Vigoroso rilancio degli affari in Germania dopo i giorni della «grande paura» in Borsa di Massimo Conti

Vigoroso rilancio degli affari in Germania dopo i giorni della «grande paura» in Borsa Per acquistare uno scaldabagno ci si prenota cinque mesi prima Vigoroso rilancio degli affari in Germania dopo i giorni della «grande paura» in Borsa Nei primi dieci mesi dell'anno il ribasso delle quotazioni aveva fatto perdere 27 miliardi di marchi - Oggi i titoli sono in ripresa - La produzione industriale è in espansione; si cercano con urgenza, in ogni settore, operai, dirigenti, impiegati, tecnici - Ma il rallentamento nei nuovi piani di investimento suggerisce cautela per il futuro (Dal nostro inviato speciale) Francoforte, 21 dicembre. «La burrasca è passata. Ora aspettiamo il bel tempo ». La Stimmung, gli umori degli strateghi della finanza che manovrano miliardi alla Borsa di Francoforte, si riflette in questa constatazione dal for- slpivlma5do ottimistico confortata dail/più larghi consensi. L'avvenire è ancora incerto, ma il punto critico per l'economia tedesca sembra ormai superato. La fine del boom ha avuto in Germania contraccolpi che pochi, certamente, avevano previsto nelle loro reali dimensioni. Per più di un anno, a cominciare dall'estate del '61, la capitale degli affari ha vissuto tempi neri e momenti drammatici. Neanche gli eventi politici e l'andamento dei mercati mondiali sembravano più sufficienti a spiegare del tutto il tracollo subito dai titoli tedeschi. L'Istituto federale di statistica di Wiesbaden ha calcolato che nel primi dieci mesi di quest'anno sono andati perduti alle Borse tedesche 27 miliardi di marchi. Cominciavano a prender corpo per l'economia del paese oscure previsioni. Francoforte è un trasparente alveare di vetro e cemento armato, percorso da uno slancio di vita e di attività quale non si rincontra In nessun'altra città tedesca. Erich Kuby, nella storia della Ragazza Rosemarie, l'aveva presa a «Imbolo della nuova Germania: «Una città buona per fare quattrini; ma dove manca il tempo di vivere ». La città vecchia è stata cancellata dalle bombe. Neanche la casa natale di Goethe è autentica, pur richiamando ancora folle di ingenui turisti. Le colossali gabbie di vetro spuntate sulla terra bruciata conferiscono alla città un volto anonimo e < funzionale », senza velleità architettoniche (anche Rosemarie abitava in uno di questi edifici trasparenti). Banche e splendori di vetrine si susseguono per chilometri nelle vie del centro. Gli ori massicci e i pesanti monili delle gioiellerie cittadine compaiono In tutti i romanzi a puntate del rotocalchi tedeschi, simboli anch'essi dell'opulenza nazionale. In ogni albergo che si rispetti troverete esposto, col bollettino meteorologico, anche il listino aggiornato della Borsa. Il signor Bleaslng, presidente della Banca federale tedesca con sede a Francoforte, conferma ora che la facciata luminosa è sorretta, nonostante tutto, da solide impalcature. Nei mesi scorsi 1 giudizi del signor Blessing — che rappresenta la massima autorità in materia di analisi economiche — apparivano più prudenti e comunque non contrastavano troppo con gli umori depressi del Paese. L'ultimo rapporto sull'andamento economico, invece, è parso addirittura,, ottimistico: tale, in ogni caso, da risollevare gli animi e far prevedere, con tutte le riserve del caso, un < rilancio » della congiuntura. Trascriviamo con scrupolo 1 giudizi contenuti nel documento: < Lo sviluppo generale dell'economia appare ore caratterizzato da una notevole espansione. Nei mesi estivi il regresso produttivo è risultato inferiore al consueti livelli stagionali. In settembre poi, la produzione ha subito una ripresa relativamente forte. Nel settore dell'edilizia si lavora col pieno impiego delle capacità... Il movimento turistico quest'anno ha battuto di larga misura ogni precedente record, restando cosi nel segno dell'alta congiuntura». E' giusto osservare, però, aggiunge il presidente della Bundesbank, che se le industrie tedesche possono lavorare a pieno ritmo «anche dove difetti una corrispondente richiesta del mercato interno ed estero » è perché le commesse degli anni passati costituivano una colossale riserva. Passerà del tempo prima che queste riserve, incrementate dal sostenuto consumo, possano venire smaltite. Se ne accorge tutti i giorni il consumatore tedesco. Occorre attendere ventldue mesi per entrare in possesso di una Mercedes 190 (questi sono i termini di con segna fissati dalla casa auto moblllstica di Stoccarda). A meno che non si voglia com perare la vettura al mercato nero, pagando cioè per nuova un'auto che ha già percorso qualche migliaio di chilometri. E bisogna aspettare quattro o cinque mesi prima di poter diventare i fortunati proprietari d'un termosìfone o d'uno scaldabagno. Anche chi vuole costruirsi una casa propria con milioni contanti deve attendere con pazienza il proprio turno. Capita che le imprese di costruzione siano costrette a rifiutare gli incarichi. E' cominciata di conseguenza la corsa alle case prefabbricate. Molti pregiudizi al riguardo appaiono superati: il sogno della casa si realizza nello spazio di una settimana. Anche la carenza di braccia ostacola le attività economiche. Quest'anno sono venuti a lavorare In Germania più di mezzo milione di operai tmcoSggddsrmcctr—cBn1 stranieri, italiani In primo luogo, turchi greci spagnoli portoghesi e perfino qualche inglese. Eppure 1 posti di lavoro vacanti, registrati dall'ufficio centrale per il collocamento di Norimberga, erano alla fine dello scorso ottobre 5SO.00O. Un'occhiata alla Frank- /urter Allgemeine: delle set tanta pagine dell'edizione do menicale trentotto sono dedicate agli annunci economici: offerte di lavoro, per lo più. SI cercano con urgenza dirigenti di azienda, tecnici, ragionieri, impiegati, contabili, dattilografe. Perfino direttori di quotidiani di provincia. Resta per gli interessati l'imbarazzo della scelta. Se il sole del miracolo economico continua a riscaldare ancora la Germania di Bonn, è chiaro però che certi limiti naturali sono stati da tempo raggiunti. « Gli investimenti — ha spiegato con sufficiente chiarezza il presidente della Bundesbank — sono entrati nella fase del ristagno». L'ec¬ cedenza della bilancia commerciale si' è ridotta nei primi nove mesi del '62 a circa 3 miliardi di marchi contro 1 5,3 miliardi del corrispondente periodo del 1961. Rimane il fatto che, al colpo d'arresto della congiuntura tedesca, riflesso, tra bruschi contraccolpi, dalla Borsa nel mesi scorsi, è subentrato ora un periodo di vigorosa ripresa degli affari. Anche sul piano psicologico, è un fatto registrato da tutti con particolare attenzione. Massimo Conti

Persone citate: Blessing, Erich Kuby, Goethe