Il ricorso francese per i frigoriferi italiani

Il ricorso francese per i frigoriferi italiani Parigi chiede l'intervento del Meo Il ricorso francese per i frigoriferi italiani Un passo analogo era stato respinto nel settembre scorso - Questa volta non è improbabile che le importazioni siano limitate - Le ripercussioni sulla nostra industria (Nostro servizio particolare) ■■■ Bruxelles. 11 gennaio. (g. gi.) Parigi ha chiesto alla Commissione della Comunità economica europea di adottare misure di salvaguardia contro la forte importazione in Fran eia di frigoriferi italiani. La domanda è basata sull'articolo 226 del Trattato, secondo il quale « durante 11 periodo transitorio (e cioè fino al 1970) in caso di difficoltà gravi in un settore dell'attività economica e che siano suscettibili di protrarsi, come anche in caso di difficoltà che possano determinare gravi perturbazioni In una situazione economica regionale, uno Stato membro può domandare di essere autorizzato ad adottare misure di salvaguardia che consentano di ristabilire la situazione e di adattare il. settore interessato alla economia del Mercato comune >. Lio stesso articolo, al paragrafo 2°, specifica che non è lo Stato Importatore ma ' la Commissione della Comunità a stabilire le eventuali misure (dazi, contingenti, eccetera) le quali devono in ogni caso, sia come entità che come durata, apportare il minimo possibile di deroga alle norme del Trattato. Già nel settembre scorso la Francia aveva chiesto alla Commissione di investigare sulla concorrenza tra 1 due Paesi accusando la produzione italiana in questo settore di avvantaggiarsi scorrettamente con rimborsi all'esportazione e con salari anormalmente bassi. La rappresentanza italiana aveva replicato che 1 nostri prezzi favorevoli sono possibili grazie, soprattutto, all'elevata razionalità e modernità degli impianti. Ora, dopo il nuovo passo di Parigi, la Commissione, che ha già dedicato una seduta all'esame della vertenza, prenderà probabilmente una decisione 'nel corso della prossima settimana. Nonostante l'assoluto riserbo degli ambienti responsabili del Mec, non è improbabile che la domanda francese venga accolta, con la concessione di una qualche formula di salvaguardia valida' per una durata di « qualche mese ».

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