II preoccupante aumento dei reati e l'azione delle forze di polizia

II preoccupante aumento dei reati e l'azione delle forze di polizia Un articolo del Procuratore delle Repubblica II preoccupante aumento dei reati e l'azione delle forze di polizia La vigilanza è resa difficile dalla crisi di crescenza della città - Un aumento degli agenti è desiderabile e utile - Ma anche la popolazione deve adottare quegli accorgimenti di prudenza che ostacolino l'attività dei ladri - «La legge del '55 a tutela della libertà del cittadino ha reso meno efficiente la difesa della società dalla delinquenza» La Stampa ha sottolineato con appropriati rilievi la frequenza e l'audacia dei reati specialmente contro il patrimonio ed ha chiesto maggiore vigilanza e più severo controllo. Posso assicurare che l'impegno della vigilanza da parte degli organi statali ed anche comunali predisposti per la prevenzione e la repressione dei reati non ha soste e non sono pochi i risultati positivi di questa azione, e cioè i furti impediti specie di auto, e gli arresti di colpevoli, tra i quali importante quello recente di un gruppo dì giovani dediti ai furti nelle gioiellerie con effrazione delle vetrine. Ma il compito della vigilanza nella nostra città in continua espansione ed in crisi di crescenza demografica è Immane. La vigilanza più accurata non può essere produttiva della sicurezza desiderata da tutti essendo impossibile che essa sia esercitata contemporaneamente e bene in ogni luogo. Un aumento delle forze . è desiderabile ed utile ma per notevole che fosse non potrebbe mai attingere questo risultato. Credo che ai fattori posti in evidenza da La Stampa sia da aggiungere la crudezza pronunciata di questa stagione invernale, che ha reso più acuto il disagio dei meno provveduti, determinando nei più insofferenti reazioni aggressive; per cui sembra prevedibile l'attenuazione dei lamentati fenomeni col migliorare della stagione. E' prudente tuttavia che i cittadini adottino qualche accorgimento atto a rendere meno facile, se non ad impedire certi reati: se le signore con borsetta evitassero di camminare sul margine del marciapiede, l'automobilista non potrebbe passando operare lo « scippo » allungando la mano. I gioiellieri dovrebbero rassegnarsi alla rinuncia del fascino scintillante deHe lóro ve■"trine con Ya^móstra "dei preziosi, sia tenendo la merce molto all'interno sia proteggendo il vetro con inferriata a maglie non molto larghe, antiestetica, ma utile , quanto meno per limitare l'asportabilità della merce. La difesa passiva dovrebbe essere adottata anche dagli automobilisti ' mediante i congegni antifurto che sono di costo indifferente per chi può disporre del denaro necessario per l'acquisto del veicolo. Forse sarebbe opportuno che congegni siffatti venissero applicati (come già qualcuno sta facendo) dalle Case costruttrici delle automobili, come un accessorio indubbiamente più utile di altre rifiniture. Questi congegni rendono meno agevole la sottrazione perché impongono lavorio e perdita di tempo, con aumento evidente della possibilità di intervento difensivo della polizia o di privati cittadini. Se diminuisse il numero dei furti di autoveicoli, la mobilità dei ladri per compiere altre imprese e per la fuga ne resterebbe per conseguenza ostacolata. Quanto a un più severo controllo, bisogna avere presente che al di fuori dei casi di identificazione personale per l'arresto di persone perseguite da ordine di cattura, la polizianiiniiiiiiitii:iiii ■■■■tu iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non può operare fermi anche quando abbia qualche indizio, salvo che si tratti di reati gravissimi o di recidivi plurimi per i quali l'ordine di cattura sia obbligatorio. Molto spesso Invece i delinquenti sono giovanissimi (attualmente il carcere minorile ne ha molti in più della sua capienza), senza precedenti consolidati da condanne definitive per cui, se non sono colti in flagranza, devono essere lasciati in libertà. Il legislatore, rìducendo nel 1955 le possibilità di fermo, ha voluto attuare una migliore tutela della libertà dei cittadini, ma nel contempo ha reso meno efficiente la difesa della società dal delitto e non ha creduto di eliminare l'inconveniente con opportune norme, nonostante le segnalazioni ripetute da molti Procuratori Generali. dott. Luigi Tuttolomondo

Persone citate: Luigi Tuttolomondo