Auto con tre ragazze che tornano da un veglione finisce contro un albero: una morta; due morenti

Auto con tre ragazze che tornano da un veglione finisce contro un albero: una morta; due morenti Serie di gravi Incidenti sulle strade Insidiate dal ghiaccio Auto con tre ragazze che tornano da un veglione finisce contro un albero: una morta; due morenti All'alba a un incrocio della Pinerolo-Saluzzo - La vittima aveva 29 anni; lavorava a Perosa Argentina - Un'altra sciagura a Stupinigi: una vettura per un sorpasso si schianta nella spalletta di un ponte • Il pilota muore~- Era"uìrgiovane che viaggiava col «foglio rosa»: la patente gH era stata ritirata (Dal nostro corrispondente) Finerolo, 1 gennaio. Una giovane donna morta, due altre in fin di vita ed un uomo gravemente ferito sono le tragiche conseguenze di un incidente stradale avvenuto nelle prime ore di stamane sulla provinciale Pinerolo-Saluzzo, nei pressi del crocevia di Barge. Quattro persone —' l'albergatore Nello Comin di 42 anni residente a Villar Perosa; Elsa Toppino di 29, operaia, abitante a Perosa Argentina; Mirella Laurenti di 25 ed Evelina Ribetto di 21, fioraia, entrambe dimoranti a Villar Perosa — erano a bordo di una < 1200 » pilotata dal Cernia. Ritornavano da Saluzzo, ove avevano trascorso la notte di Capodanno. ■ ' Erano le 6,15. Su un rettilineo completamente sgombro l'auto, che viaggiava ad elevata velocità, ha trovato un sottile strato di ghiaccio che ha fatto perdere all'autista il controllo della vettura la quale, dopo uno sbandamento, è andata a schiantarsi contro un albero, sulla sua destra. Poco dopo transitava un'altra auto. Il pilota, impossibi-' litato a prestare aiuto ai feriti, dava l'allarme ai carabinieri di Cavour che organizzavano i soccorsi. Dalla «X20O» veniva estratta per prima la Toppino. Era morta sul colpo per frattura della base eranica e sfondamento delta cas- i, l i n e n a loosa toracica. La Laurenti e la Ribetto erano in fin di vita per frattura della base cranica, fratture multiple agli artt e gravissimo stato di choc. All'ospedale Agnelli dove sono state subito trasportate, sono state ricoverate con prognosi riservatissima. Meno grave, invece, il Cornia, che lamenta la frattura della rotula della gamba sinistra e lesioni vàrie. ,— La patina di ghiaccio che sabato mattina ricopriva le strade della zona di Torino è stata causa di altri incidenti automobilistici. Il più grave è accaduto alle 9,30 sulla strada nazionale del Sestriere, fra Stupinigi e il bivio di None. Ne è rimasto vittima il tornitore Edgardo Brugnolo di 23 anni, abitante a Pinerolo in via Cravero 4, il quale si dirigeva verso Torino al volante della sua €Abarth 1000*, insieme a Maddalena e Vincenzo Quaranta, di 22 e 25 anni, la prima domiciliata a Pinerolo in via Fiume 9, il secondo a Gare' ne Riviera, fratelli della sua fidanzata. Il Brugnolo, ch'era munito di < foglio rosa » essendo stato privato della patente n causa di un incidente, ha affrontato il rettilineo che dal bivio di None porta a Stupinigi a velo cita sostenuta, ignorando che t'asfalto era coperto dal ghiaccio. A. circa 3 chilometri da Stupinigi, in regione Pratoflorito di Candiolo, egli ha sorpassato una < 2500 > che procedeva nella stessa direzione, guidata dall'industriale Gian Carlo Maule di 37 anni, dimorante a Torino in via Morghen n. 3. Subito dopo ha fatto per riportarsi a destra ed a quel punto, scivolando sul ghiaccio, l'auto è sfuggita al suo controllo. A piena velocità la vettura e andata a finire sul bordo della rotabile ed ha sradicato un paracarro. Quindi, sempre prò cedendo sul margine della strada, è andata a sbattere con violenza contro la spalletta del ponte su un canale e all'urto il Brugnolo è stato scaraventa to fuori, rimanendo ucciso sul colpo. L'« Abarth » he poi divelto un altro paracarro e infine è piombata nella cunetta laterale. Per un caso i fratelli Quaranta, rimasti sull'auto durante la sua paurosa carambola, sono usciti dall'incidente con leggere ferite. Trasportati al « Mau risiano » di Torino dal Maule, sono stati medicati e giudicati guaribili in una decina di giorni. Vincenzo Qua ranta è stato trattenuto al l'ospedale perché in stato di choc. La sorella ha potuto in vece fare ritorno a casa in giornata. — Un altro pauroso incidente provocato dal ghiaccio è avvenuto un'ora più tardi, alle 10,30, sulla strada Moncalierl Villastellone, a circa due chi lometri da quest'ultima locali fa. Dopo avere sorpassato un autocarro che procedeva verso la città, una « Belvedere » è slittata sul ghiaccio e dopo avere superato il margine de stro.dello strada è piombata nel canale denominato Rio Stellone, le cui acque sono profonde oltre un metro e mezzo. Sulla vettura vi erano il pi¬ ltdpaTQndsnmthltfhdsbddnlasisCapsmcl« lota, Gino Boero di 29 anni, autista, abito nte a Torino in Strada Larga 81, un suo amico, il panettiere Pietro Gasso di 35 anni, anche lui domiciliato a Torino in via San Massimo 39. Quando si son trovati immersi nel canale, i due hanno tentato di aprire gli sportelli. Non riuscendovi a causa della pressione dell'acqua, che intanto cominciava a penetrare nell'abitacolo, hanno spezzato i vetri e hanno così potuto abbandonare l'auto. Quindi sono saliti sul tetto della vettura e di qui, afferrandosi ad alcuni arbusti, hanno guadagnato la sponda del canale, intrisi d'acqua e semicongelati, ma senza ferite. Soccorsi da alcuni automobilisti giunti nel frattempo, i due sono stati portati a casa di un conoscente di Villastellone dal quale avevano passato la notte e più tardi, ricevuti abiti asciutti e rimessisi dallo spavento, hanno fatto ritorno in città. m. SJ. Elsa Toppino, la vittima dell'incidente a Cavour; a destra Edgardo Brugnolo, morto nei pressi di Stupinigi Un giovane operaio a Lanza Sbanda e s'uccide con l'auto mentre ritorna da una veglia Ciriè, 1 gennaio, (c.) Stamane alle 4,30, in strada di Lonzo, l'operaio Claudio Casetto di 21 anni, abitante a Lonzo in corso Matteotti 8, stava rincasando da Torino, dove si era recato a iniziare il nuovo anno in compagnia della fidanzata, 'sulla sua « 500 ». All'altezza del mimerò 200, per il fondo ghiacciato, perdeva il controllo della vettura e andava a schiantarsi contro un albero. La « 500 » veniva proiettata di nuovo verso il centro della strada dove sopraggiungeva una « 1100 » condotta da Vittorio Omo, di 24 anni, abitante a Torino in largo Cardinal Massaia 48. L'Omo, nonostante la frenata, non poteva evitare lo scontro. Il Casetta moriva mentre veniva portato al « Martini ». Il Casetto viveva con i genitori. A Lonzo era molto cono- sciuto come un buon giocatore di calcio nelle locali formazio ni. Era un ragazzo calmo, equi librato. La madre non gode buona salute; per il momento le è stata taciuta la notizia. Claudio Casetto, di Lanzo, morto nei pressi di Ciriè