Sacco parla con modestia dei suo esordio a Palermo

Sacco parla con modestia dei suo esordio a Palermo Sacco parla con modestia dei suo esordio a Palermo Ieri il giovane calciatore juventino si è recato a trovare i suoi genitori a San Damiano d'Asti • La madre dice: « Non so se diventerà un campione; io spero solo che non si faccia del male» (Dal nostro inviato speciale) San Damiano d'Asti, 11 dicembre Giovanni Sacco è senta dubbio lo sportivo ogpi più popolare di San Damiano d'Asti. Arrivando nella cittadina piemontese basta chiedere dov'è la casa del < ragazzìno > che domenica scorsa ha giocato nella Juventus a Palermo: ehi'inque saprà Indicarla. Laggiù, in metro ai prati, qualche centinaio di metri fuori del. l'abitato. E' una bella cascina, con un'aia «paciosa, cui si accede attraverso un grande cancello in ferro. Giovanni non c'è; sua madre. la signora Maria, lo sta aspettando insieme con il figlio più giovane, Mario di otto anni. Sembra molto sorpresa che qualcuno, non del paese, voglia parlare con lei del suo ragazzo calciatore. Anche se tanti amici sono già venuti a trovarla perché hanno letto sui giornali che Giovanni ha giocato con successo nella prima squadra della Juventus, non vuol credere che suo figlio sia diventato Improvvisamente una persona celebre. « Ha soltanto diciannove anni — dice — non è ancora un campione, e forse non riuscirà nep- pure a diventarlo. A me basta che non si faccia male. Tutte le volte che deve giocare, non riesco a stare tranquilla: non ho mal voluto assistere ad una sua partita perché ho troppa paura che gli possa capitare qualche cosa. Eppure devo abituarmi, perché questa è la sua carriera, anche se penso che forse era meglio se Giovanni avesse continuato a studiare >. Questo è il cruccio della signora Maria, che il figlio abbia dovuto interrompere il liceo. * Era sempre riuscito così bene — aggiunge — non aveva mai dovuto ripetere una classe >. Nell'attesa che il figlio arrivi da Torino la signora Bacco ci fa entrare In casa, tutta linda e piena di luce, e parla degli altri suoi ragazzi: Aldo, di «enti/lue anni, attualmente è militar» a Strigno, vicino a Trento; è proprio lui che ha Insegnato al fratello l primi elementi del calcio. Poi Luigi, di dodici anni, seminarista In un collegio di Asti ed infine Mario che frequenta la terza elementare. Verso sera 8acco giunge in macchina con il padre Vincento. che si era recato a Torino per parlare con Rabl'ti, l'allenatore dei giovani juventini. Giovanni è ancora un ragazzino, come età e come aspetto, ma in campo sa farsi rispettare, c A Palermo — egli dice — sono stato emozionata per i primi rfieci minuti, poi mi sono rinfrancato ed ho giocato come al solito ». La giovane mezz'ala bianconera è felice per l'occasione che. gli si è presentata, ma anche dopo gli elogi di Amarai, di Bivori (che non ha esitato a definirlo il nuovo Riveral, e dei dirigenti, non si perde dietro sogni Impossibili Prima di partire per Palermo aveva detto che, anche se non avesse giocato, era già contento di fare un cosi bel viaggio (il più lungo della sua vita) con l titolari della prima squadra. Ora, dopo il suo brillante esordio, non è cambiato. E' pronto a ritornare già domani, senta rimpianti, con i suoi compagni della formazione juriores. p. g Sull'aia della cascina del padre, Giovanni Sacco, diciannovenne speranza della Juventus, insegna al fratellino Mario ì primi elementi del li dribbling alla Slvori» sotto lo sguardo divertito del genitore (Foto Moisio)

Persone citate: Bacco, Giovanni Sacco, Sacco