«L'amore difficile»: quattro racconti italiani

«L'amore difficile»: quattro racconti italiani — SVLi.O SVHERMO = «L'amore difficile»: quattro racconti italiani (Romano) — L'amore difficile è un album di prime regìe cinematografiche: quattro episodi desunti da altrettanti racconti di scrittori italiani con¬ tCtgztemporanei, sono stati diretti.|cnell'ordine, da Alberto Bomtcci, Sergio Sollima, Luciano Lucignani e Nino Manfredi (regista e interprete). Il primo, da Mario Soldati, s'intitola « Il serpente », ed è un fine studio di psicologia femminile. La moglie di fin atticciato professore tedesco, che la trascura per la scienza, durante una vacanza in Sicilia, terra del fuoco, dà sfogo alla propria in- idnrnrmdsoddisfazione inventando una Uaccusa di violenza carnale ajMcarico di due camionisti sici-jcliani che avevano aiutato la coppia in un incidente d'auto; la falsa denuncia è facilmente smontata; il marito e un comprensivo tenente dei carabinieri fanno a pezzi la carta bollata; ma intanto l'episodio servirà . a richiamare l'astratto professore al suo.dovere di co-!eniuge. Ben raccontato, con unottimo sfondo di Segesta e notazioni acute, l'episodio ha i suoi efficaci protagonisti in Lilli Palmer e Bernhard Vicki. Segue < Le donne », da un racconto di Ercole Patti, avventura In bianco fra Enrico Maria Salerno e Catherine Spaak, una < ninfetta » che sembra saperla lunga sull'amore e si rivela invece illibata, con gran confusione del suo conquistatore, scapolo dalle abitudini rapinose già, nello stesso pomeriggio messo di cattivo umore dalle inopinate nozze di una sua giovane e cedevole amichetta (Claudia Mori) che tuttavia, senza isentimento. ancora gli si è data. Un gustoso scherzo che contrasta con la gravità dell'episodio seguente, ispirato al noto racconto di Moravia. «L'avaro », spietata radiografia di un egoista indurito al rifiuto, contro il quale sbatte inutilmente una disperazione femminile. Diretto dal suo fido Lucignani. Gassman è il calzante interprete, con la bella Nadia Tiller, e un'acre Lilla Brignone nello sfondo. Finalmente Manfredi ha diretto e interpretato con finezza, curandone i risvolti paradossali, la novella di Italo Calvino, «L'avventura del soldato », avventura muta (ì due protagonisti non parlano mai tra loro) ma non perciò inerte fra un soldatino e una sua affascinante quanto ermetica compagna di viaggio (Fulvia Franco), in un treno arroventato dall'estate del Sud. I quattro episodi, benché ciascuno di misura giusta, cuciti insieme compongono un nutrito spettacolo. C'è molta intelligen ccsgSqsuziUcj-a^ rf^Qpaftrr, 1^ i to cadavere a bordo; Walter Chiari, neomotorizzato distratto in proficua ricerca di guai coi genitori della fldan zata. i bisticcianti sposi Fran |ca Valeri e Aroldo Tieri, e fra i personaggi di contorno ladri di gomme, meccanici arruffoni, camionisti galanti ecc. Dirige il traffico il buffo Mac Ronay in divisa di vigile. Sia pure in forma caricaturale, il filmetto centra molte verità sul delirio automobilistico. l.p. * * (Cristallo) — Nel Visone sul- Un pelle («That Touch of a jMink»), Doris Day non fa più jcoppia, come nel «Letto rac !ed un ostinato scapolone " e conta », con Rock Hudson, ma con Cary Grant; e tuttavia, essendo anche lo stesso il soggettista dei due film (Stanley Shapiro), la storiella è ancora quella degli amori a dispetto, sino alla resa di entrambi, fra una zitella piena di complessi Lui un affascinante e abbastanza immaginario miliardario, lei un'impiegatuccia tentata di abbandonare la via della virtù dal miraggio di un lussuoso guardaroba e di una vacanza alle Bermude. Ma non sia detto che il vizio trionfi: come in tutte le favole, Cenerentola finirà con lo sposare il principe azzurro. Il film non è sempre vivace e scintillante come si proponeva, e s'illudeva, di riuscire. Ma, nei momenti di maggiore stanchezza, Io sorreggono il dialogo talvolta spiritoso e l'interpretazione di due vecchie volpi come Doris Day e Cary Grant, con Gig Young discreta « spalla ». vice (Nazionale) — Le varie dis. avventure In cui incorrono i possessori d'automobile più o meno fanatici e schiavi delle « quattro ruote », sono compendiate, e qua e là satireggiate con gusto, in I motorizzati che Camillo Mastrocinque ha diretto su un canovaccio farsesco di Castellano e Pipolo. Illustratore delle varie calamità automobilistiche è Alberto Bonucci il solo che va a piedi. E quelle calamità si chiamano Nino Manfredi, un modesto ragionie re che il possesso di un'utilitaria trasforma in un tiranno domestico e quindi in un pirata della strada; Tognazzì implicato in un giallo con fin-

Luoghi citati: Lilla Brignone, Sicilia