Il cancro fa strage ad Hollywood di Antonio Barolini

Il cancro fa strage ad Hollywood QUATTRO ATTORI STRONCATI DAL MALE IN DICIOTTO GIORNI Il cancro fa strage ad Hollywood Dick Powell e Jack Carson si sono spenti, come già Charles Laughton e Thomas Mitchell, dopo mesi di sofferenze sopportate con esemplare coràggio - Powell fu il divo dei « musicals », il cineasta forse più famoso degli «anni trenta» - Quando lasciò il mondo dei film, costituì una grande compagnia di riviste per la tv - Aveva successo, era ancora giovane (58 anni), la moglie gli sorresse una mano fino all'ultimo istante: sembrò si addormentasse invece si era fermato il suo cuore (Dal nostro corrispondente) New York, 3 gennaio. Da molto tempo, a Hollywood, si è pessimisti: ma mai come negli ultimi tempi. Da quando anche il cancro sembra essersi specializzato a mietere le sue funeste vittorie proprio sugli attori più celebri e soprattutto su quelli ancora in piena attività. Gli attori sono una categoria particolarmente superstiziosa, pertanto: sarà una mera coincidenza — dicono molti di essi — ma sta il fatto ohe, negli ultimi diciotto giorni, sono morti di cancro, a Hollywood, ben quattro colossi del cinema e della televisione e due di essi son morti ieri, a yoche ore di distanza l'uno dall'altro. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiimiiiiiiimiii Non era mai accaduto niente di simile. Gli attori spirati per ultimi sono Dick Powell e Jack Carson. Gli altri due deceduti diciotto e sedici giorni fa, sono Charles Laughton e Thomas Mitchell. Fra i primi, Dick Powell era il più popolare. Morì, mentre la moglie, l'attrice June Allyson, seduta al capezzale, gli teneva una mano nella mano. In coma da due giorni, cessò improvvisamente di respirare. Miss Allyson se ne avvide per prima e, volgendosi ai familiari presenti: <Credo che Richard sia morto — disse (la Allyson non ha mai chiamato il marito con il diminutivo) — è mie- iiiiiiiiiimmiiiiiiiiiiiii iiiiiiniiiiiiiiiiiiii glio chiamare subito il medico ». Intorno al letto di Powell erano i suoi fratelli Howard, un funzionario delle ferrovie dell'Illinois, e Lutero, industriale a riposo. L'attore lascia due figli, Richard, natogli dal precedente matrimonio con Joan Blondell, • Pamela, una bambina natagli dalle nozze coli miss Allyson. Richard, che ha dodici anni, al momento della morte del padre era presso amici, vicini di casa. Powell rese nota egli stesso, nel settembre scorso, la natura della sua malattia, il male lo aveva attaccato alla gola: «io fermerò!», disse allora, con il suo abituale ottimismo. E continuò nella sua attività di presidente di una delle più prospere compagnie di riviste per televisione dell'intera America, dedicandosi soprattutto a una antologia filmata di una serie di episodi, ai quali egli partecipò come ospite di onore. Un mese dopo, però, si vide costretto a dare le dimissioni: «Sia chiaro — avverti anche allora, parlando al ristretto gruppo dei suoi azionisti — che non mi dimetto per ragioni di salute». Purtroppo, il male lo aveva attaccato anche in una vertebra dorsale e fu questo che gli dette il mortale colpo decisivo. Con la morte di Powell è venuta a mancare, sulle scene del mondo americano, una delle più tipiche figure di attori fortunati degli ultimi decenni. Nato nel 1904, in un paesello sotto le montagne, nell'Arkansas, cominciò a emergere cóme cantore nella scuola di Little Rock, dov'era andato a seguire i corsi superiori. Quindi cominciò a cantare in complessi bandistici a Louisville e a Indianapolis e richiamò l'attenzione della critica allo «Stanley Theatre» di Pittsburgh, in cui faceva il maestro di cerimonie, nella presentazione degli attori: < La prima ragazza che, allora, ho presentato — ricordava sempre Dick Powell — è stata una indiavolata ballerina di charleston, che aveva i capelli rosso fiamma e si chiamava Ginger Rogers ». Da questi primi successi a Hollywood il passo fu abbastanza facile. La sua popolarità straripò quando diede inizio ai suoi canti d'amore. Nel 1952, sazio dei trionfi del cinema, si dedicò decisa- iiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiimimimiiiiiiiiiiii mente alla televisione, formando una compagnia propria <cLe quattro stelle» (David Niven, Charles Boyer e Ida Lupino, tra gli altri). Fu un grande successo, specialmente economico. « Decidemmo subito di nominarlo nostro presidente — confidò nei giorni scorsi Niven — non appena comparve alla prima riunione degli azionisti con un grande cilindro, da perfetto, incomparabile caratteristico capitano d'affari». E tale fu anche. Egli non fu soltanto esperto come attore, come conduttore di una grande impresa televisiva, ma anche come affarista nella compravendita di immobili. Era uno dei più ricchi attori di Hollywood. Aveva comperato grandi appezzamenti di terreno nella California meridionale, quando- erano selvaggi, e li cedette a prezzi altissimi» ., « Mar'^QrofessionaVkente, ' che cosa ti consideri t » gli fu chiesto. « Un uomo d'affari, ritengo » fu la sua pronta e onesta risposta, anche se la sua facile arte fu il vero veicolo della sua fama. Diverso carattere e certo più tempra d'attore, Jack Carson. Ieri è morto all'improvviso a 52 anni. Malato da sei mesi (cancro al fegato) egli si era deciso a confidare la vera natura del male alla moglie, soltanto due settimane fa. Si mantenne in forma fino all'ultimo, sforzandosi di non perdere di peso, di nascondere la gravità della sua situazione a tutti: « E' morto come è sempre vissuto. Si è sempre rifiutato di raccontare anche ai più intimi le sue disgrazie. Sempre tenne tutto per sé, orgogliosamente », ha commentato Frank Stempel, il suo compagno di lavoro per ventotto anni. Nell'agosto scorso, destò stupore un suo improvviso svenimento sulla scena, ad Andover, nel New Jersey. Si scoprì, allora, il cancro. Ma egli fece dire e disse a tutti che si era trattato di una indisposizione intestinale: <.Io voglio divertire e far ridere, quando recito — diceva — la gente non deve essere annoiata con morbidezze sensuali e con le altre sofisticherie che oggi si tenta di portare al cielo, in Hollywood ». Pit famoso in America co- me attore comico e di vaudeville. Tuttavia, la cri à lo ha sempre stimato e onorato soprattutto come vero e serio attore. Memorabili le sue apparizioni in E' nata una stella e La gatta sul tetto che scotta. Sposò quattro volte, ebbe due figli dalla, secónda moglie, la cantante Kay St. Germaine. Due anni fa, sposò Sandra Tucker. Antonio Barolini —;— Gli attori americani Dick Powell, a sin., e Jack Carson morti ad Hollywood (Tel.)