Violenta reazione a Bonn di Massimo Conti
Violenta reazione a Bonn Violenta reazione a Bonn Il vice-cancelliere Erhard dichiara: « E' inconcepibile Dna politica europea senza l'Inghilterra» -1 liberali e gran parte della de ostili all'« asse » franco-tedesco (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 gennaio. Un primo gesto di ribellione foriero di imprevedibili sviluppi ha accolto stasera a Bonn l'annuncio della firma degli accòrdi dell'* asse > franco-tedesco: il vice-cancelliere e ministro per l'economia Erhard ha convocato il leader dei liberali, Erich Mende, per discutere la grave situazione determinata dall'insuccesso dei negoziati di Bruxelles e dalla nuova alleanza fra Bonn e Parigi. Alla fine dell'incontro, durato un'ora, Erhard e Mende hanno pubblicato una comune dichiarazione che definisce «inconcepibile una politica europea senza la cooperazione della Gran Bretagna ». L'iniziativa di Erhard, che negli ambienti vicini al governo viene definita una «pugnalata alla schiena di Adenauer », fa presagire le difficoltà cui si espone il vecchio statista al suo ritorno in patria, previsto per domani sera. Il gesto di Erhard può apparire tanto più grave in quanto egli si è già rifiutato di accompagnare il Cancelliere a Parigi. Esso costituisce poi un segno dell'accresciuta forza dello - stesso Erhard in seno al partito di maggioranza, che si è già pronunciato con larghezza di consensi per la sua successione alla Cancelleria. La de tedesca appare sem¬ pre più chiaramente ostile all'*, asse » Bonn-Parigi. E' di stasera la notizia che si è svolta a Bonn una riunione di parlamentari tedeschi e britannici, conclusasi con l'approvazione di una risoluzione in favore della partecipazione inglese al Mec. Il comunicato dell'incontro afferma che < gii ospiti inglesi sono rimasti fortemente impressionati dall'indignazione prodotta in Germania dall'esito negativo dei contatti di Bruxelles». Seguono le firme di deputati dei tre partiti tedeschi, compreso l'influente capo . democristiano Blumenfeld, un armatore di Amburgo. Le ripercussioni alle iniziative di Adenauer e di De Gaulle saranno immediate: il partito socialdemocratico ha chiesto che Adenauer subito dopo il suo ritorno da Parigi informi dei risultati del viaggio la Commissione di politica estera del Bundestag. La Commissione ha già preso contatto con Schroeder a Parigi. Gli impegni assunti da Adenauer sono andati infatti al di là delle più audaci previsioni. Ha colpito, tra le tante, la notizia dello stretto coordinamento franco-tedesco anche in seno agli organismi internazionali. Esso sembra destinato a sopprimere ogni parvenza di autonomia e di libera iniziativa dei rappresentanti tedeschi a Bruxel¬ lLBabrdGrtdBsftSrc«tf les, da Hallstein a Schroeder. La ripresa dei negoziati di Bruxelles può presentare cosi maggiori difficoltà. Anche le proposte di «compromesso» attribuite ad" Adenauer per la seconda fase delle trattative sono state accolte qui con marcato scetticismo. Nei suo commento di domani la Frankfurter Allgemeine avanza' al riguardo forti dubbi: « In teoria — scrive l'autorevole quotidiano — la porta dell'Europa resta aperta per la Gran Bretagna. In pratica però questo interrogativo non ha trovato risposta con il viaggio di Adenauer a Parigi*. In questi giorni i leaders di Bonn hanno ampiamente illustrato i contraccolpi all'* asse > franco-tedesco, sul piano politico, militare ed economico. Senza contare 1 pericoli di un risorgente spirito nazionalistico connessi 'ad una ritrovata «coscienza missionaria» dei tedeschi. Si possono comprendere meglio i ' timori del capi responsabili di -Bonn quando si sente ripetere che nessuno fórse, a parte 1 due statisti, è in grado oggi di valutare appieno la portata dei nuovi accordi: Adenauer e De Gaulle hanno parlato a quattr'occhi nella seduta più impegnativa. Gli Intenti più riposti non figurano di certo nei documenti ufficiali pubblicati oggi. Massimo Conti
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