Un progetto per ricostruire Cigliè il piccolo paese che è sprofondato
Un progetto per ricostruire Cigliè il piccolo paese che è sprofondato Un progetto per ricostruire Cigliè il piccolo paese che è sprofondato Sarà presentato al governo dalla prefettura di Cuneo - Primo stanziamento di ventidue milioni per soccorrere i senzatetto - Sopraluogo delie autorità nella zona dove si è aperta una voragine (Nostro servizio particolare) Cigliò, 11 gennaio. L'agonia di Cigliè, il paesello della Langa monregalese che un inesplicabile fenomeno tellurico sta sbriciolando, procede inesorabile. Per alcuni minuti ieri si è temuto che l'intero abitato finisse inghiottito dalla gigantesca voragine. Lo scuotimento è stato intenso e reiterato, anche a trecento metri di distanza dall'epicentro. All'interno delle case rimaste in piedi perché situate sul versante non ancora direttamente minacciato, si è avuta l'impressione di un abbassamento progressivo dei pavimenti. Molte persone si sono precipitate urlando in Istrada. A ventiquattro ore di distanza fortunatamente la situazione non è peggiorata, sebbene nelle abitazioni attigue a quelle crollate, e già sgombrate a scopo precauzionale, stamane 1 vigili del fuoco abbiano percepito scricchiolii. Anche se la sensazione di un immediato pericolo si è un po' attutita, non ci sono dubbi sulla sorte dello sventurato paese. Cigliè è condannato. Dipenderà soltanto dalla buona volontà degli uomini di governo impedire che sparisca totalmente dalla carta geografica. In mattinata è stato portato a termine lo sgombero delle case dichiarate pericolanti. Dieci famiglie, trentun persone, avevano già abbandonato le loro abitazioni ieri sera. Altre trentasei persone sono state evacuate in giornata. Dal 1961 a tutt'oggi sono cosi ventinove le famiglie di Cigliè rimaste senza tetto. Due anziane persone, Domenico Ferraro di 83 anni, e Giovanna Sciolta di 64, sono state ricoverate all'ospedale. Gli altri hanno trovato ospitalità presso la casa canonica o nei paesi vicini. Una trentina di abitanti sono stati alloggiati a spese della prefettura in alberghi di Mondovl. Domani sarà evacuato 11 mu¬ nicipio: gli uffici comunali si trasferiranno nella casa parrocchiale, situata sul fronte del paese volto a settentrione. Anche le scuole elementari, edificio di recente costruzione, saranno trasferite nei locali dell'asilo infantile: le lezioni riprenderanno lunedi prossimo. L'esodo completo degli abi tanti di Cigliè avverrà in bre ve volgere di tempo. Poco dopo le nove è giunto in paese il prefetto dott. D'Addario, accompagnato dal que store Di Vincenzo, dall'ingegnere capo del Genio Civile Lucchini e dal capitano Ficacci, del Gruppo carabinieri di Cuneo. Il prefetto ha compiuto un minuzioso sopraluogo nella zona del disastro di ieri. Ha impartito istruzioni circa le misure di sicurezza da adottare. Nel pomeriggio, sono state disposte le transenne che vietano l'accesso alla parte minacciata e tutte le porte delle abitazioni evacuate sono state inchiodate con assi. Il prefetto ha dato disposizioni per assicurare un allacciamento provvisorio alla provinciale per Niella Tanaro, attraverso i poderi dei conti Capris. In municipio, presente il sindaco Pietro Pesisino, e altri notabili, le autorità hanno discusso 1 provvedimenti più urgenti a favore del paese. La prefettura farà pressione sul governo per l'adozione dì misure radicali. Verrà chiesto un finanziamento per la costruzione di case per 1 senzatetto; lo stanziamento non dovrebbe essere inferiore al cento milioni. Si chiederà poi di prendere in considerazione 11 progetto, da tempo ventilato, di un trasferimento definitivo dell'abitato in zona sicura, con assunzione da parte dello Stato delle spese di costruzione. Stamane l'amministrazione provinciale di Cuneo ha deci so un contributo di dieci mi lioni per le necessità di Cigliè, mentre dodici milioni saranno messi a disposizione dal Prov veditorato alle opere pubbli che di Torino. n. m. Sopraluogo delle autorità a Cigliè. La collina sulla quale sorge il paese si spacca e frana travolgendo le case
Persone citate: D'addario, Di Vincenzo, Domenico Ferraro, Ficacci, Giovanna Sciolta, Lucchini, Pietro Pesisino
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