La Bulgaria elimina il Portogallo a Roma con un goal a 4 minuti dal termine: 1 a 0

La Bulgaria elimina il Portogallo a Roma con un goal a 4 minuti dal termine: 1 a 0 Dominato dal freddo lo spareggio per la Coppa delle Nazioni La Bulgaria elimina il Portogallo a Roma con un goal a 4 minuti dal termine: 1 a 0 Più fortuna che merito nella rete decisiva del centravanti Asparouchov - Cinquemila spettatori (Dal nostro inviato speciale) Roma, 23 gennaio. Il vero protagonista dell'incontro di spareggio fra Bulgaria e Portogallo, per le eliminatorie della Coppa delle Nazioni, è stato il freddo. Una temperatura che, a memoria d'uomo, a Roma non viene ricordata. Alcuni gradi sotto zero, piccole lastre di ghiaccio un po' dappertutto e anche sul campo, con un vento che la faceva da padrone dal primo all'ultimo minuto. La prima, la vera vittima di una tale situazione eccezionale, è stata la squadra del Portogallo. Cose simili, essi dicevano, in Portogallo non avvengono mai. Priva di Eusebio e di Hernani e di altri ancora, essa incominciò giocando controvento, tutta raggrinzita e chiusa nella propria area di rigore. Dopo una ventina dì minuti di gioco, l'undici, come se il moto lo avesse sgelato di qualche poco, prese a fare qualche cosa di buono, e domi nò senza mai essere in grado, però, di concludere. Fu quello il periodo migliore di tutto l'incontro. Poi, alla ripresa, la squadra, di nuovo intirizzita, calò nuovamente di tono e non combinò più nulla di buono. Da notare, come cu riosità, che il portiere del Portogallo, Costa Pereira, scese in campo coi calzoni della tuta, « per non morire dal freddo », disse lui, e giocò in tale tenuta eccezionale per tutta la partita. Nulla di speciale nemmeno nell'undici bulgaro. Più prestante fisicamente, e più robusto, esso dimostrò puramente minore sorpresa e maggior senso di adattamento di fronte alla temperatura gelida, e resse con una certa vigoria fino al termine. L'incontro non ha detto assolutamente nulla di interes1 sante o comunque d'importan¬ tsdcpptcnqgvs te per ottantacinque dei novanta minuti di gioco. Le due difese sono state senz'altro in grado di tenere a freno i due attacchi, e, cosa notevole, i due portieri non hanno avuto da parare nessun tiro pericoloso: tutto il loro lavoro ha avuto carattere di semplice ed ordinaria amministrazione. Nessuna emozione fino a quattro minuti dal termine, e gli spettatori neutrali già avevano a quel momento in corpo un gran timore di doversene stare al gelo per un'ulteriore mezz'ora, per i due tempi supplementari cioè, quando, al 41', l'ala destra dei bulgari riusciva a farsi luce. Una azione, comunque, che non pareva avere nessun carattere di rilievo. L'ala destra centrava a mezz'altezza, uno dei terzini portoghesi mancava il rimando, la palla andava a cadere al centro della confusione improvvisamente creatasi nella difesa, picchiava sul corpo del centravanti Asparouchov e deviava in rete, fuori dalla portata del portiere. La formazione delle due squadre è stata resa nota soltanto sul campo. Coluna è stato fin quasi al termine il solo uomo meritevole di menzione nell'undici portoghese, precisamente come da parte dei bulgari non c'è da segnalare se non l'opera del mediano sinistro Kovacev e quella della mezz'ala sinistra Iliev. Cinquemila persone sole hanno assistito all'incontro. Vittorio Pozzo Bulgaria: Jossifov; Metodiev, Voutzov; Velitchov, Dimitrov, Kovacev;. Diev, Abadijev, Asparouchov, Iliev, Debarski. Portogallo: Costa Pereira; Festa, Raoul; Cruz, Coluna, Paula; Simoes, Santana, Torres Rocha, Serafin, Arbitro: Adami (Italia).