"14 luglio,, di René Clair

"14 luglio,, di René Clair Cronaca, televisiva, "14 luglio,, di René Clair Dedicato ai censori di tutto il mondo: nel 1933, la censura belga respingeva all'unanimità < 14 luglio > di René Clair, che il secondo canale trasmetterà stasera per il ciclo sul regista francese, sostenendo che il film conteneva « ripetuti tentativi di furto, borseggi, óoncubinaggio, ricettazione ». Il tempo ha fatto giustizia di siffatti giudizi e « 14 luglio* Co «Per le vie di Parigi » come s'intitolava la prima edizione italiana) è, rimasto tra le opere più fresche, e più innocenti di Clair, anche se non tra le sue maggiori. Girato nel 1932, il film costituì infatti una sorta di vacanza nel lavoro del regista dopo l'impegno del « Milione » e di a A noi la libertà» che abbiamo rivisto nelle scorse settimane. E costituì anche un ritorno per così dire alle origini, a < Sotto i tetti di Parigi » con cui Clair aveva esordito nel parlato e, nello stesso tempo, si era tuffato nel piccolo mondo della « banlieue » parigina. Du trama di « 14 luglio » d assai semplice e s'impernia sull'idillio tra la giovane figlia di una fioraia l'Annabella, quella del « Milione ») ed un tassista. (Georges Rigaud); idillio invano contrastato dalla antica fiamma di lui (Pola lllery, che già compariva in < Sotto i tetti di Parigi»). Fa da cornice la Parigi popolaresca e gaia della festa nazionale francese quando tutti si riversano per le strade e sino all'alba ballano in una gioiosa baraonda. Come è stato acutamente osservato — ed è forse una delle ragioni per cui il film è meno riuscito di altri non-, ostante l'humour vi sia profuso a piene mani — manca in « lì, luglio » il tema fondamentale di Clair, quello dell'amicizia, sul quale si reggono film come < Il milione » e «A noi la libertà» per giungere al « Silenzio è d'oro » e al recente < Quartiere dei lillà ». Ma sono rilievi di poco conto — come quello secondo il quale il film sarebbe da annoverare tra quelli « commerciali » di Clair — e che non dovrebbero offuscare il divertimento del telespettatore. * * Sul Programma Nazionale l'originale televisivo < Un alibi per me » di Turrini che potrebbe però essere sostituito dalla ripresa della partita di calcio Portogallo-Bulgaria. Quindi un concerto di musica leggera di Giampiero Boneschi e la prima puntata di fieri», cronache del nostro tempo dedicate, per questa volta, a Piccard e ai sito batiscafo. * * Di Rosso di San Secondo, un nostro autore spesso citato e lodato ma assai poco ''rappresentato nei nostri teatri, soltanto la radio, e ora anche la tv, si occupano con encomiabile impegno. Ieri sera ti Secondo Canale ha trasmesso un atto unico, che risale al 1936, dimostratosi particolarmente adatto al piccolo schermo. « L'ammiraglio dell'oceano e delle anime » ricostruiva, tra storia e mito, quella notte del i.',9Z, a..bordo della caravella « Santa Maria », che precedette il fatidico grido di « Terra, terra » in cui s'immagina che Cristoforo Colombo risolvesse difficili problemi non solo della navigazione ma anche delle coscienze. Il regista Franco Bettetini, aiutandolo la persuasiva maschera del protagonista Enzo Taraselo, ha condotto la rappresentazione in un sapiente gioco di luci e di ombre nel quale i primi piani hanno avuto un'efficacia risolutiva. Non era una commedia facile, ma la sua brevità unita alla chiarezza del testo, l'avrà resa accettabile anche ai telespettatori più impazienti. * * Positive anche le trasmissioni del Primo Canale dove il film < Telefonata a tre mogli » di Negulesco presentava parecchi motivi d'interesse e apparteneva indubbiamente alla categoria di quei film che, senza essere capolavori, consentono di non considerare sciupata la serata trascorsa davanti al televisore, vice M

Persone citate: Cristoforo Colombo, Enzo Taraselo, Franco Bettetini, Georges Rigaud, Giampiero Boneschi, Piccard, René Clair, Turrini

Luoghi citati: Bulgaria, Negulesco, Parigi, Pola, Portogallo