I fondisti azzurri dello sci sono ormai all'altezza dei nordici
I fondisti azzurri dello sci sono ormai all'altezza dei nordici I fondisti azzurri dello sci sono ormai all'altezza dei nordici A Le Brassus (in Svizzera) hanno dominato, dopo aver disputato buone gare in Svezia - Meno brillante la situazione dei discesisti, inferiori agli austriaci ed ai francesi - In Austria ieri successo di Traudì Hecker - Quarta l'italiana Pia Riva Le prime manifestazioni internazionali sono state archiviate. Grlndelwald, Wengen e Le Brassus non sono ormai che un ricordo. Ieri, a Schruuns, l'austriaca Traudì Hecker, ha vinto la prova di discesa, gara conclusiva della riunione internazionale femminile. Un'altra austriaca Erika Netzer è stata seconda aggiudicandosi la combinata. L'italiana Pia Riva è risultata quarta nella discesa. L'attenzione degli ambienti sciistici si sta ora polarizzando sul prossimo «weekend » che è dominato dallo Hahnenkamm, la grandiosa rassegna del discesismo maschile mondiale in programma sabato e domenica a Kitzbuhel. Le fasi principali di questa competizione saranno teletrasmesse in Eurovisione. In Italia la trasmissione andrà in onda domenica, in occasione dello slalom speciale, durante il «pomeriggio sportivo» (inizio alle ore 16). In Italia frattanto gli appassionati commentano con entusiasmo i successi ottenuti dal fondisti mentre stanno facendo il processo al discesisti e alle discesiste. Effettivamente alle vittorie realizzate a Le Brassus da De Dorigo e dai suoi compagni, hanno fatto riscontro le prove tutt'altro che confortevoli di Grlndelwald di Wengen ed anche di Schruuns (eccettuato forse il quarto posto ottenuto ieri da Pia Riva). I fondisti stanno raccogliendo 1 frutti di anni di silenziosa ed umile preparazione. Dopo aver conquistato lentamente il primato centro-europeo, oggi gli specialisti azzurri lottano alla pari con i maestri scandinavi. In Svezia sono riusciti a battere campioni mondiali ed olimpionici e recentemente a Le Brassus hanno fornito l'ennesima prova del loro impressionanti progressi affermandosi sia nell'individuale sia nella staffetta sia nella gara riservata al juniores. Le dolenti note provengono dall'altro fronte, quello del discesismo. Sono bastate le prime manifestazioni per far chiaramente intendere che la decisione di dividere la squadra nazionale maschile in tre tronconi presta il fianco a troppe critiche. I discesisti italiani non hanno tanto bisogno di allenarsi quanto di gareggiare al fianco degli austriaci, del francesi, dei tedeschi e degli svizzeri che ci sono indiscutibilmente superiori. A Wengen Alberti e Pedroncelli avevano rotto 11 ghiaccio. Purtroppo Alberti si è infortunato a Cortina in allenamento e dovrà stare per un palo di settimane a riposo. A Kitzbuhel, invece, toccherà dunque a Millanti, Senoner e a De Nicolò. La rotazione, non serve certo a favorire il rendimento dei discesisti italiani." I risultati di Wengen (gare maschili) e quelli di Grlndelwald e di Schruuns (gare femminili) sono noti a tutti. Siamo giunti al punto di gioire per un sesto o un quarto posto. Viviamo nel ricordo delle imprese dei Colò e dei Sertorelli, dei Chierroni e dei Lacedelll, delle Seghi e delle Marchelli. Viviamo di rendita, insomma. Frattanto i francesi lanciano un nuovo Btlle, quello «a razzo» che è una edizione riveduta e corretta dello stile «a uovo»; gli austriaci hanno perfezionato la loro tecnica; i tedeschi e gli svizzeri sono migliorati. Soltanto gli italiani sono ancorati ai loro limiti. Giorgio Bellani Il russo Valéry Brumel, che con m. 2,27 detiene il record mondiale di salto in alto, si è fidanzato con la famosa e giovane ginnasta Marina Larianova (Telef.)
Persone citate: Brumel, De Dorigo, De Nicolò, Erika Netzer, Giorgio Bellani, Hecker, Marchelli, Pia Riva, Senoner
Luoghi citati: Austria, Italia, Kitzbuhel, Svezia, Svizzera, Wengen Alberti
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