In vacanza per Natale due milioni di parigini

In vacanza per Natale due milioni di parigini Straordinario esodo in treno e in aereo In vacanza per Natale due milioni di parigini Le mete: Costa Azzurra e campi di sci - Quelli che sono rimasti si consolano stasera con pantagruelici « cenoni » (prezzo medio 10-15 mila lire a testa) - Cinque miliardi spesi solo per giocattoli Dal nostro corrispondente Parigi, lunedì mattina. Due milioni di parigini sono già partiti, in maggioranza per la montagna o per la Costa Azzurra, in cerca di neve e sole per trascorrervi il Natale. Dalla Gare de Lyon in cinque giorni hanno preso il treno trecentomila sciatori che a quest'ora già si trovano sulle Alpi francesi, italiane, svizzere o austriache. Non ci sono più distanze infatti, grazie all'organizzazione perfetta delle ferrovie, agli aerei e alle velocità delle automobili. La compagnia Air-France ha messo" sessantamlla posti supplementari a disposizione di coloro che vogliono andare a trascorrere il Natale all'estero, o vogliono venire a Parigi, dove affluiscono da ieri i turisti provenienti dal Paesi nordici, per i quali la capitale francese è già il confine del Mezzogiorno. . Grazie alla velocità degli aerei ci saranno coloro che faranno due volte il cenone della mezzanotte di Natale: ad esempio chi parte oggi da Parigi alle 13 per recarsi al Mes sico fa il cenone di mezzanotte a bordo secondo l'ora francese, e arriverà a destinazione alle 20,25 ora locale, cioè in tempo per prepararsi al secondo cenone. A Parigi stasera non saranno soltanto gli stranieri e i turisti ad affollare i ristoranti. Chi ha figli trascorrerà in casa la sera del réveillon per preparare l'albero di Natale, ma chi non ha figli si riunisce con gli amici in una brasserie o in qualche locale tipico. I più noti di questi locali non hanno più tavoli disponibili sebbene il cenone sia rincarato rispetto all'anno scorso. Bisogna rassegnarsi a spendere da dieci a quindicimila lire a testa — escludendo i ristoranti particolarmente eleganti dove i prezzi sono molto più elevati — per un pranzo accettabile, con un vino discreto in un locale dove vi sia un po' di allegria. E chi non ha avuto la possibilità di assentarsi da Parigi può illudersi di essere partito scegliendo un ristorante greco o cinese o italiano o scandinavo o russo o spagnolo o ebreo o arabo o di una provincia gastronomica francese. Anche quest'anno riportano molto successo 1 réveillon surprise. SI parte senza sapere dove si va, con gente ignota, e più o meno lontano da Parigi. Per ventimila lire si può anche cenare in tin castello storico, poiché una ventina di proprietari, non potendo più sopportare la spesa per il riscaldamento, la servitù e di manutenzione, hanno accettato di trasformare le dimore degli avi in ristoranti di lusso per gente che vuole avere l'illusione di vivere un giorno all'epoca di Luigi XIV o di Enrico ni. I poveri non sono dimenticati. Anche i barboni avranno rt^.se«»rS*^pra»c«tia»d-<J'tta.lc nei locali dell'Esercito della Salvezza o in un convento dove i frati hanno preparato per ognuno un pasto caldo e un pacchetto contenente indumenti e prodotti alimentari. Mai ì francesi hanno speso tanto denaro per Natale. Si calcola che in questi giorni siano state vendute cinquantamila tonnellate di dolciumi, sessantacinquemila di polllame, ventimila di ostriche, settecentocinquanta di «foie gras) (a ventimila lire il chilo) e cento di tartufi. Le vendite dei giocattoli hanno raggiunto i quattrocentoventi milioni di nuovi franchi (più di cinque miliardi di lire) e il resto segue. L. Mannucci

Persone citate: L. Mannucci, Luigi Xiv, Lyon

Luoghi citati: Parigi