Si manterrà salda a Vercelli l'intesa fra dc, psi e psdi
Si manterrà salda a Vercelli l'intesa fra dc, psi e psdi Uopo /e polemiche sulle dimissioni del sindaco Si manterrà salda a Vercelli l'intesa fra dc, psi e psdi I tre partiti hanno deciso di proseguire nel centro-sinistra, «il più idoneo a realizzare gli interessi della città» - L'opposizione della Curia vescovile sembra meno rigida che nel passato ■ Venerdì il Consiglio discute l'elezione del nuovo sindaco (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 8 gennaio. Venerdì il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere, in seduta straordinaria, un solo argomento: le dimissioni presentate dal sindaco democristiano prof. Giorgio Berzero, per motivi di salute. Nessun dubbio che la motivazione sia veritiera, tanto che al prof. Berzero, da tempo infermo, giungono manifestazioni di solidarietà e auguri di guarigione, ma la situazione del Comune, piuttosto confusa, rende più acuta la crisi dell'amministrazione. Il Consiglio comunale è costituito da 14 consiglieri democristiani, 5 socialisti e 3 socialdemocratici che siedono sui banchi della maggioranza, e di 13 comunisti, 2 liberali, 2 monarchici e un missino che formano l'opposizione. La Giunta, presieduta dal sindaco democristiano Berzero, è costituita da 4 democristiani, 3 socialisti e 2 socialdemocratici. Lo schieramento (22 voti di maggioranza su 40) dovrebbe assicurare all'amministrazione stabilità ed efficienza, ma in realtà dal febbraio scorso, quando si è insediata la Giunta, la situazione è stata resa difficile da dissensi e contrasti. Cinque consiglieri democristiani avversavano il centrosinistra; uno di essi il cav. Innocenti, ha dato le dimissioni ed è stato sostituito da un consigliere favorevole, all'accordo. Ne rimangono quattro: l'aw. Franchino, tuttora in attesa di un giudizic dei probiviri su un provvedimento di espulsione dalla de preso nei suoi riguardi, il cav. Prella, il prof. Ventura e il notaio Quaglino, contrari all'alleanza con i socialisti Nelle riunioni consiliari l'assenza di questi consiglieri, nonché dei socialisti di sini stra e il disinteresse del rappresentante del . msi hanno messo ripetutamente In difficoltà il Consiglio comunale al momento del voto. Si ricorda, per esempio, che alcune deli berazioni sono state prese col voto o con l'astensione dei comunisti, e che il bilancio di previsione venne approvato con 15 voti contro 14 astensioni. Oggi, a tre giorni dalla riu nione consiliare, il blsettjmanale della Curia, L'Exisebiano, ha portato nuovi motivi alle discussioni con l'articolo di cui già si è dato notizia, e che conferma l'avversione al centrosinistra. Tuttavia molti ritengono che il giornale abbia attenuato la sua posizione. Dopo aver invitato a < riparare agli errori del passato >, il periodico infatti scrive: <Non si nega che i tempi richiedano amministrazioni più progredite e su basi veramente' democratiche, e siamo anche noi pienamente consapevoli delle esigenze di impostazioni ardite >. Queste parole non sono certo state scritte a caso sul giornale che si presume rispecchi le idee del vescovo mons. Imberti, e potrebbero aprire uno spiraglio di soluzione. Il capogruppo consiliare democristiano, cav. Abbiate, ci ha dichiarato: cL'atteggiamen to del giornale della Curia è coerente con quanto già detto e manifestato, ma forse c'è una visione un po' più aderente alla evoluzione della situazione politica, specialmente di quella nazionale ». Sulla crisi comunale, il cav. Abbiate, ha premesso che le dimissioni del sindaco hanno amareggiato tutti gli esponenti dei partiti che formano la coalizione e più ancora i consiglieri' che hanno collaborato col prof. Berzero. < Poiché si sa che da queste dimissioni ci saranno ambienti e partiti che trarranno motivo per porre in dubbio la validità della formula di centro-sinistra — ha soggiunto — i rappresentanti della de, del psi e del psdi si sono riuniti e hanno ribadito l'inderogabile intenzione di prose guire nell'indirizzo intrapreso, che è giudicato più idoneo per realizzare gli interessi della città >. I democristiani che non vogliono l'alleanza con i sociali sti, condividono gli argomenti esposti dal giornale della Curia, pur ammettendo che la situazione è incerta. La loro opposizione al centro-sinistra non è fatta sul piano nazionale, ma è rivolta alla soluzione locale che ritengono non giustiflcata dai risultati elettorali. Qualcuno crede di poter affermare che la popolazione vercellese è propensa all'interven to di un commissario per sbloccare la situazione. La riunione consiliare di venerdì probabilmente prenderà atto delle dimissioni del sindaco Berzero, ma la soluzione della crisi sarà rinviata a una successiva seduta, che 6arà preceduta da riunioni preparatorie dei gruppi politici. Per la successione del sindaco, nes suno intende prospettare nomi di candidati, e non sembra fa¬ cctadivpcndarLePnlgsccmdtèdnsd—ddniddQcpetchznrlqdmpdptssfLnmt cile trovare un uòmo che accetti l'incarico. Le soluzioni previste sono tre: elezione a sindaco di un assessore democristiano; il sindaco potrebbe essere scelto fra i consiglieri democristiani favorevoli al centro-sinistra; oppure non è escluso che qualche consigliere dia le dimissioni, in tal caso potrebbe succedergli un uomo nuovo attorno a cui formare una maggioranza. Ettore Doglio
Luoghi citati: Vercelli
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