Il Genoa sfiora il successo a Venezia nella gara di recupero in serie A: 0 a 0

Il Genoa sfiora il successo a Venezia nella gara di recupero in serie A: 0 a 0 I rossoblu si sono prontamente ripresi dopo la sconfitta nel derby Il Genoa sfiora il successo a Venezia nella gara di recupero in serie A: 0 a 0 I liguri hanno controllato gli attacchi degli avversari rispondendo con alcune pericolose azioni in contropiede - Nella ripresa Pantaleoni e Bean hanno sprecato due favorevoli occasioni - In evidenza Carantini, Fongaro, Occhetta e Giacomini (Dal nostro corrispondente) Venezia, 20 febbraio. Il Genoa ha conquistato oggi allo stadio di Sant'Elena un prezioso e meritato pareggio nella gara di recupero con il Venezia, che da parte sua puntava disperatamente al successo, indispensabile per tener fede ad un programma rigidissimo ai Ani della salvezza. L'orgasmo invece ha tradito la squadra nero-verde che si è trovata nettamente in difficoltà di fronte allo schema difensivo predisposto dall'allenatore genoano Gei, il quale aveva affidato a Occhetta il ruolo di «libero» arretrando a turno le mezze ali Giacomini e Pantaleoni. La tattica dei rossoblu è tan to ben riuscita che, i liguri avrebbero potuto ottenere una sorprendente vittoria se le < punte » Firmani, Pantaleoni e Germano non avessero sprecato alcune ottime occasioni in fase di contrattacco. Ad ogni modo il trainer Gei può ritenersi soddisfatto; l'undici ha indubbiamente dimostrato di aver ritrovato fiducia e una certa organicità, a tre giorni di distanza dal derby malamente perduto contro i rivali della Samp ed alla vigilia della trasferta a Torino contro "i granata. Rispetto a quest'ultima gara, l'allenatore genoano aveva deciso l'esclusione di Bruno, o e n i ; o e l e Baveni e Bolzoni, per far posto rispettivamente a Ratti, Rivara e al negretto Germano. Inoltre, all'ultimo momento, aveva preferito Da Pozzo tra t pali, anziché Gallesi. Da Pozzo se l'è cavata con disinvoltura, anche se non ha avuto un gran lavoro da svolgere (neppure una parata d'impegno In novanta minuti), soprattutto per l'insufficienza nel tiro a rete degli attacqanti veneziani, che erano fra l'altro controllati benissimo dai suoi compagni della difesa. Dall'altra parte, il trainer Quarto aveva innestato Neri a mezz'ala destra, al posto di capitan Tesconi, ed aveva affidato il ruolo di centromediano al rientrante Carantini. Purtroppo Neri, ormai abituato al ritmo della difesa, non ha saputo sostenere adeguatamente il gioco d'attacco e solo all'Inizio dei due tempi è riuscito a mettersi in evidenza, senza però mai impegnare seriamente, come sì è detto, il sicuro Da Pozzo. Pochissime sono state le azioni di rilievo della partita, che si è svolta su un terreno rimediato alla meglio con la segatura dopo la pioggia caduta in abbondanza nella giornata di ieri. Per il Venezia, che ha iniziato a gran ritmo, spegnendosi gradualmente alla distanza, vanno ricordati nel primo quarto d'ora un colpo di testa di Azzali (11)' e un tiro di Bartù (14'), entrambi finiti alti sulla traversa; nonché, alla mezz'ora, un'azione Bartù-Raffln-Mencacci sprecata da quest'ultimo con un fiacco rasoterra. Nella ripresa, dopo un forcing iniziale, il Venezia è ancora calato di tono e Da Pozzo ha dovuto intervenire soltanto su due tiri laterali scoccati da Raffin al 16' e al 26'. Dal canto suo, il Genoa ha controllato accortamente la azioni der'i avversari e si è lanciato all'attacco ogni qual volta gli si presentava l'occasione propizia. Al quarto d'ora Firmani in posizione di ala destra, ha crossato al centro, ma Pantaleoni, in buona posizione, ha sprecato a lato con un rasoterra. Nei minuti seguenti, il giocatore rossoblu più insidioso è stato il terzine Fongaro, che si è portato spesso in avanti ad aiutare i compagni della prima linea. Fongaro è stato anche il protagonista di un'azione pericolosissima al 15' della ripresa, che solo per poco non ha fruttato al Genoa la rete del vantaggio. Nella ripresa, quando il gioco del Venezia è calato di tono, la squadra ligure si è limitata a controllare gli avversari, accontentandosi del pa reggio, e solo nel finale si è spinta con decisione all'attacco sfiorando la vittoria. Infatti al 40' un'improvvisa discesa del mediano Rivara dava a Bean la palla buona: però l'estrema sinistra rossoblu, a porta incustodita, sprecava l'occasione con un tiro a lato. I migliori in campo del Venezia sono stati Grossi e Carantini; per il Genoa si sono messi in luce particolarmente Fongaro e Occhetta in difesa, unitamente agli interni Giaco mini e Pantaleoni nel doppio lavoro di interdizione e di rilancio. Buono l'arbitraggio del romano D'Agostini. Antonio Levorato Venezia - Bubacco; De Bellis, Ardizzon; Grossi, Carantini, Frascoli; Azzali, Neri, Mencacci, Raffin, Bartù. Genoa - Da Pozzo, Fongaro, Ratti; Occhetta, Colombo, Rivara; Germano, Giacomini, Firmani, Pantaleoni, Bean. Arbitro - D'Agostini di Roma Mencacci (a terra) e Raffin impegnano il portiere genoano Da Pozzo a Venezia (Tel.)

Luoghi citati: Quarto, Rivara, Roma, Sant'elena, Torino, Venezia