Amnistia e indulto al Senato dopo le vacanze natalizie di Guido Guidi

Amnistia e indulto al Senato dopo le vacanze natalizie Il provvedimento proposto dal Governo Amnistia e indulto al Senato dopo le vacanze natalizie Iniziato l'esame della legge in sede di commissione - Vivaci critiche per l'esclusione dal beneficio dell'omicidio colposo e dei reati di stampa - Il ministro Bosco insiste perché sia respinta ogni modifica (Nostro servizio particolare) Roma, 20 -dicembre. Vivace e laborioso è cominciato oggi alla Commissione per la giustizia del Senato il dibattito sul progetto relativo alla concessione dell'amnistìa e dell'indulto che potrà essere preso in esame dall'assemblea di Palazzo Madama soltanto alla ripresa dei lavori parlamentari dopo le vacanze natalizie. Il ministro della Giustizia on. Bosco ha confermato il proposito del governo di respingere qualsiasi proposta perché il disegno di legge sia modificato. Ma, come era nelle previsioni, non tutti in seno alla Commissione si sono trovati d'accordo sui criteri di particolare severità ai quali è uniformato il progetto. Su due argomenti, soprattutto, si è soffermata l'attenzione dei senatori che compongono la Commissione per la giustizia: quelli relativi alla esclusione da ogni beneficio degli omicidi colposi e della diffamazione a mezzo della stampa. Il ministro ha osservato che la esclusione degli omicidi colposi dovrebbe essere giustificata dalla quantità particolarmente rilevante di reati del genere (connessi in gran 'parte con incidenti automobilistici) che nel 1961 sono stati 6.311. Per quanto riguarda, invece, i reati commessi a mezzo della stampa, il guardasigilli ha posto in rilievo che data la loro particolare gravità, perché lesivi della personalità individuale, si è ritenuto opportuno escluderli tanto dall'amnistia quanto dall'indulto. Le repliche degli oppositori sono state numerose e notevolmente polemiche. E' apparso a taluno stridente il contrasto che si nota in questo progetto dove, mentre il legislatore da un lato si mostra particolarmente severo per i responsabili di omicidi, comunque, non voluti, da un lato dovrebbe essere clemente con i responsabili, invece, di omicidi volontari. Così come è apparso inopportuno che vengano esclusi da ogni beneficio 1 giornalisti per reati di cui spesso, nonostante le apparenze, sono assolutamente incolpevoli. Questo senza tenere..cqnto, RPJ ~ è. stato.par fcto in rilievo nel corso della discussione — che tal genere di reati è in notevole diminuzione. Il contrasto notevolmente vivace di opinioni ha portato alla presentazione di numerosi emendamenti che la commissione prenderà in .esame entro la giornata di domani prima di approntare il progetto definitivo che verrà sottoposto alla assemblea. Che d'altra parte la polemica sul progetto in genere e sulla esclusione dei reati di diffamazione a mezzo della stampa in particolare sarà ampia tanto al Senato quanto alla Camera non è un mistero. E' stato annunciato ufficialmente da più parti. Torna à prospettarsi una situazione pressoché identìca a quella verificatasi quan do venne discusso l'ultimo provvedimento . di amnistia quattro anni or sono. Anche nel luglio 1959 11 progetto praticamente prevedeva la esclusioni! dall'amnistia del reati di stampa, perché puniti con una pena sino a sei anni di reclusione. Il Parlamento, però, non dimenticò che la legge speciale sulla stampa era stata emanata in un momento di particolare emergenza e finì per stabilire che anche i giornalisti potessero rientrare nel provvedimento di eie menza. Guido Guidi

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