Quanto spendono per la difesa le Nazioni aderenti alla Nato

Quanto spendono per la difesa le Nazioni aderenti alla Nato Quanto spendono per la difesa le Nazioni aderenti alla Nato Il ministro Andreotti ripete che gli obiettivi sono la pace, la libertà, la sicurezza - Il Consiglio Atlantico è favorevole al disarmo generale e completo (Nostro servizio particolare) Roma, 1 gennaio. Il ministro della Difesa on. Andreotti, in un articolo dal titolo «La pace è indivisibile», pubblicato dal quindicinale Concretezza, scrive: «Da alcuni anni il Consiglio dei ministri della Nato teneva la sessione di metà dicembre In un clima di sospensione psicologica a causa dì iniziative sovietiche contro il mondo libero. L'anno scorso i Paesi della Nato sembravano divisi da una differente valutazione dell'utilità e della tempestività di sondaggi e di negoziati con l'Urss. Si trovò una formula efficace, ma senza dubbio si avvertiva che il signor Kruscev era riuscito a mettere un po' di polvere negli ingranaggi dell'alleanza occidentale ». « La questione ' di Cuba ha mutato i termini delle impostazioni. La Russia ha dovuto adattare, per la prima .volta, la propria politica a mosse avversarie non previste né fronteggiablli con successo. E non si può negare che al cospetto degli amici e dei neutrali il prestigio sovietico è uscito logorato dalla' vicenda. Tanto più che le difformità Intercomuniste tra Mosca e Pechino e la reazione dei "non allineati " all'attacco cinese contro l'India hanno arrecato incrinature sensìbili negli stessi schieramenti in seno all'Onu, dove, viceversa, gli Stati americani — allarmati dalle mene di Kruscev e di Castro — si mostrano in una insolita armonia». «Questo era Io sfondo del Consiglio ministeriale del 1962 ed è stato necessario, ad evitare esagerati ottimismi, che fosse autorevolmente ricordato che la questione cubana non può ancora considerarsi chiusa. A questo proposito, se normalmente si pone l'accento sugli aspetti militari, con la persistente presenza di un forte contingente di russi a l'Avana, a noi pare che ancora più pericolose siano le scuoi* di agitatori e di sabo- tatori che Fidel Castro ha allestito per tutti i Paesi dell'America Latina». Andreotti passa poi a parlare della Nato e osserva che essa «ha potuto oggettivamente riscontrare il dinamismo dei Paesi liberi che permette loro di assicurare il progresso e di, elevare il tenore di vita proprio, insieme con quello delle nazioni sottosviluppate». Gli obiettivi della Nato sono sempre gli stessi: la pace, la libertà e la sicurezza nel rispetto del diritto. Questa dottrina pacifica non deve però incoraggiare i Paesi comunisti a confidare su inesistenti debolezze. La risoluzione finale della sessione cosi si esprime: < L'alleanza è decisa a rispondere in maniera appropriata ad ogni atto ostile che -attenti alla sicurezza e alla libertà dei Paesi alleati sottoposti a minacce e a pressioni..., e riconferma la risoluzione di difendere, e di mantenere la libertà di Berlino Ovest e del suo popolo ». « Anche se presunte, queste dichiarazioni era bene farle, perché qualche volta motivi di politica interna portano a dare della Nato delle Interpretazioni false e di comodo. L'ultima edizione delle tesi dei possibilisti, ad esempio, riguarda un presunto insanabile conflitto tra americani ed inglesi; ed è singolare che questi boriosi cercatori di zizzania andassero fino a qualche giorno avanti sentenziai do sui dissidi tra la linea franco-tedesca e quella angloamericana, con il solo risultato di seminare pericolose diffidenze verso l'Italia». « Circa la conferenza di Ginevra, il Consiglio Atlantico ha ribadito il suo favore per un disarmo generale e completo garantito da adeguato controllo internazionale. Questa globalità non significa rifiuto di un avvicinamento a tappe alla pace e alla sicurezza mondiale. Modificherà la Russia il suo atteggiamento totalmente contrario? La Nato se lo augurato convintamente ». « Intanto la pace si salva con l'equilibrio delle forze. La Russia ha annunciato il suo potenziamento ulteriore, ed necessario che i Paesi liberi non restino indietro. Per questo si è deciso di coordinare ancor meglio che nel passato i programmi militari delle singole nazioni con quelli collettivi dell'alleanza (delicato è a questo riguardo l'atteggiamento francese), e di insistere sul riparto giusto delle spese militari. Della forza atomica si è detto solo che è necessaria per permettere all'alleanza di opporre «la gamma più varia del mezzi di risposta ad ogni minaccia » e non si sono toc cati i temi difficili della for mula Nato, della formula Europa etc. Si è però detto che delle forze non atomiche bl sogna accrescere l'efficacia non è una novità». Andreotti ricorda il rapporto attuale tra reddito medio individuale in dollari e percentuale destinata alla Difesa gsptrGrPei « L'espressione di una particolare solidarietà verso i Paesi che devono conciliare le mag giorl spese militari con uno sforzo deciso verso un reddito più decoroso è stata votata da tutti, e si è cominciato col fare un piano concreto per la Grecia. Occorre — conclude il ministro — che 1 Paesi liberi continuino, forti e vigilanti, nella strada sin qui battuta. Per giovare alla pace propria e a quella internazionale. Più che mai oggi la pace è davvero indivisibile ». r. s. PAESI Reddito Piranhi dollari tua» Belgio Danimarca Francia Germania Grecia Italia Inghilterra Lussemburgo Norvegia Olanda Portogallo Turchia Canada Usa 1260 1243 1153 1236 381 621 1257 1452 1175 959 250 176 1760 3.40% 3,50% 7,40% 5,70% 5,10% 4,— 7,20% 1.60% 4,20% 5, 8,80% 6,10% 5.30% 2587 10,70%

Persone citate: Andreotti, Fidel Castro, Kruscev