"Rienzi,, di Wagner all'Auditorium

"Rienzi,, di Wagner all'Auditorium Rara esecuzione di un'opera giovanile "Rienzi,, di Wagner all'Auditorium Le rappresentazioni del Rienzi sono ormai rarissime dovunque, ancho in Germania. Qualcuna avverrà quest'anno, ricorrendo 11 centocinquantesimo della nascita dell'autore, e sarà, verlsimilmente accompagnata, com'è usanza nelle commemorazioni, dall'esecuzione di altre obbliate composizioni. L'ascoltatore di media cultura non ne trarrà un piacere assoluto, perché I giovanili saggi di Riccardo Wagner son mediocri; gli ascoltatori I còlti e riflessivi Invece coglle ranno l'occasione per notare il I divenire artistico ed estetico di o e a ù . i e lui, dalla pochezza dell'Intensità creativa alla massima potenza dell'espressione molteplice, dall'adesione a molte consuetudini del suo tempo alla suprema Indipendenza e proprietà. S'è detto: rappresentazione del Ricnei, cioè totale attuazione dell'opera. Altra cosa è l'esecuzione soltanto della partitura, abolito, come iersera, il contributo visivo. Il cantante non è più attore in un ambiente. Lo spettatore è ridotto ascoltatore; l'ignaro resta privo d'uno degli clementi dell'opera d'arte: e perfino chi s'è comunque preparato a intendere/e percepire e gustare, tribola richiamando nella memoria di momento In momento l'immagine fugace delle azioni sceniche: ora l Nobili rapiscono Irene, ora le schiere dei Colonna e degli Orsini si scontrano, ora si attenta alla vita di Ricnzi, ora nella festa popolare si svolge la pantomima, ora si balla la pirrlca, ecco 11 Tribuno arringa la plebe, ecco l'assalto al Campidoglio, l'incendio, il crollo dell'alta mole, e Adriano Colonna che attraversa le fiamme per morire con l'amata Irene fedelmente stretta al fratello Rienzi; e cento altri gesti, avvenimenti, che il melodrammaturgo imprescindibilmente dispose, seguendo allora. 1838, la moda operistica francese, abbondante negli episodi e ncll'inscenatura. La propensione di Wagner verso la maniera del GrandOpéra è Indizio in parte d'un volontario espediente commerciale, in parte dell'Incapacità di sostituire una specie a un'altra di melodramma. A questo riguardo vengono solitamente nominati gli operisti più fortunati a Parigi nei primi decenni! dell'Ottocento, massimamente Spontini e Meyerbeer. Ma nell'inslstere su queste relazioni si trascura di notare che non la novità d'un modo di fare decide la riuscita d'un'opera d'arte, bensì l'energia d'un modo di sentire, e vale perciò II ricordo del Guglielmo Teli di Rossini, modellato alla francese e spiritualmente originale e altissimo. Nel Rienzi, appunto, la stesura ricalca 1 moduli dell'opera, ma qualcosa è diversa nella musicalità, quindi nelle forme riempite di una singolare espressione. I modi del melodizzare le cantilene spianate o frastagliate e lente o concitate, e mal fiorite vlrtuosisticam Mite, del declamare con sillabica accentuazione, dell'orchestrare un non comune impasto timbrico con opportuno intervento di alcuni lstrumentl fervidi nella canorità, per esem¬ pio 1 violoncelli, che anche nelle opere posteriori recheranno accenti Intimi e nostalgici, questi ed altri modi si distinguano da quelli di operisti contemporanei e già annosi e gloriosi. Ciò che difetta è purtroppo essenziale, l'entità drammatica musicale del personaggi. Benché non spiccatamente pregevole, li libretto da Wagner stesso redatto mostra l'aspirazione ad animare appassionatamente almeno le persone maggiori; 1 discorsi superano la contingenza etica e il presupposto « storicistico » delle azioni e delle vicende sociali. L'inesperienza del giovane non riuscì ad un analogo risultato nell'espressione, lirica propriamente musicale, Spesso oggettivo 'nell'accompagnamento diremmo realistico, materialistico, degli eventi scenici violenti, e turgido ed enfatico, di rado cantò gli stati d'animo, l'entusiasmo e la delusione del protagonista, l'amara pena di Irene combattuta tra la solidarietà col fratello e l'amore e l'odio' dell'amante nemico, la mutevolezza e la prepotenza della plebe corale. Tale, Riccardo Wagner, venticinquenne. Egli stesso, che aveva provve duto ad espungere molte pagine della smisurata partitura (la prima rapresentazione a Dresda nel '42 durò sei ore), die facoltà al Reissiger di tagliare copiosamente. La pratica teatrale prevale oggi più che mal Imperiosa, e talvolta saggia. Benché assai potata, l'opera dava Iersera a chi s'era preparato una sufficiente idea della sua sostanza. E l'esecuzione non si frappose. Wagner stesso volle scusarsi con 1 primi cantanti d'averli sfiancati. Oggi la desuetudine degli stili del primo Ottocento, non meno grave, vuol essere ovviata con lungo studio del canto ardito e della declamazione. La compagine di voci robuste, P. Miranda Ferrara, G. Galli, G. Modesti, R. Garaziotl, R. Cesari, A. Ferrini, M. Carlin, S. Malonica, V. Ma gnaghi, non si risparmiò, gui data con vigile attenzione dal maestro Arturo Basile. E tutti insieme con l'orchestra e co! coro Istruito dai maestro Ruggero Maghinl vennero applauditi, j a. d. c

Luoghi citati: Dresda, Germania, Parigi