Altre medicine sotto inchiesta: in alcuni paesi proibita la mechizina

Altre medicine sotto inchiesta: in alcuni paesi proibita la mechizina Discussioni tra scienziati sui casi dì focomelia Altre medicine sotto inchiesta: in alcuni paesi proibita la mechizina Circa settecento bimbi minorati sono nati in Westfalia da donne che avevano ingerito pillole con talidomide - Accertati casi anche a Formosa Bruxelles, lunedi mattina. La polemica sul « Postafen », la specialità belga contro il mal di mare accusata di provocare malformazioni nelle creature in gestalzone, è entrata nel vivo con un'ampia dichiarazione della società produttrice, la «Union Chimlque Belge», nella quale si negano gli effetti nocivi della meclizina, la sostanza sulla quale è basato il preparato. Poiché in Svezia e in Danimarca la vendita del medicamento ò già stata proibita, si parla di un imminente provvedimento del genere anche in Norvegia e le autorità sanitarie svedesi si apprestano a discutere la questione con quelle britanniche, e poiché entrambele parti appoggiano le loro argomentazioni con dati di carattere scientifico e statistico la vertenza appare quanto mai aperta. L'« Union Chimlque Belge » afferma nella sua nota di avere studiato per parecchi mesi, « in modo intenso e dettagliato, la possibile azione teratogenlea della meglizina, proprio in vista di un suo esteso impiego durante la gravidanza ». E aggiunge: «Abbiamo raggiunto la conclusione ufficiale che nessun caso di malformazione giunto a nostra conoscenza possa essere attribuito all'assunzione di meclizina ». Questa conclusione conferma l'esito di importanti studi statistici recentemente compiuti in Germania, secondo cui la meclizina « è » priva di qualsiasi effetto tossico d'ordine teratogenico ». Di fatto, conclude la dichiarazione dei produttori del « Postaf en», «si trova che la meclizina non può essere incriminata». L'opinione della compagnia belga non è condivisa dalle autorità d'igiene svedesi, che al pari di quelle danesi hanno vietato la vendita del «Postaf en » salvo 1 casi di prescrizione del medico. Arrivato a Londra per conferire con i colleghi britannici il capo del servizio sanitario svedese, dottor Arth Engel, ha affermato che un gruppo speciale di inchiesta sta studiando gli effetti del medicamento; ha aggiunto Engel: «Nel senso scientifico del termine non è Btato provato che 11 " Postaf en " abbia causato deformità nei bimbi in gestazione, ma dati certi indizi abbiamo trovato necessario mettere in'guardia 1 medici contro la somministrazione della medicina alle gestanti, e applicare ad ogni flacone una speciale etichetta di avvertimento». E ancora: « In undici casi di donne gestanti che hanno preso il preparato al sono avute nascite di bimbi con deformità di varia genere, alcune di esse identiche a quelle del bambini nati a donne che hanno preso 11 "Talidomide"». Al «Talido mide » è stato attribuito, come si sa, l'effetto dì causare nei bimbi in gestazione deformità focomeliche, si che essi vengo no alla luce con gli arti mancanti o ridotti a moncherini, Il dottor Jan Winberg, incaricato espressamente dalla commissione scientifica del ministero i della. Sanità, svedese, si accinge a discutere con i rappresentanti dell'«Union chimique belge» la delicata questione. Winberg ha ammesso, come Engel, che le prove matematiche di effetti deformanti della Meclizina non sono state raggiunte, ma ha'affermato che un esame condotto su 100 donne che avevano dato alla ll«zsTbtvt , luce bambini deformi ha rive lato che sei avevano preso il « Postaf en», per un periodo piuttosto lungo, onde placare le nausee tipiche della gesta zione. In Danimarca, dove è stata pure vietata la vendita senza ricetta del «Postafen», le gestanti sono state esortate dalle autorità sanitarie a non prendere alcun preparato me dicinale all'infuori di quelli che contengono solo ferro, cai do e le varie vitamine. Il thalldomlde continua intanto a far parlare di s'. Da Taipei (Formosa) giunge notizia che in quell'ospedale municipale è stata ricoverata una bimba di dieci mesi con deformazioni agli arti; il braccio sinistro è storto e di otto centimetri più corto de ldestro, la mano ha tre sole dita legate assieme da cartilagini, la mano destra manca di un dito. La bambina è stata portata in clinica, perché soffriva di stomaco, dal genitori; il dottor Yang T. Sue li ha interrogati ed è risultato che la donna aveva preso durante la gestazione pillole tranquillanti di un preparato importato dal Giappone, chiamato « Isomin » e fatto a base di thalidomide. La vendita della specialità è ora vitata. Quello di Taipei è il primo caso di focomelia attribuita al thalidomide che si sia accertato a Formosa. Ad una riunione di medici irlandesi, a Dublino, il professor O. Hepp, dell'Università di Muenster nella Germania Occidentale, ha dichiarato che tutti 1 bimbi deformi per causa del Talidomide che riescono a sopravvivere hanno una personalità normale. Rari sono i casi di turbe nervose o mentali. Lo si è constatato con uno studio del circa settecento bimbi focomelici nati in Westfalia, da donne che durante la gestaione avevano preso 11 Talidomide. In Spagna il direttore generale della Sanità Jesus Garda ha negato che si siano avute nascite di bimbi deformi. Intanto, sulla scia del caso Vandeput, il deputato comuni sta belga Gaston Moulin ha preesntato alla Camera una proposta di emendamento al Codice penale, in base alla quale l'eutanasia sarebbe autorizzata in determinate circostanze nei confronti dei bimbi deformi, e in certi casi sarebbe legale l'interruzione della maternità: l'eemndamento prevede anche un'amnistia per le persóne coinvolte in casi del genere e già condannate in conformità, alle leggi vigenti. Giacomo Ross GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILE EDITRICE LA STAMPA

Persone citate: Arth Engel, Engel, Gaston Moulin, Giacomo Ross, Hepp, Jesus Garda