Accusato di truffa e falso l'uomo che avvelenò per errore 6 familiari

Accusato di truffa e falso l'uomo che avvelenò per errore 6 familiari Accusato di truffa e falso l'uomo che avvelenò per errore 6 familiari E' il dott. Alfredo De Giorgis -1 suoi congiunti morirono per il « pollo alla stricnina» - Il magistrato chiede che sia processato anche per appropriazione indebita (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 1 febbraio. Il sostituto procuratore della Repubblica dott. Nepi ha chiesto il rinvio a "giudizio del dott. Alfredo De Giorgis di 51 anno, nativo di San Salvatore Monferrato e residente a Vigevano, accusato di appropriazione Indebita, falso in cambiali e concorso in truffa. Per quest'ultima Imputazione chiede 'anche l'incriminazione del cinquantenne Pietro Buffa, da Cassine. Alfredo De Giorgis, tre volte laureato, sedici anni addietro fu il protagonista del « dramma della stricnina ». Deciso a laurearsi anche in medicina (possedeva già la laurea in farmacia) il De Giorgis aveva installato nella cascina « Clorio » di San Salvatore Monferrato un laboratorio per i suoi studi di tossicologia. Durante una delle prove che effettuava, somministrò come antidoto ad un pollo stricnina anziché cloralio idrato. L'involontario scambio di boccette provocò una tragedia nella quale morirono sei suoi congiunti. Il 25 settembre 1946, durante il pranzo, il pollo servito all'esperimento venne consumato da tutti 1 parenti del De Giorgis: la moglie, l'unico figlio Romano di 10 anni, il padre, la madre, la sorella ed una nipotino. Poche ore dopo i sei cessavano di vivere per avvelenamento. L'unico a salvarsi dalla strage fu l'involontario avvelenatore: egli non aveva mangiato pollo. Rinviato a giudizio per omicidio colposo pluriaggravato, Alfredo De Giorgis comparve al Tribunale di Alessandria il 13 aprile 1949. Venne condannato a 8 anni di reclusione, pena che in appello fu ridotta a 6 anni. Il 22 dicembre '58, avendo beneficiato di un provvedimento di clemenza, fu rimesso in libertà. Il 12 giugno 1955 il De Giorgis sposava una signorina di Vigevano, dalla quale ha avuto un figlio,- Giorgio. Per lui ricominciarono le disavventure giudiziarie. Il 17 dicembre 1957, alla guida della propria auto, investi e uccise in Lomellina un ragazzo di 13 anni. Nel frattempo 11 laureato era stato assunto come consulente della società < Metalf usione ». Nel 1957, nell'azienda, emersero presunte irregolarità e contro il De Giorgis venne presentata una denuncia per appropriazione indebita. Il 25 novembre '59 fu arrestato sotto l'accusa di truffa ai danni del rappresentante alessandrino Stefano Pedemonte. Da questi si sarebbe fatto scontare quattro cambiali per 250 mila lire senza restituire il denaro. Ora il P. M. chiede che il De Giorgis venga imputato di appropriazione indebita per un milione di lire (somma della quale era In possesso quale consulente,, della « Metalf usione »), di falso in cambiali e di truffa in concorso col suo collaboratore Pietro Bufsuo collaboratore Pietro Buffa. f. m.

Luoghi citati: Alessandria, Cassine, San Salvatore Monferrato, Vigevano