Il Sindaco e la Giunta di Biella per ora rimangono in carica

Il Sindaco e la Giunta di Biella per ora rimangono in carica La crisi comunale è siala rinviata ma non risolta Il Sindaco e la Giunta di Biella per ora rimangono in carica II voto di sfiducia di ieri non obbliga l'Amministrazione a dimettersi - «Dobbiamo concludere pratiche urgenti e importanti per la città» dice il Sindaco - I due assessori liberali non hanno ancora deciso il loro atteggiamento (Dal nostro inviato speciale) Biella, 30 gennaio. Le due mozioni di sfiducia al sindaco e alla Giunta, presentate da comunisti e liberali e votate ieri notte verso le due dal Consiglio comunale, hanno acuito la crisi biellese. Hanno votato la sfiducia 20 consiglieri (comunisti, liberali, socialisti e 11 missino); hanno votato a favore del sindaco i 18 consiglieri democristiani e socialdemocratici; astenuto il monarchico Buratti, assente un consigliere liberale. n voto di sfiducia non impone al sindaco e alla Giunta di lasciare l'amministrazione della città. Soltanto la sfiducia votata nelle riunioni ordinarie per l'approvazione dei bilanci determina Infatti la decadenza dell'amministrazione, e quella di ieri era una riunione straordinaria senza bilanci all'ordine del giorno. Che cosa accadrà ora a palazzo Oropa? Abbiamo rivolto la domanda al sindaco democristiano Novellino Casalvolone, che abbiamo incontrato nell'ufficio di direzione dello stabilimento tessile a Vigliano. c Non succede niente » ci ha risposto il sindaco. «Io e la Giunta restiamo ai nostri posti salvo parere contrario del mio partito, e fra otto o dieci giorni convocherò di nuovo 11 Consiglio comunale». Il sindaco spiega che la mancanza di un'amministrazione, in questo momento-, sarebbe dannosa per Biella: « Dobbiamo concludere le pratiche relative ad opere di importanza vitale per la città. Si tratta del collegamento delle strade statali, per cui l'Anas è disposta a finanziare i lavori con 600 milioni, ma bisogna che il Consiglio comunale approvi la delibera relativa alla disponibilità del terreni; e della diga dell'Elvo che risolverà il problema del rifornimento idrico della città. Per quest'opera, il ministro ci ha convocati a Roma nella prima metà di febbraio allo scopo di definire il problema con il Consorzio della Baraggia, che ha pure presentato domanda per ottenere la concessione delle acque dell'Elvo. Ecco perché, se fossero state ritirate le mozioni dì sfiducia, avevo promesso ieri sera di dimettermi, io e la Giunta, entro il termine di 15 o 20 giorni, il tempo necessario per concludere le pratiche in corso». L'urgenza di queste pratiche, d'altronde, è ammessa da consiglieri di varia tendenza. La resistenza della Giunta al voto di sfiducia del Consi glio comunale rinvia la crisi senza risolverla, ma il sindaco pone un termine anche a que sto periodo eccezionale: « Corti' piute le pratiche urgenti, conto di presentare entro un mese o un mese e mezzo il bilancio di previsione se ci sarà una certa garanzia di approvazione da parte del Consiglio comu' naie; altrimenti io e la Giunta daremo le dimissioni ». Il sindaco ha subordinato la sua decisione al parere, del partito, perciò ci siamo rivolti al segretario della democrazia cristiana biellese, Petrini. Egli riconosce la difficoltà della si tuazìone e, per esaminarla, conta di convocare la direzione democristiana, sentendo anche il parere del gruppo consiliare. Si ritiene tuttavia che 11 proposito del sindaco, di restare alméno per un certo tempo al suo posto, sarà approvato. Delicata è la situazione dei due assessori liberali, Guido Alberto Rivetti che è pure vice-sindaco, e Francesco Agrusti. Essi sono stati privati dei loro incarichi dal sindaco Casalvolone, e ora si trovano a far parte, come assessori sen za assessorato, di una Giunta a cui loro stessi, i loro colleglli liberali e la maggioranza del Consiglio hanno votato la sfiducia. Essi potrebbero mantenere il loro posto senza partecipare a tutte le sedute di Giunta; oppure dimettersi chiarendo in una lettera i motivi della decisione. Rivetti e Agrusti devono incontrarsi in serata e, sentito il parere del partito liberale, decide ranno il loro atteggiamento. Non è escluso che ì due assessori intentino un'azione le gale contro il sindaco, ritenendo di essere stati offesi dalia revoca dei loro incari chi motivata con una < mancanza di fiducia» che potrebbe essere interpretata, dagli ignari, in un senso non politico I socialdemocratici, lo han no detto ieri sera, sono solidali con il sindaco e con la de, e il loro atteggiamento non dovrebbe serbare sorpre se. Nel quadro dello schieramento politico comunale, una parte di primo piano potreb be invece essere sostenuta dal psi. Il segretario del partito socialista, Ferraris, ci ha detto in un breve colloquio che la decisione del sindaco e della Giunta di rimanere ai loro posti era prevedibile, ma 1 socialisti speravano che non venisse confermata. Il partito ripete quanto hanno dichiarato i consiglieri, che eloft bob accatta di prestare uaCrqtgzurdIèpmLtnPCeicdzg«cqs una maggioranza di ricambio alla attuale amministrazione. Condizione prima, per trattare un accordo, è quella di liquidare il passato. « Si faccia tabula rasa — ha detto il signor Ferraris — della situazione attuale, e si garantisca un decisivo cambiamento di rotta, secondo 1 programmi dei nostro partito ». e. d.

Luoghi citati: Biella, Roma