La chiusura dell'Ape rinviata al 12 gennaio

La chiusura dell'Ape rinviata al 12 gennaio La chiusura dell'Ape rinviata al 12 gennaio La proroga dovrebbe dare modo al governo di studiare una soluzione, per la crisi dello stabilimento vadese Ieri imponente manifestazione di protesta a Vado - Le mogli dei 600 licenziati sfilavano coi bambini in braccio (Dal nostro corrispondente) Savona, 20 dicembre. Nel tardo pomeriggio di oggi si è svolta a Vado Ligure la preannunclata manifestazione di protesta contro la chiusura dello stabilimento Ape. Alla agitazione hanno aderito le maestranze degli altri complessi industriali e tutti i negozi, che hanno abbassato le saracinesche, per solidarietà con i seicento lavoratori licenziati. L'attività cittadina è rimasta quasi totalmente paralizzata dallo sciopero generale, mentre un lungo corteo recante cartelli di protesta ha sfilato per le principali vie. I dimostranti si sono poi radunati in piazza Cavour, dove hanno ascoltato i discorsi dei rappresentanti provinciali della Cgil. Cisl e Uil. Alla manifestazione di protesta hanno preso parte i fami¬ liari dei dipendenti dell'Ape; le donne recavano in braccio i bambini e i loro volti mostra vano chiaramente l'ansia per l'incombente disoccupazione. Non si sono avuti incidenti: il corteo ha sfilato in perfetto ordine, facilitando il compito delle forze di polizia schierate lungo tutto il percorso. Da Roma è giunto un telegramma dell'on. Cervone, sottosegretario all'Industria e Commercio, il quale informa che, in seguito all'interessamento del ministro Russo, lo stabilimento Ape continuerà a lavorare fino al 12 gennaio prossimo. Il governo potrà cosi esaminare con maggiore attenzione la crisi del complesso vadese, nel tentativo di giungere ad una soluzione soddisfacente. La notizia è stata accolta con un senso di sollievo dai dipendenti dell'Ape e da tutti i cittadini. m. f.

Persone citate: Cervone

Luoghi citati: Roma, Savona, Vado Ligure