A Zurigo diffusi progressi

A Zurigo diffusi progressi A Zurigo diffusi progressi Parigi sostenuta - Francoforte incerta, con qualche spunto di ripresa Zurigo, 5 gennaio. (m.) Settimana di Borsa di due sole riunioni. La prima, quella di giovedì 3 gennaio, è stata nel complesso buona, specialmente se si considera che essa veniva dopo un intervallo di ben quattro giorni. Tale Interruzione può, infatti, giustificare l'andamento irregolare dì questa prima seduta, che ha visto segnare buoni progressi dei valori industriali, ma anche qualche cedenza e una certa Irregolarità nel settore del valori finanziari. Ieri, in conformità con la tendenza sostenuta di New York del giorno .precedente, le incertezze e le Irregolarità sono scomparse ed il lavoro si è svolto In netta fase d) rialzo. Ecco i prezzi da un venerdì all'altro di alcuni titoli principali: Société de Banques Suisses da 3350 a 3395; Crédit Suisse da 3460 a 3500; Union de Banques Suisses da 3960 a 3990; Interhandels da 3040 a 3175; Saurer da 2185 a 2225; Ciba da 9425 a 9825; Lqnza da 2575 a 2640; Nestlè da 3475 a 3550; Sulzer da 4770 a 4985. Parigi, 5 gennaio. (I.) Chiusa 11 31 dicembre e il 1° gennaio, la Borsa ha iniziato l'anno e la settimana solo mercoledì. L'alterno andamento delle tre riunioni rende difficile identificare una qualsiasi tendenza. Malgrado ciò, il lavoro, sia pure molto ridotto mercoledì e glovedi, ha potuto sempre svolgersi su un fondo sostenuto. Ieri venerdì, il mercato si è fatto più attivo, con una netta prevalenza di miglioramenti di prezzo. Il nostro mercato sembra divenuto più sensibile che negli ultimi tempi ai movimenti di Wall Street e delle principali Borse europee, e questo probabilmente in seguito all'espandersi della clientela straniera che ha ripreso a fare capo alla Borsa di Parigi. Francoforte, 5 gennaio. (s.ì Inizio di anno Irrequieto. Nonostante le favorevoli previsioni sull'economia nel 1963, avanzate da ogni parte negli ultimi giorni dì dicembre e nei primi di questo mese di gennaio, la Borsa si mantiene molto riservata. Gli investitori privati continuano ad astenersi dal procedere a forti acquisti e gli operatori professionali esitano ad assumere altri e più gravosi impegni. Ma sono stati soprattutto gli ordini di vendita provenienti in misura copiosa dall'estero gli elementi principali che hanno contribuito a indebolire la quota e a deprimere un mercato già tendenzialmente incerto. irregolari, ma pure con qualche spunto di resistenza le 'prime due riunioni della settimana (lunedi 31 dicembre e mercoledì 2 gennaio), è nella terza riunione che t ribassi, per quanto contenuti, si sono estesi a tutti i settori, coinvolgendo praticamente la totalità del listino. Nell'ultima seduta della settimana, le migliori notizie provenienti da Wall Street hanno un po' rinvigorito il mercato, che però in chiusura tendeva di nuovo a cedere. * Ecco i prezzi da un venerdì all'altro di alcuni titoli più rappresentativi: Aeg da 422 V4 a 416; Brown Boverì da 590 a 598; . Daimler da 1029 a 1033; Deutsche Bank da 487 a 480; Dresdner Bank da 435 a 432; Farben Bayer da 470 a 466; Metallgesellschaft da 810 a 760; Rheinstahl da 217 a 218; Schering da 375 a 372; Siemens da 558 a 555; Volkswagen da 495 a 491.

Persone citate: Brown Boverì, Farben Bayer, Sulzer

Luoghi citati: Francoforte, New York, Parigi, Zurigo