Scarcerato il pilota bulgaro caduto con il suo Mig a Bari

Scarcerato il pilota bulgaro caduto con il suo Mig a Bari Scarcerato il pilota bulgaro caduto con il suo Mig a Bari Nella sentenza istruttoria è statò prosciolto dall'accusa di spionaggio - Il P.M. ha già presentato ricorso - Il giovane ufficiale ha ringraziato il direttore del carcere per il trattamento ricevuto iiiiiiiiimiiiiiimimimiiiiiiiiiMiiiiiiiHiiiimii (Dal nostro corrispondente) Bari, 3 gennaio. Ad un anno di distanza circa dal suo atterraggio fortunoso col « Mig 17 », il pilota bulgaro Milusk Solakov di 23 anni, che in questo periodo è stato detenuto in Italia, ha riacquistato la libertà. Come si ricorderà, Solakov fu costretto ad atterrare in territorio di Acquaviva delle Fonti, a qualche centinaio di metri in linea d'aria dalla base missilistica della Nato di Gioia del Colle, mentre sorvolava l'Italia. Gravemente ferito agli arti, fu ricoverato ed operato presso l'ospedale civile di Acquaviva delle Fonti, e quindi trasferito alle carceri giudiziarie di Bari, ove è stato detenuto sotto l'accusa di spionaggio sino alle prime ore del pomeriggio di oggi. 11 sostituto procuratore della Repubblica dott. Serrano lo aveva incriminato per spionaggio. Gli- era stato assicurato quale difensore d'ufi" '.o l'avv. Malcangi. Si attendeva di giorno in giorno l'esito della sentenza istruttoria che il giudice istruttore, consigliere Alterio, alle ore 14,10 ha consegnato alla cancelleria del Tribunale di Bari. Con essa Milusk Solakov viene prosciolto da ogni reato addebitatogli perché il fatto non sussiste. Venuto a conoscenza del proscioglimento il P.M. dott. Serrano ha presentato ricorso contro la sentenza. Alle ore 14,30, seguendo la prassi del codice di procedura penale italiana, un messo giudiziario ha consegnato al direttore delle carceri di Bari, dott. Gaeta, 11 plico sigillato contenente l'ordine di scarcerazione e la notifica del ricorso del dott. Serrano. Poco' dopo il direttore delle carceri ha chiamato Solakov nel suo ufficio di dire' zione e, dopo averlo fatto ac comodare, gli ha notificato il provvediménto. Il pilota non ha potuto fre nare le sue esclamazioni di gioia ed è rimasto vivamente emozionato. Quindi si è ripreso ed ha chiesto di avere del tempo a disposizione per radersi. Milusk Solakov ha quindi ritirato presso il magazzino deposito del carcere una valigia verde e tutti 1 suol effetti personali, firmando il relativo verbale di consegna. Scortato dal personale di sorveglianza, ha raggiunto le porte del carcere e nel pressi del cancello ha salutato gli agenti di custodia ed ha ringraziato il direttore dott. Gaeta per il trattamento avuto durante la sua detenzione. Quindi ha chiesto del medico del carcere dott. LucareHi che 10 assistette durante la sua degenza nell'infermeria, e del prof. Caiaffa che lo operò due volte agli arti. Essendo entrambi assenti, egli ha pregato di ringraziarli. Salito su una «Giulietta» della polizia, scortata da una « 1100 » carica di agenti, 11 pilota bulgaro assieme al capo dell'ufficio politico della questura di Bari dott. Sarno, è stato accompagnato in questura per gli adempimenti di rito. In questura l'ufficiale bulgaro è rimasto sino alle 20,40 e non è stato possibile avvicinarlo malgrado l'assedio dei fotografi e dei giornalisti. Alle 20,40 Solakov è uscito per essere accompagnato alla stazione ferroviaria di Bari, dove subito dopo le 23 è partito alla volta dì Roma. Solakov ha dichiarato di voler essere rimpatriato. Poiché si tratta di uno straniero privo di denaro e di passaporto, egli sarà scortato sino a Roma dove sarà consegnato al questore, il quale a sua volta provvederà a farlo scortare fino alla delegazione bulgara, con l'invito di farlo rientrare in patria. Milusk Solakov dovrebbe giungere a Roma domattina alle ore 8. Salokov è giovanissimo. Appena fuori del portone della Questura, non ha saputo sot¬ l a . o l e i a , a e trarsi ai flashes ed è rimasto perplesso, con le mani penzoloni, come per voler dire: «Ma cosa ho fatto di male?». Indossava un elegante abito marrone scuro, confezionato dai detenuti del carcere di Bari; camicia bianca, cravatta scura, a strisce. E' di statura bassa (non supera il metro e sessanta), corporatura media, ha gli occhi celesti, capigliatura folta e ricciuta, biondo. Lo abbiamo avvicinato ed il giovane'ufficiale si è dichiarato felice di poter abbracciare presto i suoi cari. Ha poi aggiunto di aver dovuto dirottare in Italia (al tempo dell'incidente) perché a corto di carburante. Gli abbiamo rivolto l'ultima domanda: — Ritornerebbe in Italia come turista? — Perché no? Volentieri —, e sorrideva, visibilmente contènto. Una stretta di mano e poi ci è stato requisito dal commissario di P. S„ che lo ha Invitato ad entrare nella macchina che doveva portarlo alla stazione. - - _ a* c. Il pilota bulgaro Solakov all'uscita dalla questura di Bari dopo esser stato rimesso in libertà (Telefoto)