A Casale si temono gravi ripercussioni
A Casale si temono gravi ripercussioni A Casale si temono gravi ripercussioni (Nostro servizio particolare) Casale, 11 gennaio. La «battaglia dei frigoriferi! sferrata dall'industria francese contro la produzione italiana è seguita con una certa apprensione a Casale, dove due grandi stabilimenti e parecchi altri minori producono 11 SO per cento delle celle frigorifere («containers») fabbricate in Italia, per un valore di due miliardi e mezzo di lire, e danno lavoro a un migliaio di operai. Una grossa percentuale della produzione viene esportata in F mela, e se la vendita oltr'Alpe dovesse cessare o contrarsi, a Casale se ne avrebbero gravi conseguenze, non escluso il probabile ' licenziamento di operai. La progressiva applicazione delle norme stabilite dal Mercato comune europeo ha portato le nostre apparecchiature frigorifere a diretta concorrenza con quelle francesi e in pochi anni la produzione Italiana si è affermata. Quasi 200 mila frigoriferi, un quinto del fabbisogno, sono forniti dalla nostra industria alla Francia. A Casale non si ' fabbricano frigoriferi domestici, ma soltanto apparecchiature industriali, banchi frigo per gelati, per la conservazione di bibite e prodotti surgelati, automezzi attrezzati a frigo, eccetera; mentre il settore elettrodomestico è rifornito da altre aziende di cui alcune, molto Importanti, hanno sede a Orbassano, Pordenone, Torino e In altre città. La vertenza relativa all' esportazione riguarda perciò tutto il settore dell'industria italiana del freddo, anche se a Casale — dove l'economìa locale si basa su tre grandi pilastri: la produzione del cemento (2500 dipendenti), del frigoriferi (1000 dipendenti), e delle rotative per ì rotocalchi (800 dipendenti) — è più sentita. In Francia si afferma che 1 produttori italiani fruiscono di vantaggi per il minor costo della mano d'opera e per i « ristorni >, ossia per i rimborsi parziali di dazi e Ige che premiano le esportazioni e possono perciò praticare prezzi, di concorrenza. I no stri industriali ribattono che i rimborsi di dazi corrisposti all'atto dell'importazione delle materie prime, diminuiscono man mano che diminuiscono l dazi doganali secondo gli scatti previsti dal Mercato eu ropeo, e che le fabbriche ita.' liane praticano prezzi convenienti perché hanno saputo organizzarsi su basi più moderne e produttive. cNoi riconosciamo ai frigo ristì francesi — ci ha detto un esperto casal ese — una eccellente preparazione teorica, ma essi sono meno bravi nell'applicazione pratica, nella scelta dei materiali e nei moderni sistemi di lavorazione » Il governo francese chiese che 1* Commissione del Mer- cato comune svolgesse una indagine sulle condizioni concorrenziali del mercato dei frigoriferi nei vari Paesi, ma le delegazioni di Inchiesta non poterono, che constatare l'efficace organizzazione degli stabilimenti italiani Da Parigi si pensò pure di frenare le importaz'onl italiane esigendo cèrti requisiti nelle parti elettriche e meccaniche del frigoriferi che avrebbero impósto sensibili modificazioni,' nelle catene di lavorazione, ma questo provvedimento non è stato attuato. Si insiste, invece, per. ottenere l'applicazione delle misure di salvaguardia previste dal trattato di Roma nei casi di grave difficoltà economica, per cui il governo fiancese sarebbe autorizzato a disporre una protezione doganale o un contingentamento dell'importazione italiana. L'applicazione della clausola di salvaguardia, che da tempo pende come una minaccia sulla nostra industria del freddo, è ora all'esame della Commissione del Mercato comune europeo e sembra che possa essere autorizzata, anche perché le preoccupazioni francesi per l'importazione dei nostri frigoriferi sarebbero condivise dalla Germania. Il provvedimento richiesto potrebbe concretarsi in un contingentamento, cioè In un divieto o una limitazione di importazióne della durata di sei mesi. Le conseguenze sarebbero sensibili per l'Industria del freddo italiana, e particolarmente gravi nei centri come Casale, Pordenone, Orbassano, dove le fabbriche di frigoriferi costituiscono un settore di vitale Importanza nel limitato quadro della economia looale. e.
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