Scoperto un complotto per uccidere De Gaulle mentre visita la Scuola militare di Parigi

Scoperto un complotto per uccidere De Gaulle mentre visita la Scuola militare di Parigi Arrestati nella notte tre giovani ufficiali e due donne Scoperto un complotto per uccidere De Gaulle mentre visita la Scuola militare di Parigi 0 generale doveva essere assassinato con una carabina munita di cannocchiale durante la rivista alle truppe nel cortile L'arma ritrovata nella casa di uno dei sicari, un capitano - Latitante il capo dei congiurati, un ingegnere zoppo rientrato dall'Algeria: è uno degli attentatori che sparò all'auto del Presidente il 22 agosto 1962 - De Gaulle sapeva del complotto - Un comunicato dell'Eliseo sdrammatizza i fatti, ma dichiara che l'inchiesta continua - Interrogati alti ufficiali e uomini politici (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 febbraio. 71 generale De Gaulle doveva essere assassinato stamane durante la sua visita alla Scuola militare di Parigi. Il complotto è stato però sventato in tempo e, nel corso della notte, coloro che avrebbero dovuto essere gli autori materiali del delitto, sono stati arrestati. Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali sulle operazioni di polizia in corso, cosicché si era sparsa la voce che fra gli arrestati della notte scorsa vi fossero numerosi ufficiali in attività di servizio. Soltanto stasera si è saputo che gli arresti si limitano, almeno per ora, a cinque persone: due donne e tre ufficiali. Essi sono: la signora Rousselot de Lifiac, di 55 anni, professoressa d'inglese alla scuola militare; il capitano dell'artiglieria di marina Robert Poinard, di 37 anni, arrestato insieme alla moglie venticinquenne nel loro domicilio; il capitano Jacquot, di Ifi anni, e il capitano Maulbon d'Arbaumont, di SS anni. I tre ufficiali erano allievi del corso d'inglese tenuto dalla professoressa Rousselot alla scuola militare. Nell'abitazione )dei coniugi Poinard, in mezzo ad altre armi e munizioni, la polizia ha scoperto la carabi-, na di precisione, munita di cannocchiale, con la quale avrebbe dovuto essere commesso il delitto; gli attentatori si proponevano infatti di spa- MIiniIMlMllllllllllllllIIIIllllllllllllllItllllllillliia* rare da una finestra della scuola militare sul presidente della Repubblica mentre questi avrebbe passato in rivista le truppe nel cortile. Tanto il capo dello Stato quanto il Primo ■ ministro erano al corrente del complotto da alcuni giorni, perché pare che i servizi della sicurezza militare avessero avuto l'informazione dai confidenti che hanno nelle organizzazioni militar-fasciste. Ciò spiega la durezza del discorso Che Georges Pompidou pronunziò mercoledì all'Assemblea nazionale per sostenere la necessità di prorogare V esistenza della Corte militare di giustizia. Il Primo ministro aveva parlato allora di «un insieme concertato per -mantenere l'agitazione e l'odio nella speranza di far rinascere la sovversione che è stata condannata dal popolo ». A capo del nuovo complotto era Georges-Marcel Watin, uno degli imputati latitanti al processo in corso davanti alla Corte militare di giustizia contro coloro che attentarono alla vita del Capo dello Stato al Petit Clamart il 22 agosto scorso. Watin, detto la boiteuse (la zoppa) perché ha una gamba più corta dell'altra, è nato quarant'anni fa in- Algeria, dove esercitava la professione di ingegnere agrario. Venne espulso il 20 novembre I960, a causa delle sue attività sovversive, e si rifugiò allora in Francia, per dedicarsi sempre più intensamente alle imprese criminali dell'Oas. Arrestato e rilasciato poco tempo dopo, fu uno degli autori dell'attentato dinamitardo in cui perse la vista una bambina di quattro anni. Da allora, è sempre rimasto latitante ed anche in quest'occasione è riuscito a sfuggire all'arresto; l'edificio di '■■ Móiitparnasse in cui sembra che avesse abitato nei giorni scorsi è stato infatti perquisito da cima a fondo la notte scorsa, ma la boiteuse si era già messo in salvo. Al Petit Clamart, Watin si trovava con Alain de Bougrenet de la Tocnaye e con Jacques Prevost nell'automobile che aprì il fuoco contro il generale De Gaulle. Grandi operazioni di polizia proseguono a Parigi; dove numerosi ufficiali, anche superiori, sono stati interrogati. Questa è probabilmente la ragione per cui si- era creduto che gli arrestati fossero più numerosi; non si può tuttavia escludere che nuovi arresti siano imminenti. Sembra infatti del tutto improbabile che gli esecutori materiali agissero per conto proprio, senza essere in relazione con un'organizzazione molto più vasta, non soltanto negli ambienti miti tari, ma anche tra i politici. Un comunicato diramato in serata dal ministero delle Informazioni sembra tuttavia ridurre i fatti a più modeste proporzioni. Vi è detto infatti: < La sicurezza militare e la sicurezza nazionale hanno proceduto nella serata di ieri e stanotte a perquisizioni al domicilio di qualche persona supposta di dedicarsi a mene sovversive. Documenti e armi sono stati scoperti. Una donna e tre ufficiali sono stati arresta¬ ti. Sono attualmente in stato di guardia a vista. L'inchiesta continua ». Il generale De Gaulle non ha modificato in nulla il programma della sua giornata: è andato stamane alla scuola militare, dove ha pronunziato un discorso davanti a diverse centinaia di ufficiali riuniti nel salone della mensa, poi ha fatto colazione all'Eliseo col Presidente della Repubblica del Senegal. Dopo che è ritornato al potere, due attentati sono stati compiuti contro la sua persona, quello dell'8 settembre '61 nel tragitto per Colombey-lesdeux-Eglises e quello del 22 agosto 1962 al Petit Clamart; però numerosi altri tentativi sono stati sventati prima che i piani degli assassini venissero messi in esecuzione. Uno, che la polizia non ha mai rivelato, doveva avvenire nel dicembre 1960 sul percorso fra Parigi e Colombey. Un altro venne sventato press'a poco alla stessa epoca, con l'arresto di un aviatore civile, che aveva sorvolato a più riprese la villa del generale. Il 22 aprile 1961, mentre il putsch dei generali si svolgeva ad Algeri, la polizia, informata in tempo, aveva dovuto prendere misure di sicurezza nella sala della Comédie-Frangaise, per impedire un attentato minuziosamente preparato contro il presidente della Repubblica, Sandro Volta ■ Il 1111 II 111 • f I Ili Illllllllllillll II IMII presidente De Gaulle rientra all'Eliseo, dopo la visita alla Scuola militare (Tel.) Mllt Ili MlltlllllllllllMII llllllllllll IIMIIIIIIIIIII fillllllll IIIIIIHIIIICIIII III IMMIll IIIIMII II llll lllll llllllilllllllllllK.llllllllllllllllllUllici

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Colombey, Francia, Parigi