Il dolore del terzino Sarti infortunatosi nel finale di gara

Il dolore del terzino Sarti infortunatosi nel finale di gara Il dolore del terzino Sarti infortunatosi nel finale di gara Si teme una distorsione al ginocchio, ma soltanto domani dopo il controllo medico si avrà una diagnosi precisi Per Benito Sarti, JuventusMilan è finita parecchi minuti prima del segnale di chiusura dell'arbitro. Quando la barella lo ha depositato ai bordi della scaletta per gli spogliatoi, Sarti piangeva come un bambino. Uno dei militi della Croce Verde lo sollevò di peso e, aiutato dal massaggiatore Spiattini, lo trasportò a braccia negli spogliatoi. Fra il pubblico qualcuno si chiedeva ancora come avesse fatto il difensore a farsi male, poiché l'Incidente; avvenuto poco prima in uno scontro con Altafini, era passato quasi inosservato, Nello stanzone della Juventus Sarti vanne adagiato sul lettino, gli slegarono le scarpe, gli sfilarono i calzettoni. Gemette per il dolore, soltanto quando il massaggiatore dovette cercare di fargli muovere il ginocchio per conoscere l'entità della ferita. Un inserviente andò a prendere del ghiaccio, Borei si fece portare una coperta per riparare il giocatore dal freddo, e un cognac per rianimarlo. « Altafini non ne ha colpa — diceva infine Sarti — ho alzato la gamba per prendergli il pallone e lui ha calciato, colpendo me anziché la palla. La botta mi ha storto malamente il ginocchio: non riesco più piegarlo. E' sicuramente qualcosa di grave ». La diagnosi del sanitari era meno pessimistica. Il prof. Borsotti che subito dopo la partita ha visitato il terzino insieme con il medico sociale dottor Sgarbi, ha dichiarato che si tratta di una distorsione del ginocchio destro. Pare escluso che si debba ricorrere ad un'ingessatura. Oggi Sarti resterà a riposo, domani al vedranno le sue condizioni. Quando infino ha lasciato il « Comunale », il terzino era sorretto dal padre, un uomo energico, sulla cinquantina, che si era precipitato preoccupatissimo negli spogliatoi. Aveva seguito il dramma del figlio dalla tribuna, in compagnia della moglie, ed aveva temuto 11 peggio Nel corridoio degli spogliatoi vi era anche il padre di un altro giocatore della Juventus, il signor Ottavio Salvadore. Egli abita ancora a Milano, con il resto della famiglia, ma quasi tutte le domeniche viene a Torino o segue la squadra In trasferta per vedere giocare il suo Sandro. Ieri era particolarmente felice perché, oltre ad aver disputato un'ottima partita, stamane nella chiesa principale del quartiere di Niguarda, Sandro si sposa. Si è complimentato ad uno ad uno con tutti l giocatori bianconeri, rinnovando loro l'invito alla cerimonia delle nozze. «Vi interverranno anche molti giocatori milanisti — ha aggiunto — ma non credo che. vi troverete male. In campo siete stati avversari decisi ma corretti. Non vi saranno certo malanimi tra voi ». Sarti sorretto da Borei (a .sin.) e dal dott. Sgarbi lascia il campo (f. Moisio)

Luoghi citati: Milano, Torino