Non è stato uno scherzo di Gianni Mazzocchi

Non è stato uno scherzo Non è stato uno scherzo H grande numero dei medicinali messi in vendita in Italia è il segno di una grande attività scientifica e industriale o è una manifestazione di cattiva regolamentazione del settore? Come mai in Italia sono stati, in un anno, presentati 1955 nuovi farmaci e ne sono stati approvati ben 590 mentre il numero dei nuovi farmaci approvati in America, nello stesso tempo, è stato dieci volte minore? Già questi interrogativi mi avevano turbato come cittadino, ma quando, come direttore di Quuttrosoldi ■— la rivista che da due anni si batte per difendere i consumatori e i risparmiatori — ho fatto fare più approfondite indagini, è risultato che esisteva più di una organizzazione che offriva i suoi servigi per procurare gli attestati clinici necessari alla registrazione dei nuovi farmaci. Se queste attestazioni vengono fornite in pochi giorni, evidentemente non corrispondono a esami effettivi e così è stata accolta l'idea di pubblicare una prova del fatto che si potevano ottenere attestazioni perfino per medicinali inesistenti. Dalla invenzione di una casa farmaceutica inesistente, la Lambrofarma, per prodotti inesistenti, il Lambrepar e il Lambroreumil una di quelle « organizzazioni » ha subito procurato questi documenti che invece di allegare alla domanda di registrassioné, sono stati pubblicali, «Quattrosoldi» ha il compito e il dovere di difendere tutti i cittadini e certamente non vuole gettare il discredito sulla classe dei medici, che conta una stragrande maggioranza di professionisti seri, onesti e capaci, che svolgono con abnegazione la loro opera in condizioni molto spesso difficili e nemmeno vuole denigrare quelle industrie farmaceutiche, piccole e grandi, che con serietà e scrupolo sperimentano e producono medicinali di provata sicurezza ed efficacia. Però se fra gli industriali e se fra i medici ce ne sono alcuni, diciamo così, distratti o ingenui e se fra queste due categorie, ci sono mediatori interessati è necessario, proprio per il buon nome degli onesti e per la salvaguardia dei cittadini, che l'opinione pubblica . sia informata, che l'autorità giudiziaria intervenga e che la « prassi » o le leggi, vengano modificate. Nel suo comunicato ufficiale il Ministero della Sanità ha testualmente dichiarato che; « Si precisa inoltre che questo ministero avendo avuto sentore dell'attività truffaldina di procacciatori di certificati clinici di tolleranza ed efficacia, richiamò l'attenzione dei propri uffici sulla necessità di esercitare il più rigoroso esame, sollecitando nel tempo stesso il ministero della Pubblica Istruzione perché fosse richiamata l'attenzione delle facoltà di medicina e di farmacia su questi deplorevoli episodi, cosa che fu fatta con apposita circolare ». Orbene se invece di combattere i « deplorevoli episodi » di cui « aveva avuto sen tore » il Ministero della Sanità avesse avvertito i carabinieri, non ci sarebbe stato bisogno dello scandalo. « Quattrosoldi » non ha voluto scherzare, in fondo è amareggiata di aver dovuto fare tanto scalpore, ma ha la coscienza tranquilla di aver compiuto un dovere e questo tutti gli italiani onesti e particolarmente i giornalisti, che sono la voce libera della pubblica opinione, lo hanno riconosciuto subito, anche se la radio assicura che la legislazione italiana, che regola i prodotti farmaceutici è la più perfetta del mondo, perché richiede molti certificati, senza curarsi evidentemente che essi non sempre rispondano alla verità. Gianni Mazzocchi Direttore di Quattrosoldi

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