I due coniugi tedeschi rifiutano di restituire i quadri del Pollaiuolo

I due coniugi tedeschi rifiutano di restituire i quadri del Pollaiuolo I due coniugi tedeschi rifiutano di restituire i quadri del Pollaiuolo La loro attribuzione è certa - Furono sottratti dai nazisti alla Galleria degli Uffizi, durante la guerra - Il loro valore va dai 120 ai 300 milioni (Nostro servizio particolare) Los Angeles, 2 gennaio. Il recupero dei due preziosi dipinti del Poliamolo rintracciati a Pasadena, presso Los Angeles, dopo anni di ricerche, non si presenta facile. I due coniugi tedeschi, ora cittadini americani, in possesso delle due opere, hanno sollevato delle difficoltà legali, e sembra non intendano cederle allo Stato italiano, che ne è il legittimo proprietario. Le due tavolette, di em. 28 per 10,. raffiguranti À<combatti-, menti di Ercole contro' l'Idra e Anteo, furono eseguite da Antonio Poliamolo nel USO per Lorenzo il Magnifico. Rimasero in possesso dei Medici per varie generazioni ed infine vennero passate alla Galleria degli Uffizi. Dal deposito del Museo furono asportate durante la guerra dal « seruieto d'arte tedesco », organo che dipendeva direttamente dal comandante delle « SS » Himmler. L'appropriazione illecita compiuta dai nazisti ai danni della Galleria fiorentina d testimoniata da documenti rinvenuti dalle au torità italiane, tra cui un prò memoria segreto redatto per lo stesso Bimmler. I due dipinti del Pollaiuolo ed altri sette capolavori finirono in Germania, nella lussuosa residenza di Goering, presso Monaco. Dopo la fine del conflitto i quadri non furono restituiti allo Stato italiano, come sarebbe stato logico, ma vennero « donati » da una certa signora Bergmann ai due coniugi Meindl che, secondo una prima versione, li accettarono quale « omaggio > per una bambina Meindl e la moglie, entrati cosi in possesso dei dipinti, non denunciarono il possesso delle opere così incautamente acquisite, benché il governo militare alleato avesse minacciato gravi sanzioni per coloro che non avessero riconsegnato opere d'arte trafugate dai nazisti. Nel 1950 Johann Meindl e la moglie emigrarono negli Stati Uniti stabilendosi a Pasadena, in California, dove si trovano tuttora, e cinque anni dopo ottennero la cittadinanza ameri cana. Poche settimane fa i due Meindl, ben sapendo che i due \quadri erano praticamente in- Johànn'l■ vendibili sul mercato, si presentarono al console italiano a Los Angeles, Tito Da Prato, e offrirono in vendita i due Pollaiuolo allo Stato italiano. Il console finse di prestarsi al gioco ed ebbe così la possibilità di vedere e fotografare i quadri con un esperto di fiducia del consolato. L'autenticità dei due dipinti è stata stabilita al di là di ogni dubbio, e confermata sulla scorta delle fotografie dalla direttrice della Galleria deBW. *a dottoressa Maria Luisa 'Bécherucci, la 'quale si frova ora a Los Angeles. I due coniugi tedesco-americani apparvero da principio disposti a cedere i quadri per una somma relativamente esigua, ma ben presto cambiarono idea, si rifiutarono di esibirli ancora, e li affidarono alla custodia di una banca di Los Angeles. I tentativi finora compiuti dai rappresentanti italiani per ottenerne il sequestro conservativo d'arte non hanno avuto successo. La missione inviata dal ministero degli Esteri di Roma è però fiduciosa di raggiungere l'obiettivo con la collaborazione delle autorità governative e giudiziarie statunitensi. I due Meindl, dietro suggerimento del loro legale, sostengono ora di aver acquistato i dipinti nel 19)5 ad un'asta di Monaco di Baviera, ma l'affermazione appare inverosimile dal momento che nessuna asta di opere d'arte trafugate poteva svolgersi in Germania a quell'epoca. I due tedescoamericani, rinunciato al tentativo di realizzare una forte somma di denaro dall'unico possibile acquirente, lo Stato italiano, hanno pertanto creato ora un duro ostacolo legale. Le due tavolette « Ercole che uccide l'Idra » e « Ercole che strozza Anteo » appartengono ad un unico pannello. Taluni esperti americani ne calcolano oggi il valore tra i 200.000 e i S00.000 dollari: da 120 a 300 milioni di lire. r. s.

Persone citate: Antonio Poliamolo, Bergmann, Goering, Himmler, Johann Meindl, Tito Da