La banda delle vetrine ha esteso il raggio d'azione alla provincia

La banda delle vetrine ha esteso il raggio d'azione alla provincia La banda delle vetrine ha esteso il raggio d'azione alla provincia A Cafasse colpo del cric in due gioiellerie e un furto alla parrocchia • A Torino 25 sacchi di caffè rubati a Deorsola - Svaligiati due negozi di pipe e di mercerie Continuano gli assalti dei ladri alle vetrine delle gioiellerie. La tecnica è sempre la stessa: i malviventi arrivano sul posto su un'automobile (rubata poco prima), uno di essi scende impugnando il cric, lo scaglia contro la vetrina e infila una mano nella breccia, impossessando:-! di qualche monile. Mentre il derubato accorre, il ladro è già risalito nell'auto dove il complice lo aspettava con il motore acceso. Negli ultimi giorni, l'attività dei malviventi-vandali si è spostata nel piccoli centri della provincia. Questa volta sono state prese di mira due oreficerie di Calasse: in via Roma 63 e in via Torino 7. Nel primo negozio — di cui è proprietario 11 trentasettenne Aldo Tibone — 11 col- po è stato effettuato l'altra sera, verso le 20. Di fronte alla vetrina si è fermata una t Giulietta». Uno del due occupanti è balzato a terra, ha infranto il cristallo con il cric, ha preso una manciata di orologi e anelli per circa centomila lire. Il commerciante si era assentato per pochi minuti: al ritorno, i ladri erano già scomparsi. In precedenza — nella notte sul 29 — aveva subito la stessa aorte la vetrina della gioielleria di via Torino, del trentacinquenne Carlo Caramagna. Il danno è stato maggiore. 900 mila lire costituite da anelli e catenine. Anche la chiesa parrocchiale di Cafasse è stata saccheggiata dai ladri, che hanno forzato la porta appropriandosi del contenuto delle cassette per le elemosine e di 20 mila lire che il parroco aveva lasciato, in una scrivania dell'ufficio. — Nella nostra città, un grosso furto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedi in piazza Vittorio Veneto 21, nella torrefazione del fratelli Giorgio e Franco Deorsola. Sono spariti 25 sacchi di caffè, circa 1750 chilogrammi, per un valore di due milioni. 1 malviventi hanno anche tentato di aprire la vecchia cassaforte dell'ufficio, ma hanno dovuto accontentarsi delle 10 mi¬ la lire trovate in un cassetto della scrivania. La torrefazione ha "ingresso nel cortile. Secondo il commissariato di Castello — che conduce le indagini — i ladri hanno aperto con chiavi false la serranda, richiudendola poi alle loro spalle per non dare nell'occhio Caricata la refurtiva su un camion, sono usciti dalla porta secondaria che dà in via Matteo Pescatore. — Per impadronirsi di alcune pipe, i demolitori di vetrine non hanno esitato a rompere il cristallo del chiosco di piazza Castello 52, che vende articoli per fumatori. 1 ladri hanno fatto 11 colpo alle cinque del mattino, lunedi, svignandosela con le braccia cariche di pipe e accendini. Il danno lamentato dalla proprietaria, signora Carla Bertana, si aggira sulle 500 mila lire, compreso il prezzo del cristallo. — L'altra notte è stato svaligiato dal ladri anche il negozio di mercerie della signora Rita Mariani, in Via Rlchelmy 4. Il bottino .è di mezzo milione, in indumenti. Aliai mante è la recrudescenza dei furti d'auto. Nelle ultime ventiquattr'ore. la questura ha ricevuto la denuncia della sparizione di 22 macchine. Parte di esse sono servite per compiere imprese ladresche:

Persone citate: Aldo Tibone, Carla Bertana, Carlo Caramagna, Deorsola, Franco Deorsola, Rita Mariani

Luoghi citati: Cafasse, Torino