Kruscev arriva d'improvviso a Varsavia anticipando la partenza per Berlino-Est

Kruscev arriva d'improvviso a Varsavia anticipando la partenza per Berlino-Est Kruscev arriva d'improvviso a Varsavia anticipando la partenza per Berlino-Est Il congresso dei comunisti tedeschi si trasforma in «vertice» del blocco sovietico : vi parteciperanno Gomulka ed altri capi dell'Europa orientale r La Mongolia esterna (Stato cuscinetto tra Urss e Cina) condanna duramente la politica di Mao (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 gennaio. Kruscev e Podgorni, capo del partito comunista ucraino, sono arrivati in giornata a Varsavia, dove si tratterranno alcuni giorni prima di proseguire, con tutta la delegazione, sovietica, alla volta di Berlino Est, per assistere al congresso dei comunisti tedeschi. La notizia è stata annunciata all'improvviso questa sera. Radio Mosca ha comunicato anche che Gomulka dirigerà la delegazione polacca a Pankow. La vigilia del congresso di Pankow si presenta così in una luce estremamente importante. Si suppone che pure le altre delegazioni di partito dei Paesi dell'Europa orientale saranno guidate dai rispettivi primi segretari, e questo potrà trasformare il congresso germanico in un < vertice rosso >. Se le decisioni che saranno prese a Berlino potranno risultare significative per la soluzione del problema tedesco, non meno, anzi ancora più importanti, esse potranno essere per quel che riguarda la dram\matica situazione all'interno lllliiiiilil del blocco comunista. Per quanto i sovietici Si sforzino di ritardare il momento della rottura, questa sempre più chiaramente sembra essere desiderata dai cinesi. Dopo l'attacco di Pechino a Togliatti, dopo la risposta solenne della Pravda e dopo la ultimo accusa cinese, che afferma che i « re -.-isionisti » vorrebbero restaurare il capitalismo nell'Unione Sovietica, gli umori dominanti negli ambienti comunisti non russi a Mosca sono pessimistici. Quel difficile compromesso al quale sovietici cercavano ancora dcostringere i cinesi, appareormai, sempre meno realizzabile. L'ultima battuta del conflitto è segnata dalla condanna della posizione cinese pronunciata dal partito mongoloche per la delicatissima posizione geografica in cui operaevitava finora, pur appoggiando la linea, sovietica, di affrontare di petto il potente vicino asiatico. Le Izvestia di stasera pubblicano con rilievo che Zedenbaì, primo segretario del comitato centrale del partito comunista della Mongolia esterna, ha sconfessato i < dirigenti albanesi e coloro che li sostengono ». Questo è avvenuto nel corso di una conferenza ideologica, del partitoalla quale ha preso parte Iliciov, presidente della commissione ideologica del pcus. Ipartito della Mongolia, strettamente controllato da quaranta anni da quello russo, ha accettato in pieno la linea dMosca. Zedenbaì è appena ritornato a Ulan-Bator dopo avere firmato a Pechino un accordo sulla demarcazione dei confini tra Cina e Mongolia. I cinesi lo avevano accolto trionfalmente, dimostrandogli una solidarietà casiattea» che eglora, rifiuta e anzi condanna Non a caso la risoluzione votata a Ulan-Bator parla d€ nazionalismo ». Zedenbaì definisce inoltre « istigatori > gl atti di Pechino intesi a € inasprire > anziché « attenuare » Za tensione internazionale. Ha rinnovato invece lo schema della polemica aggiungendo alla lista delle censure un nuovo motivo: il dogmatismo e l'opportunismo di sinistra d'ora in poi non solo danneggeranno i partiti al potere, ma anche quelli < in lotta per il socialismo nei Paesi capitalisti». E' una difesa di Togliatti. € Simili atti rendono più difficile la lotta dei partiti comunisti nei Paesi capitalisti >. e. b.

Persone citate: Gomulka, Iliciov, Kruscev, Mao, Togliatti, Ulan