Si cercavano assegni a vuoto nelle case dei banchieri di Acqui

Si cercavano assegni a vuoto nelle case dei banchieri di Acqui Si cercavano assegni a vuoto nelle case dei banchieri di Acqui La perquisizione nelle abilazioni dei titolari' della « Sutlo e Gaino » avrebbe portato alla luce importanti documenti i Dal nostro inviato speciale/ Acqui, 7 dicembre. (f.) L'istruttoria formale, condotta dal giudice dott. Valente, a carico dei protagonisti del dissesto della banca Sutto e Uaino, si è arricchita l'altro ieri d'un nuovo episodio: una perquisizione negli alloggi dei titolari e del procuratore ' della banca, nonché di quella d'un loro parente. Mercoledì i carabinieri si sono presentati, muniti di l'egolari mandati di perquisizione, in casa di Alberto Gaino, in piazza Matteotti, e nell'alloggio di Giovanni Sutto, in corso Bagni, contitolari dell'istituto privato di credito, il cui dissesto ha suscitato tante amarezze in migliaia di piccoli risparmiatori dell'Acquese. E' noto che su un passivo di 3 miliardi e 300 milioni, è stato accertato un deficit di 1 miliardo e 600 milioni. Di esso, soltanto la metà, e cioè 800 milioni, è stata versata ai ere ditori, dalla Cassa di Rispar mio di Torino, che si è assunta l'onere di liquidare il 50 % del danno; si sta cercando una soluzione per l'altra metà. Un'analoga perquisizione è stata operata in via Cesare Battisti, nel domicilio dell'ing Tullio Bariggi, rispettivamente genero e cognato di Alberto Gaino e del figlio ing. Tomma so. Anche l'abitazione di quest'ultimo, procuratore della banca, è stata visitata: una squadra di carabinieri, pare guidata dallo stesso giudice istruttore, si è infatti presentata in corso Orbassano 256. a Torino, dove egli si è trasferito con la famiglia nella primavera scorsa, dopo le clamorose vicende dell'istituto di credito acquese. Che cosa cercavano gl'inquirenti nelle loro minuziose e approfondite perquisizioni? Nulla dei loro obiettivi è trapelato dal rigorosissimo segreto istruttorio Secondo una voce, l'operazione aveva lo scopo di cercare assegni a vuoto emessi dai tre banchieri negli ultimi tempi della loro attività; e in essa sarebbe stato incluso il Bariggi, stretto parente dei Gaino. Un'altra voce invece accrediterebbe l'ipotesi che oggetto delle Indagini sarebbero alcuni documenti che comprovano la proprietà degli ex amministratori su un certo numero di beni, allo scopo di impedire possibili distrazioni a danno dei creditori Naturalmente nulla si sa dell'esito dell'operazione. Sembra tuttavia che essa sia stata corona ta da successo. Come si sa, contro i due Gaino e il Sutto, fin dall'ottobre scorso è stato emesso ordine di cattura da parte del giudice istruttore: provvedimento che fa chiaramente presumere una loro diretta responsabilità nel dissesto. Quando però i carabinieri si reca rono nei loro domicili per arrestarli, non li trovarono E da allora ogni ricerca è stata vana. Le indagini sono state estese a tutte le città d'Italia, ma principalmente nella zona attorno ad Acqui. La Camera tedesca decide

Persone citate: Alberto Gaino, Bariggi, Gaino, Giovanni Sutto, Sutto, Tullio Bariggi

Luoghi citati: Acqui, Italia, Torino