Le case per i lavoratori in discussione alla Camera

Le case per i lavoratori in discussione alla Camera Prevista una spesa di mille miliardi in diai anni Le case per i lavoratori in discussione alla Camera La gestione Ina-casa sarà soppressa e i locatari potranno riscattare gli appartamenti - La nuova legge prevede la riduzione del contributo dei lavoratori (0,35) e dei datori di lavoro (0,70) - Prestiti agli operai singoli che intendono costruirsi o acquistare un alloggio (Nostro servizio particolare) Roma, io gennaio. La Camera ha iniziato oggi la discussione del disegno di legge che sopprime la gestione Ina-Casa alla scadenza del secondo settennio (1963) e Istituisce un programma decennale (1963-1973) di costruzione di alloggi per i lavoratori. La liquidazione della gestione InaCasa, durante la quale sono stati costruiti 800 mila alloggi con un investimento di 900 miliardi, consentirà, con 11 passaggio a riscatto di molti alloggi adesso assegnati in locazione, il recupero di una parte delle somme investite, liberando poi l'ente da costosi oneri di amministrazione; . Il nuovo piano di costruzioni prevede una spesa di mille miliardi di lire, ottenuti dal contributo dello Stato che re sta al livello di quello fornito all'Ina-Casa, dai contributi dei lavoratori ridotti dallo 0,60 allo 0,35 della retribuzione percepita, dai contributi dei dato ri di lavoro nella misura dello 0,70 (invece dell'attuale 1,20) delle retribuzioni pagate. La ripartizione geografica dei fondi sarà • effettuata sulla base del fabbisogno di case, tenendo conto dell'indice di disoccupazione e dell'indice di incremento, naturale e migratorio, della popolazione. Influirà sulla ripartizione anche la massa dei contributi versati nei vari territori, ma senza intaccare la riserva del 40 per cento del totale fissata a favore delle regioni meridionali e delle isole. Il programma sarà realizzato attraverso un piano generale che asorblrà 600 miliardi plani aziendali (100 miliardi) con anticipazioni dei contributi da parte dei datori di lavoro; iniziative di cooperative alle quali saranno destinati 250 miliardi; un piano di rotazione per la concessione di prestiti a lavoratori singoli e a cooperative di lavoratori (150 miliardi). Quest'ultima forma rappresenta una delle principali innovazioni rispetto al passato. Essa permette al lavoratore di scegliersi la prò pria casa dove vuole, come vuole, con chi vuole. Alle-aw^gnazioni delie^Sél concorrono' 'dritti i lavoratóri che abbiano versato" contributi per alméno un.mese. La graduatoria di assegnazione compilata con puntéggi relativi al bisogno della casa,, con preferenza per le famiglie numerose é per quelle di nuova formazione. Si terrà anche conto dell'anzianità di lavoro nella zona dove sorgono le costruzioni e dell'anzianità di contribuzione. Per la determinazione del canoni di affitto o delle quote di riscatto sarà fissato un costo convenzionale a vano, diverso da quello effettivo. Il 30 per cento delle case costruite sarà assegnato in affitto semplice con un canone annuo pari all'1,50 per cento del costo convenzionale. L'altro 70 per cento sarà assegnato In proprietà- immediata con ipoteca legale sulla casa a garanzia del pagamento delle rate. La quota di ammortamento per le case del plano generale e dei piani aziendali sarà determinata fra un minimo del 2 per cento e un massimo del 3 per cento del costo a vano, per trent'anni. Le cooperative, per ottenere il finanziamento delle costruzioni, dovranno provvedere direttamente all'acquisto delle aree oppure anticipare un importo pari al 15 per cento del cesto di costruzione. I soci delle cooperative dovranno aver versato almeno una annualità di contributi. Nelle assegnazioni di fondi alle cooperative si provv.ederà per sorteggio tenendo presente nei successivi bandi anche dell'anzianità della domanda. Le case costruite dalle cooperative saranno riscattabili in 20 anni e la quota verrà determinata sul costo effettivo a vano. Il fondo di rotazione di 150 miliardi concederà contributi ventennali, nella misura dell'85 per cento del costo di costruzione, ai lavoratori che intendano costruire o acquistare una casa per uso di abitazione familiare oppure migliorare il loro alloggio. I prestiti saranno concessi attraverso gli istituti bancari specializzati i quali daranno la preferenza ai lavoratori che da soli o in cooperative procederanno direttamente alla costruzione. Gli istituti di credito accorderanno i prestiti tenendo conto della graduatoria e riservandosi, come garanzia, l'ipoteca legale sulla casa. La seduta odierna è stata occupata interamente dalle relazioni orali dell'on. Vittorino Colombo e dell'on. Ripamonti, ambedue democristiani. Gli interventi cominceranno domani. Nella stessa seduta la Camera ha approvato una serie di rendiconti consuntivi degli anni scorsi a partire dal '39 (fondo speciale delle Corporazioni fasciste). f. d. 1. ovdsClalascdubfl

Persone citate: Ripamonti, Vittorino Colombo

Luoghi citati: Roma