Si discute al comune di Biella la crisi causata dai due assessori

Si discute al comune di Biella la crisi causata dai due assessori Si discute al comune di Biella la crisi causata dai due assessori Il sindaco democristiano aveva privato dell'incarico i due assessori del pli, accusandoli di aver fatto dichiarazioni contro l'amministrazione comunale • Ieri i consiglieri liberali, comunisti, socialisti hanno chiesto le dimissioni di tutta la giunta (Dal nostro corrispondente) Biella, 28 gennaio. Il consiglio comunale si è riunito questa sera per esaminare la particolare situazione creata dal disaccordo fra gli assessori. La Giunta municipale, com'è noto, è composta da sei democristiani, dai liberali ing. Agrusti (finanze) e Guido Alberto Rivetti (manifestazioni, sport e turismo) e da un socialdemocratico. L'aspra polemica sorta per una serie di circostanze circa due mesi fa ha profondamente divìso gli animi. £1 il sindaco Casalvolone (de) ha revocato ai 2 assessori liberali la < delegazione >, avocando a sé le mansioni che essi avevano svolto sino allora. La riunione del Consiglio è stata sollecitata dai socialisti, dai comunisti e dagli stessi liberali, che si sono riservati di decidere il loro comportamento dopo avere dibattuto nella sede più adatta la questione, che finora era rimasta sul piano politico. All'inizio della seduta consiliare il sindaco Casalvolone riferendosi alla revoca delle delegazioni ai due assessori liberali, ha dichiarato che la decisione è stata da lui presa perché le dichiarazioni pubbliche di Agrusti e Rivetti, in dissenso col pensiero della maggiorati za della giunta hanno assunto il significato di censura all'operato della stessa acumini strazione. E' venuto di conseguenza a mancare il rapporto fiduciario su cui si basava l'assegnazione degli incarichi agli assessori. Casalvolone ha presentato quindi un ampio consuntivo delle opere realizzate dall'amministrazione comunale dal dicembre 1960 ad oggi. . Ha risposto per primo Guido Rivetti (che conserva la qualifica di vice sindaco), esprimendo in termini molto duri il suo risentimento per il provvedimento di revoca. Espressioni altrettanto aspre ha avuto l'ing. Agrusti, che ha accusato il sindaco di abuso di potere, ritenendo ingiustificata e antidemocratica la revoca degli incarichi assessoriali. Rispondendo a precisa domanda di quest'ultimo, Casalvolone ha ripetuto che la sua decisione era stata determinata da ragioni esclusivamente politiche. Quando è stata dichiarata aperta la discussione, si è alzato il consigliere Alvise Mosca, capo gruppo del pli, . il quale ha presentato una mozione di sfiducia per il sindaco a nome del suo partito. Una seconda mozione di sfiducia ha presentato il consigliere Tempia per i comunisti. A nome dei socialisti il consigliere Ferraris ha mosso una serrata critica all'operato dell'intera Giunta ed ha chiesto che essa presenti le sue dimissioni. Dopo un intervento del con¬ sigliere indipendente Buratti che ha' manifestato il rischio di una gestione commissariale, il democristiano Sormano ha illustrato il parere del suo gruppo, che rappresenta la maggioranza. I de « non intendono assumersi la responsabilità di creare un vuoto di amministrazione che nessuno può prevedere quanto possa durare: ritengono invece che sia utile mantenere in vita una giunta di minoranza puramente amministrativa >. La seduta è stata sospesa perché si era fatto tardi. p, m.

Persone citate: Agrusti, Alberto Rivetti, Alvise Mosca, Casalvolone, Ferraris, Sormano, Tempia

Luoghi citati: Biella, Casalvolone