Saliti ad oltre tre milioni e mezzo gli abbonati al telefono in Italia

Saliti ad oltre tre milioni e mezzo gli abbonati al telefono in Italia Con un Incremento di 300 mila utenti nel. 1962 Saliti ad oltre tre milioni e mezzo gli abbonati al telefono in Italia Milano ai primo posto, con nna densità superiore a Londra e a Parigi - Torino quarta, dopo Firenze e Roma - Notevole sviluppo nel Sud e nei piccoli centri • In aumento anche le conversazioni interurbane (Nostro servizio particolare) Roma, 8 gennaio. Nel 1962 la telefonia italiana ha compiuto nuovi cospicui progressi. Il numero degli abbonati in tutto 11 territorio nazionale è salito a 3.645.000 (con un aumento dì circa 306 mila unità rispetto al 1961), quello degli apparecchi a 4.645.000 (+410.000 unità);. La densità telefonica — ossìa il numero degli apparecchi per 100 abitanti — risulta perciò pari a 9,1 mentre era dell'8,4 alla fine dell'agno, precedente. ,;, . Allo sviluppo dell'utenza di quasi 11 10 per cento ha fatto riscontro uno sviluppo anche superiore (+16 per cento) del traffico extraurbano: le conversazioni scambiate nei dodici mesi fra reti urbane diverse hanno sfiorato la nuova cifra primato di 489 milioni di unità contro 1 421 milioni scarsi del 1961. quasi il 60 per cento di tali conversazioni si sono svolte per teleselezione. Le principali città dell'Italia centro-settentrionale hanno consolidato la loro posizione, che appare di tutto rilievo anche in campo internazionale. Pochi sanno, ad esempio, che la densità telefonica di Milano è superiore a quella di Londra e di Parigi, mentre il gruppo che segue immediatamente Milano in graduatoria si trova al livello di Bruxelles e precede, da lontano grandi città straniere come Amburgo ed Amsterdam, come Vienna e Monaco, come Lione e Marsiglia. Questi risultati, naturalmente, non sono piovuti dal cielo: sono il frutto d'investimenti sempre più massicci (80 miliardi nel 1961 e 86 miliardi nel 1962) e di una politica che vede, e a ragione, nel diffondersi, del telefono un elemento di 'progresso civile delle popolazioni Sotto questo aspetto, va considerato con favore il notevole incremento registrato n°.l Mezzogiorno dopo il passaggio all'Irl (1957) delle due società concessionarie private, Incremento di cui è prova la tabella relativa allo sviluppo della densità telefonica per zone di concessione. La tendenza alla diffusione del telefono è pure visibile anche nel piccoli e medi centri, dove — ancora dieci anni or sono — sì pensava al servizio telefonico come ad un lusso. 'Secondo una recente indagine, l'incremento percentuale degli abbonati è in- fatti assai più forte per le reti con meno di 10 mila abbonati che per quelle con più di 10 mila Nella zona di concessione della Stipel, che comprende Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia. 11 limite fra le due categorie è rappresentato da una cittadina sui 70-80 mila abitanti come Alessandria. Orbene, nei centri della zona Stipel con popolazione Inferiore ai 70-80 mila abitanti 11 numero degli abbonati è aumentato nel 1962 di oltre il 18 per centro; nei centri più popolati l'incremento non he invece-toccato il 6 per cento. Almeno In campo telefonico si assiste dunque a quell'accorciamento delle distan ze fra Nord e Sud. e fra grandi e piccoli comuni, che è uno del maggiori obiettivi della politica di sviluppo economico equilibrato, attualmente in fase di elaborazione programmatica ar. b. Telefoni nelle principal! citta italiane (stima al 31 -12 -1962) Retl urbane Abbonatl j Apparecehl Denslta telef. MILANO .... 561.600 785.700 42,9 FIRENZE . . . 112.700 137.400 31,6 ROMA 534.800 671.200 30,9 TORINO 290 100 351.700 30.6 GENOVA ..... 186.900 228.300 30.1 TRIESTE . . . 83.500 76.400 28,2 BOLOGNA ... 96.500 118 000 25,1 VENEZIA ..... 51.400 69.700 23,2 NAPOLI .... 127.500 164.800 16,3 PALERMO .... 63.000 j 79.100 14,7