Nuove «eccezioni» dei difensori al processo per l'attentato De Gaulle

Nuove «eccezioni» dei difensori al processo per l'attentato De Gaulle Nuove «eccezioni» dei difensori al processo per l'attentato De Gaulle il ministro delle Finanze Giscard d'Estaing, accusato di aver fatto parte dell'Oas, replica : "Non ho mai risposto ad affermazioni basse e spregevoli e non lo farò oggi" (Nostro servizio particolare) Parigi, 29 gennaio. Un'altra giornata bianca al processo per l'attentato di Petit-Clamart Nelle due udienze di oggi, come già ieri, l difensori hanno imposto "il proprio gioco con una serie dì incidenti e di cavilli procedurali che hanno bloccato il dibattimento ad un punto morto. Il processo, praticamente, non è ancora cominciato, e la serie di eccezioni della difesa non sembra vicina a finire. Questa mattina, in apertura di udienza, il presidente Gardet è tornato per qualche attimo sugli incidenti che avevano caratterizzato le ultime battute di ieri. L'avv. Isorni, che aveva attaccato duramente il ministro delle Finanze Giscard D'Estaing e che aveva dirètto i suoi strali anche contro De Gaulle («un uomo aveva detto — che ha visto da vicino l'assassinio, sia che l'abbia ordinato sia che l'abbia legittimato») è stato deplorato solennemente. Il difensore si è scusato brevemente, affermando che le sue condizioni di salute sono in questi giorni precarie e sostenendo che le sue frasi non volevano essere ingiuriose nei confronti del Capo dello Stato. Prima che la Corte si ritirasse per decìdere sulle richieste di rinvio presentate ieri dai difensori, prendevano ancora la parola l'avvocato generale Sudaka e il capofila della difesa avv. Tixier-Vignancour. Poi per la prima volta nel processo chiedeva di parlare uno degli imputati, il colonnello Basti en-Thiry: «Siamo qui — diceva — sotto la costrizione. Chiedevamo di essere giudica- ti da una giurisdizione regola- re e non da una giurisdizione d'eccezione creata dal potere. Se la Corte ai dichiarerà competente, noi risponderemo alle sue domande ma voi non potrete rendere giustizia in neme del popolo francese». Nemmeno questo tentativo bastava a influenzare 1 giudici e la Corte respingeva in blocco le richieste della Difesa, affer- mando la propria competenza. Il processo poteva allora finalmente iniziare? I difensori non erano di questo avviso. Alla ripresa' pomeridiana dell'udienza gli avvocati ripartivano all'attacco con una nuova serie dì eccezioni: alcune si riferivano alla validità della procedura seguita (l'istruttoria è nulla, ha detto Tixier-Vignancour, perché è stata condotta da un magistrato civile), le altre mettevano In causa la regolarità stessa della composizione del consesso giudicante: uno dei giudici non avrebbe infatti le qualifiche di grado richieste dal decreto di costituzione della Corte militare di giustizia. Un vero guazzabuglio giuridico, insomma, e per vedervi chiaro la Corte rinviava l'udienza a domattina. Se nell'aula di Vincennes il processo si snoda — per il momento — sul filo delle sottili argomentazioni giuridiche, gli echi della «bomba» lanciata ieri dall'avv. Isorni contro il ministro delle Finanze Giscard D'Estaing interessano gli ambienti politici. Giscard D'Estaing continua a manifestare la massima calma: «Non ho mai risposto ad affermazioni basse e spregevoli e non lo farò nemmeno oggi », ha detto. Ma da più parti si richiede una messa a punto più precisa. Del resto le accuse contro Giscard D'Estaing non sembrano destinate a restare le sole. Un foglio clandestino dello pseudo Consiglio nazionale della Resistenza di Georges Bidault, giunto oggi alle redazioni dei giornali, riporta una lettera del colonnello Bastlen-Thlry in cui vengono messe in causa, quali complici e simpatizzanti dell'Oas, altre persònalltà gollista: la lettera fa tra gli altri l nomi dei ministri Trlboulet e Missnffe e del prefetto di polizia Papon. Quanto a Giscard D'Estaing, Bastien-Thiry ribadisce le accuse di Isorni affermando che il' ministro delle Finanze trasmetteva all'Oas 1 resoconti del Consigli del ministri • altre informazioni, nel¬ la speranza di diventare capo del governo una volta liquidato De Gaulle. I congiurati, afferma ancora l'organizzatore del complotto di Petlt-Clamart, hanno agito sulla base di « informazioni provenienti direttamente dall'Eliseo». Bastien-Thiry annuncia anche la prossima pubblicazione di un libro del capitano Ferrandi, l'ex-aiutante di campo di Salan, che porterà nuove e «sensazionali» rivelazioni sulla rete di complicità che l'Oas sì era procurata negli stessi ambienti I. m. gollisti

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