La circolazione monetaria aumentata del 16,5% nel 1962 di Arturo Barone

La circolazione monetaria aumentata del 16,5% nel 1962 Biglietti per 3234 miliardi e monete per 105 miliardi La circolazione monetaria aumentata del 16,5% nel 1962 L'incremento è il più alto degli ultimi anni - E' dovuto in parte alle pressioni inflazionistiche, ma soprattutto allo sviluppo economico • Il rapporto con il reddito nazionale, infatti, è rimasto quasi invariato: circa il 16% (nostro servizio particolare) MRoma, 31 gennaio, In base al dati pubblicati.ieri dalla Gazzetta Ufficiale, la circolazione monetaria (biglietti di banca) ammontava al 31 dicembre 1962 a 3234 miliardi. Tenendo conto anche della cosiddetta circolazione di Stato (monete metalliche emesse sotto l'esclusiva responsabilità del Tesoro), si arriva ad un totale complessivo di quasi 3339 miliardi. Confrontando.quest'ultima cifra con quella corrispondente della fine dicembre 1961, si riscontra in un anno un aumento di 473 miliardi, pari al 16,5 per cento. E' questo un risultato che può a tutta prima sorprendere: fra il 1956 e 11 1959 l'incremento annuo non aveva mai raggiunto il 9 per cento, nel 1957 era anzi rimasto addirittura al di sotto del 5 per cento. Un primo balzo oltre quei livelli lo si era avuto nel 1960 (+10,9); un altro ancora, più forte, s'era verificato nel 1961 (+14,6). Non sarà male pertanto esaminare più da vicino le ragioni che spiegano l'espansione continua dei segni monetari circolanti. Che le pressioni inflazionistiche influiscano sulla circolazione monetarla è fatto fin troppo noto e si può ammettere che l'aumento registrato negli ultimi due anni risenta in parte anche di tale fenomeno. Si può escludere, invece, che si tratti della causa più importante. Lo conferma la ben maggiore percentuale di incremento che si registrò fra il 1938 e il 1939, ossia in un periodo in cui una aliquota importante delle risorse nazionali era assorbita da spese militari, riducendo cosi la quantità di beni disponibili sul mercato per altri impieghi. Ce lo conferma anche il fatto che il rapporto fra circolazione e reddito nazionale, mantenutosi per vari anni intorno al 14-15 per cento, ha raggiunto nel 1962 — ma probabilmente-non superato — la percentuale del 16 per cento. Conviene quindi "trovare al-... tre spiegazioni più adatte al caso nostro. La prima, e più rilevante, è il periodo di alta congiuntura che attraversiamo ormai da un triennio. Uno degì' aspetti più ovvi del « miracolo > è l'aumento di dlsponibi- Mita liquida sia delle aziende, sia dei loro lavoratori dipen denti (operai e impiegati). Non è senza significato che nel solo mese di dicembre la circolazione monetaria complessiva abbia segnato nel 1962 un Incremento di 421 miliardi. Anche negli anni passati le erogazioni per la „ « tredicesima > avevano provocato punte circolatorie imponenti: un incremento di 266 miliardi nel dicembre 1960, e di 365 miliardi nel dicembre 1961. L'aumento dei salari e degli stipendi non ' sfn ancora a spiegare tutt' : ■■. storia. Bisogna chiamare in causa il favorevole andamento della bilancia dei pagamenti che si riflette in un continuo aumento del saldo attivo della Banca d'Italia nei confronti dell'Ufficio italiano dei cambi (in dicembre è salito a 111 miliardi). Anche le riserve valutarie si mantengono ad un livello elevato: oggi si è appreso che alla-fine del '62 ammontavano alla cifra-record di 3441 milioni di dollari (2150,6 miliardi di lire), superiore — sia pure di poco — ad ogni precedente primato. Non si può infine trascurare un'altra causa del tutto occasionale: con l'introduzione della settimana corta da parte delle aziende di credito (luglio 1961), si sono verificate per due anni di seguito situazioni di calendario tali da indurre la clientela a grossi prelevamenti precauzionali per fronteggiare la chiusura delle banche anche per tre o quattro giorni di seguito. Molte aziende e moltissime famiglie, viceversa, non hanno potuto per lo stesso motivo effettuare versamenti negli ultimi giorni di dicembre: alla fine del '61 e del '62 hanno cosi operato due cause di tensione circolatoria delle quali non vi era quasi riscontro in passato. Fortunatamente si tratta di cause del tutto fittizie: chi ha dovuto prelevare più del necessario o non ha potuto depositare 1 maggiori introiti di fine anno si affretta a versare al primi di gennaio. Il tradizionale fenomeno della contrazione di circolante nel primo bimestre dovrebbe assumere nel '63 proporzioni anche maggiori dello scorso anno. Arturo Barone