Cinquanta case distrutte nella capitale turca dai rettami incandescenti precipitati dal cielo

Cinquanta case distrutte nella capitale turca dai rettami incandescenti precipitati dal cielo La catastrofe provocata dallo scontro di due aerei ad Ankara Cinquanta case distrutte nella capitale turca dai rettami incandescenti precipitati dal cielo I morti accertati sono ottantuno - Si teme che molti feriti, terribilmente ustionati, non possano sopravvivere - - Disperato appello del governo a tutti i Paesi perché mandino «reni artificiali» • Un bimbo, lievemente contuso, è ora solo al mondo :. nessuno sa chi sono i suoi genitori, se vivi o morti - Sospesi tutti gli spettacoli, la radio trasmette musiche tristi (Nostro servizio particolare) Ankara, 2 febbraio. Un arammatico appello è stato rivolto agli altri paesi dal governo turco perché ad Ankara siano inviati con grande urgenza dei < reni artificiali*. I delicati apparecchi sono indispensabili per mantenere in vita i più gravi tra gli ustionati nella spaventosa sciagura di ieri, quando due aerei si sono scontrati nel cielo della campitale, precipitando in fiamme sulla folla che gremiva le vie centrali della città. Il bilancio della sciagura è tremendo: 81 morti accertati e più di cento feriti, quaranta dei quali molto gravi. Tutti i medici della Turchia sono mobilitati nella difficile battaglia contro la morte, ma si teme ugualmente che molti dei feriti non riusciranno a sopravvivere a causa delle gravissime ustioni. Nella storia dell' aviazione quello di Ankara è il sinistro nel quale si sono avuti più fuorti < a terra ». Infatti i morti a bordo dei due aerei scontratisi — un Viscount passeggeri e un C-47 militare da trasporto — sono stati in tutto diciassette. Gli altri morti e feriti sono cittadini investiti dai ' rottami incendiati dei due aerei mentre sì trovavano in strada oppure nelle loro case. Sono cinquanta, infatti, le case rimaste distrutte dalla caduta dei rottami o dal successivo incendio, divampato quando sono esplosi i serbatoi di carburante dei due aerei. Il triste primato delle « vittime a terra », prima di ieri, apparteneva a un incidente avvenuto a Monaco, in Germania, il 17 dicembre I960. In quella occasione un grosso aereo da trasporto C-1S1 delle forze armate statunitensi precipitò in una via della città bavarese. Nella sciagura perirono le venti persone a bordo dell'aereo e trentanove cittadini di Stonaco che si trovavano sul luogo del disastro. In quelle che sono state battezzate c due ore infernali >, tutta la zona centrale di piazza Ulus è rimasta devastata dalla pioggia dei rottami incendiati. Tra gli edifici colpiti la sedè della Garanti Bank e una trentina di negozi, ristoranti e caffè. Anche una dozzina di automobili sono state trasformate-in vere e proprie torce ardenti. Ai primi soccorritori si è presentata una scena spaventosa: la centralissima piazza sembrava un campo di battaglia, cosparso di sangue e di corpi mutilati. Tremende grida uscivano dagli edifici preda delle fiamme, dove numerosi cittadini erano rimasti imprigionati. Soltanto dopo tre ore di dura battaglia i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere tutti i focolai d'incendio e le autoambulanze a portare tutti i feriti negli ospedali. La gigantesca ala del c'Vi- scount» è piombata in mezzo a piazza Ulus, mentre la fusoliera dell'aereo militare è caduta tra ' gli edifici ' delia vecchia < Cittadella », sgretolando case e uccidendo un'intera famiglia composta da quattro persone. Molti dei testimoni oculari hanno potuto vedere distintamente il radiooperatore del C-47 balzare fuori ' dalla fusolieraj in-'un estremo ed inutile tentativo di salvezza. Il poveretto,' infatti, privo di paracadute, si è sfracellato al suolo. Gli aerei volavano entrambi a circa duemila metri d'altezza quando è avvenuta la collisione. Secondo gli esperti, i due piloti non avevano una sufficiente visibilità, perché il cielo' era coperto da pesanti banchi di nubi. Non, è stato possibile però stabilire - se i due aerei si. siano furiati in mezzo a una nuvola oppure in un tratto di cielo scoperto Ci sono, in proposito, due versioni differenti di autorevoli testimoni oculari. Uno di essi, un generale dell'aviazione in pensione, ha dichiarato che uno dei due aerei si tro vava fuori dalla nuvola quando l'altro sbucò fuori improvviso e gli piombò addosso. «Ho sentito un terribile fragore — ha detto il vecchio ufficiale — e ho visto levarsi un fumo nero. Poi sono cominciati a piovere i rottami incendiati». L'altro testimone è il tenente colonnello in pensione Remai Erkmen, il quale asserisce che la collisione è avvenuta mentre entrambi gli aerei volavano in mezzo alla nube. < Ho sentito il - rumore — ha detto Erkmen — e ho alzato gli occhi. Ho visto il Dakota militare, con le ali mutilate, che cercava di dirigersi verso la base militare di Etimesgut. Poi è apparso anche il <Visoount%, avvolto dal fumo. L'aereo ha fatto un tentativo di manovra diretto verso l'aeroporto di Esemboga ma poi à crollato frantumandosi tn vari pezzi». Il governatore di Ankara ha proclamato un periodo di lutto cittadino e ha fatto chiudere tutti i locali di spettacolo. Anche la radio trasmette soltanto brani di musica classica. 1 funerali delle vittime turche avranno luogo martedì prossimo, mentre i corpi delle vittime straniere saranno inviati nel paese d'origine. Il presidente Gursel, il premier Inonu e numerosi ministri hanno visitato i feriti negli ospedali e le famiglie delle vittime. Non tutte le vittime sono state identificate, a causa delle gravi mutilazioni di molti corpi. I familiari di persone scomparse hanno fatto affiggere di muri della città mani festl con le sembianze, dei parenti, chiedendo informazioni a chi ne sia in possesso. Tra l'altro si cercano i genitori di un bimbo di due anni che si trova solo, lievemente contuso, in un ospedale cittadino. u. p.

Luoghi citati: Ankara, Germania, Monaco, Turchia