internazionale avvici nandosi alle nostre navi ; in rotta per Cuba. Avvertiamo i circoli aggressivi . di Wasìr ington che un attacco contro Cuba significherebbe l'inizio della terza guerra mondiale », Malinovski si è quindi soffermato a descrivere il peso sempre maggiore, che nella flotta russa stanno acquistando 1 sommergibili porta-missili. «I nostri più moderni sommergibili sono capaci di di' struggere portaerei e sommergibili avversari e colpire qualsiasi altro obiettivo a terra Gli imperialisti vogliono ora sostituire le basi stabili con basi mobili:, devo dichiarare che {ciò non darà' ài dirigènti del Pentagono quei vantaggi militari che essi sperano. Abbiamo, a difesa della patria sovietica, un muro antinucleare ». Le manovre dell'anno scorso avrebbero dato cottimi risultati dal 95 al 100 per cento» nel settore del lanci missilisti ci contro bersagli terrestri. La contraerea missilistica avreb be dato invece una garanzia di successo dell'85 per cento (si noti l'ammissione di un margine « scoperto » del 15 per cento davanti all'attacco avversario). E' soprattutto al «razzo globale» che le forze sovietiche intendono affidare la protezione antimissilistica del territorio nazionale. Sulla terriflcltà distruttiva della massima ogiva termonucleare russa Malinovski ha fornito, per la prima volta, qualche dato meno vago dei soliti. < Il nostro razzo intercontinentale con l'ogiva da 100 megaton è capace di distruggere completamente tutti gli obiettivi militari e ' in dustriali su un'area di varie migliala di chilometri quadrati, mentre l'effetto radioattivo, prodotto da quella carica strapotente, può estendersi su una area di centinaia di migliaia di chilometri quadrati». Nelle altre parti dell'intervento ha lamentato il mancato accordo sul disarmo e il pericolo del riarmo atomico della Germania Occidentale. Ha attaccato duramente i «militaristi » di Bonn e censurato i « circoli francesi » che 11 sostengono. Un'interessante sfumatura è stata notata nel saluto portato all'esercito dal Comitato centrale. Spicca in esso una frase: «Finché c'è l'imperialismo ci sarà sempre un pericolo di guerra e quindi è necessario tenersi sempre pronti per poter dare all'aggressione una risposta demolitrice». Un modo di impostare la questione della pace e della guerra piuttosto diverso da quello usato nella polemica con i cinesi; anzi, sembra di scorgere addirittura qualche concessione a Mao. E' da alcune settimane che il lavorio diplomatico tra la Russia e la Cina si sviluppa intensamente intorno alla ricerca di una possibile piattaforma di accordo, e gli ultimi indizi che lasciano perplessi sono le pubblicazioni nel giornale di Pechino di due discorsi di Kruscev e dell'editoriale anticinese della Pravda del 5 gennaio 1963. Kruscev non ha preso la parola al Palazzo dei Congressi. Caso rarissimo, è apparso nell'uniforme azzurra di generale dell'esercito con 11 petto ricoperto di medaglie e di nastrine Anche 11 capo dello Stato, Brezhnev, indossava un'uniforme da generale, mentre altri membri del Praesidium presenti, tra cui Mlkoyan e Suslov, vestivano i consueti abiti borghesi. Vorosoilov ha provocato al- lpannètdqlpztsdptrtssu l'inizio una insolita confusione protocollare. Nessuno, aveva approntato un postò per lui nella prima fila, dove sedevano i massimi dirigenti. Egli si è d'un tratto inserito di prepotenza tra la sedia del comandante militare di Mosca e quella di Kruscev; ha gettato le braccia al collo di Kruscev, provocando un certo imbarazzo. La sua manovra er.a rivolta all'ottenimento di un posto vicino al primo segretario del partito, e vi è riuscito. Dopo qualche secondo veniva portata di corsa una sedia e VorèecHov sedeva proprio accanto a Kruscev. Si è visto Suslov, seccato di dover spostare la sua seggiola, fare con la mano un gesto di fastidio. Enzo Bettiza s Kruscev, al centro in divisa dì generale, durante la cerimonia di ieri al Oremlino; alla sinistra del capo del governo sovietico è il maresciallo Malinovski (Telef.)

Persone citate: Kruscev, Mao